Premiato come Designer dell’anno, Eugeni Quitllet ha presentato durante il Salone del mobile 2016 la rivisitazione della sedia realizzata l’anno…
Dopo aver raccontato le impressioni generali sul Salone del Mobile 2016, mi addentrerò qui in un resoconto un po’ più dettagliato…
Eccoci al nostro appuntamento quotidiano con il nostro Top 5 del Salone del Mobile e della della Milan Design Week 2016.…
Il top five del Salone del Mobile 2016 Da oggi, per tutti i giorni del Salone del mobile e della…
“Juicy Salif: venticinque anni senza spremere limoni” Con questo ironico (ma motivato) slogan Alessi celebra il 25° anniversario del celeberrimo…
Design Street intervista la designer Monica Graffeo. DS: Quando hai capito che avresti fatto la designer? MG: Dopo il primo anno…
Siete a Milano per il Fuorisalone e non sapete cosa vedere? Non riuscite a programmare il vostro itinerario tra le…
Chi non conosce Driade, la storica azienda di design fondata nel 1968, che negli anni che ha collaborato con i…
Ambasz, Bellini, Chia, Botta De Lucchi,Fiksas, Giovannoni, Iosa Ghini, Libeskind, Mendini, Nouvel, Sottsass, Starck e tanti altri artisti donano le loro opere per una mostra benefica in tre tappe: Roma, Napoli e Bologna. Da non perdere!
AXOR, il marchio di Hansgrohe dedicato al design che ha già presentato “libere interpretazioni del rapporto fra l’uomo e l’acqua”…
Titolo dell’esposizione? “Isn’t it romantic?”Il Design contemporaneo tra Poesia e Provocazione”. Nella patria del Movimento Romantico, una bella iniziativa che esplora le nuove tendenze del romanticismo nel Design di oggi. Dal 15 gennaio al 21 aprile.
Abbiamo intervistato Giampaolo Allocco, fondatore diello studio DelineoDesign, che con umiltà, passione e grande determinazione ha raggiunto obiettivi straordinari vincendo, solo nell’ultimo anno, una decina di premi internazionali (tra cui ben 5 Red Dot Award!)
In esposizione al Museo Poldi Pezzoli “Fare Lume: candele tra arte e design”. I migliori portacandete tra arte e design. Da Wanders a Starck, da Ora Ito a Marc Sadler, da Giò Pomodoro a Michelangelo Pistoletto.
Lou Read. Un divertente gioco di parole che scomoda (chi sa perché?) il celebre cantante newyorkese. Ma si sa, Philippe Starck gioca coi nomi così come sa giocare molto bene anche con le forme.