Un progetto che dà nuovo valore agli scarti. Ecco Semplicemente circolare, la palette di materiali green di Monoferments. 

Semplicemente circolare. È questo il nome ma soprattutto il senso del progetto di Monoferments, il laboratorio di innovazione creativa interno a Monostudio Associati. Una palette di materiali nata dal riuso di scarti alimentari, edili e industriali pensata per promuovere un nuovo modo di progettare, più etico e sostenibile.

“Quando le esigenze umane diventano prioritarie rispetto all’estetica, il nostro lavoro può avere un impatto davvero profondo”, afferma Elisa Evaso, uno dei due architetti fondatori di Monostudio Associati. “L’idea che ci ha spinto a intraprendere il percorso della palette, oltre a una ricerca di materiali circolari innovativi, naturali e sostenibili nella pratica quotidiana, è stata la volontà di disegnare comportamenti nuovi e promuovere lo scambio di scarti tra aziende vicine. Un interno realizzato con questa palette dovrà essere bello e far sentire bene chi lo abita, oltre a far bene al pianeta. Questa palette avrà la forza della bellezza e dell’ottimismo”.

La collaborazione con le imprese del territorio

Semplicemente circolare di Monoferments è un progetto articolato. La collezione comprende infatti piastrelle decorative per rivestimenti murali, una serie di campioni per pavimenti, un arazzo e una tovaglia. Una palette di materiali frutto della collaborazione con diverse realtà imprenditoriali del territorio emiliano e lombardo.

Per le piastrelle, è stata fondamentale la collaborazione con il Francescana Group, in particolare con Food for Soul, l’associazione no profit fondata da Massimo Bottura e Lara Gilmore per combattere lo spreco alimentare. I gusci d’uovo e i fondi di caffè offerti dall’associazione sono stati infatti mescolati con la polvere di marmo, dando vita al primo materiale della palette. Il guscio d’uovo si mescola bene con la polvere di marmo, perché composto in gran parte da carbonato di calcio. Mentre i fondi di caffè donano una pigmentazione color cipria all’impasto e reagiscono con il carbonato di calcio di cui è composto il marmo, creando una superficie materica.
Il risultato di questa sperimentazione sono i prototipi di piastrella per pavimento OVO e CAFFÈ  e i rivestimenti TIRAMISÙ ed ESPRESSO.

Attenzione all’ambiente e alle persone

Non solo piastrelle, però. Anche la tintura dell’arazzo è stata realizzata in parte con scarti di cibo. In questo caso, bucce di cipolla, avocado e caffè. Tutti scarti alimentari che saranno ripagati a Food for Soul sotto forma di donazione a seguito della vendita dei prodotti.
L’arazzo e la tovaglia di Monoferments sono realizzati con le rimanenze di tessuti di Society Limonta, noto brand di biancheria per la casa. E sono creati dalle sarte artigiane di Molce Atelier, una sartoria per donne vittime di violenza in condizione di vulnerabilità e insicurezza. Una scelta che sottolinea la sostenibilità anche sociale del progetto.

Alle piastrelle realizzate con gli scarti alimentari si sono aggiunte di recente anche TERRA e PESTO, due linee di piastrelle realizzate a mano con gli scarti delle demolizioni edili di cantieri lombardi. Gli scarti sono usati sia come corpo ceramico sia come smalto a seconda della temperatura a cui vengono cotte.

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Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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