I paraventi di design sono un’idea creativa per dividere gli ambienti con stile. Scopri la nostra selezione.

Pratici, versatili e capaci di cambiare completamente l’aspetto di una stanza. Parliamo dei paraventi, un complemento d’arredo dalle origini antichissime tornato protagonista dell’interior design.

Già, i separè sono la risposta alle esigenze di personalizzazione dell’abitare contemporaneo. Innanzitutto perché sono una delle soluzioni più flessibili per dividere un ambiente. Si possono, infatti, spostare con facilità da una stanza all’altra e, quando non servono più, ripiegare e mettere da parte, rivelandosi ideali per case dalle metrature ridotte e dai confini sempre più liquidi.
Inoltre, i paraventi sono così belli da poter essere usati anche come elementi decorativi, donando personalità a uno spazio con la loro sola presenza. Lo sanno bene i designer che oggi spesso interpretano in chiave contemporanea questo complemento d’arredo, nato in Cina nella notte dei tempi.

Il paravento è, infatti, diventato un complemento d’arredo che fa tendenza. Lo conferma la grande quantità di separè di design presentati ultimamente. Un mix molto vario per materiale e stile accomunato, però, dalla voglia di sorprendere.

Ecco la nostra selezione.

 


Paraventi di design


Paravento Borealis, Giorgetti

Si chiama Borealis questo nuovissimo paravento di design disegnato da Roberto Lazzeroni per Giorgetti.

Il paravento Borealis si compone di tre ante rotanti con la cornice in alluminio nella finitura peltro, impreziosite da un gioco di intrecci con effetto vedo/non vedo. La trama è composta da una singola fascia in pelle formata da due strati di pelle accoppiati in due colori diversi. Decine di asole formano una composizione che crea effetti di pieno e vuoto.
Borealis è disponibile in 2 altezze.


Tramonto a New York, Cassina

Dopo il paravento Balla, lanciato da Cassina nel 2020 su un disegno di Giacomo Balla, prosegue la collezione di paraventi di Cassina dedicati al mondo dell’arte. Questa volta l’artista coinvolto è Gaetano Pesce con il paravento Tramonto su New York.

Il paravento, ispirato all’iconico divano di Gaetano Pesce del 1980, riprende il profilo di New York, con il sole che si abbassa dietro i suoi grattacieli. L’artista lo ha realizzato colando la resina colorata in appositi stampi, strato dopo strato, fino a ricreare lo skyline di Manhattan dietro al quale tramonta un grande sole rosso. Questo complesso procedimento manuale rende ogni paravento diverso dall’altro. L‘unicità di ogni pezzo è garantita da una targhetta che riporta il nome e l’anno del progetto, il numero progressivo di produzione, il logo Cassina e la firma dell’artista Gaetano Pesce.


Feng, Gebrüder Thonet Vienna

Feng è una novità 2021 di Gebrüder Thonet Vienna. Il progetto, firmato dallo studio di progettazione Testatonda, parte dal concetto giapponese di shibumi (bellezza discreta). Una bellezza che si esprime nell’armonia delle forme, nell’essenzialità dei materiali e nell’eleganza dei dettagli.
Il paravento è composto da aste in legno laccato, piedini in ottone e da una “vela” centrale che si spiega quasi gonfiata dal vento.
Il cuore di Feng è nella sua modularità.  Le vele, a due o tre moduli, si estendono orizzontalmente e creano diversi giochi geometrici a seconda della composizione e del verso scelto. (www.gebruederthonetvienna.com)


Ombrage, Maison Matisse

Prende ispirazione dal mondo dell’arte anche Ombrage, il paravento disegnato da Cristina Celestino per Maison Matisse. Il richiamo è a “Interno con melanzane”, il dipinto firmato da Henry Matisse nel 1911. Il paravento si compone di tre pannelli in legno lavorati a mano, con finiture in rilievo. Il tessuto dei paraventi è realizzato con i filati naturali di una prestigiosa azienda veneziana nata nel XVIII secolo.


