In esposizione al Museo Poldi Pezzoli “Fare Lume: candele tra arte e design”. I migliori portacandete tra arte e design. Da Wanders a Starck, da Ora Ito a Marc Sadler, da Giò Pomodoro a Michelangelo Pistoletto.

Il Museo Poldi Pezzoli di Milano, in collaborazione con Foscarini e Inventario, hanno presentato in occasione del Salone del mobile la mostra Fare Lume. Candele tra arte e design che sarà visibile fino al 21 maggio 2012.

L’esposizione, a cura di Beppe Finessi, è una riflessione storico-critica sulla candela, tema di grande valenza storica e di evidente suggestione. Oggetto apparentemente d’altri tempi, in un’epoca di innovazioni tecnologiche eccezionali, la candela in realtà non ha mai smesso di attrarre per la sua caratteristica unica di fare magicamente luce attraverso il fuoco.

In mostra circa 50 opere, tra oggetti di design (candele e candelieri) e opere d’arte contemporanea, tra pittura, scultura e installazione, suddivise in tre sezioni.

La prima sezione, nel Salone dell’Affresco, presenta candele progettate da noti designer, accostate a opere di artisti contemporanei ispirate al tema della candela: opere di indiscutibile valore come “Candele” del 1967 di Michelangelo Pistoletto.

L’arte contemporanea è ulteriormente rappresentata, tra gli altri, da opere di Luis Frangella, Pierpaolo Calzolari e Bonomo Faita.  Per il design verranno esposte alcune candele realmente ri-progettate come “Le Morandine” di Sonia Pedrazzini ispirate alle nature morte di Giorgio Morandi, come l’orologio olfattivo per non vedenti “Scented Time” progettato da Sovrappensiero Design Studio o come le candele di Ontwerpduo, Alessandra Baldereschi e Nathalie Dewez.

Nella Sala Trivulzio, sul grande tavolo e contornati dalle opere del Museo Poldi Pezzoli, i protagonisti saranno oggetti che alludono all’immagine e alla forma della candela stessa, come la lampada di Marcel Wanders, che si accende soffiando su una lampadina a forma di fiamma.

Nella Sala del Collezionista, infine, verrà esposta una significativa selezione di oggetti apparentemente più tradizionali, come i candelieri, ma che in realtà stanno vivendo in questi ultimi anni una stagione di grande rinnovamento tipologico, come testimoniato dai progetti dei grandi architetti O. M. Ungers e Richard Meier, quelli dei grandi maestri del design, da Bruno Munari a Philippe Starck, e dei nuovi protagonisti della scena internazionale, come Giulio Iacchetti, Ora-ïto, Maarten Baas e Donata Paruccini.

www.museopoldipezzoli.it

 

 

 

 

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