Mandala, Louis Vuitton

Tre cerchi in metallo, montati su una base in marmo di Carrara, decorati con motivi geometrici in pelle intrecciata ispirati ai mandala, il simbolo dell’universo nel Buddismo e nell’Induismo. È Mandala, il paravento disegnato da Zanellato/Bortotto per la collezione Objets Nomades di Louis Vuitton. Un separè dal carattere ipnotico (i mandala sono usati per aiutare la meditazione), i cui colori ricordano i riflessi dell’alba sulle acque della laguna di Venezia.

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Peekaboo, Hava Studio

Stupore e senso del mistero: sono queste le sensazioni che abbiamo provato quando abbiamo visto Peekaboo, il progetto firmato da Hava Studio. Esposto all’interno della collettiva australiana “Local Design”, ospitata nell’appartamento in via Cesare Correnti 14, durante la Milano Design Week 2019, il paravento di Hava Studio ci ha colpito per la sua forma scultorea e per l’uso di materiali diversi. Un mix di legno laccato, metallo, marmo verde e ottone che dona a Peekaboo un carattere davvero sofisticato.


Zefiro, Mentemano

Zefiro, il paravento di Mentemano, prende il nome dal personaggio della mitologia greca che simboleggia il vento da ponente. Un nome perfetto per un complemento che si ispira al mondo della vela. La base, gli elementi laterali e i pannelli richiamano, infatti, le vele di una regata che si intrecciano all’orizzonte. Zefiro è composto da tre pannelli corredati da elementi di supporto tutti diversi tra loro, con cerniere che permettono al paravento di assumere le forme più disparate. Mentre la stampa digitale disegna sui pannelli laccati svariati motivi, dando movimento alla struttura.


Giunco, Manerba

Naturale, accogliente e artigianale. Sono questi i tre aggettivi che descrivono Giunco, il paravento di Manerba disegnato da deamicisarchitetti.
Giunco è composto da elementi cilindrici in legno ayous di diverso diametro, disposti lungo una piastra metallica. Proposto in legno ayous chiaro con finiture in metallo color tortora, il paravento può essere personalizzato sia nel colore del legno che del metallo.
Le tre tipologie base (curva, lineare, circolare) possono essere combinate per dare vita a molteplici configurazioni.
Tutte le tipologie di Giunco sono disponibili in due altezze differenti. (manerbaspa.com)

Swing, Mogg

Swing è un separé dalle linee insolite, che si compone di due elementi tondi. Un grande anello di metallo che sostiene dei pannelli in lamiera stirata, verniciati con finitura oro o nero, e una base cilindrica in pietra. La base ha un foro passante che ne agevola la presa, ed è disponibile in cemento oppure in due varianti di marmo: Carrara e Marquina.


Taraba, Nunc

Basi, barre di legno, giunti metallici e divisori in tessuto. Sono questi quattro elementi che compongono Taraba, il paravento progettato dalla designer macedone Katerina Trpkovska. Un divisorio componibile i cui singoli moduli si possono combinare in infiniti modi, come in un gioco di costruzioni.


The New Old Divider, Kimu Design

The New Old Divider è un raffinato paravento dal design ispirato all’arte giapponese del ventaglio. Le linee sono minimali, quasi “zen”. Una cornici vuota in legno sulla quale sono montati dei grandi ventagli in carta che possono essere aperti o chiusi a seconda delle necessità.In questo modo si possono creare diverse configurazioni. Un tocco di designi orientale per la casa contemporanea. Il paravento The New Old Divider è disponibile nei colori nero e naturale.


KAZIMIR, Colé Italia

Kazimir è un paravento “che cambia d’abito”, disegnato dall’olandese Julia Dozsa per Colé Italia. Kazimir si ispira alle opere custodite nel celeberrimo Rijksmuseum di Amsterdam. In particolare, alle nature morte di 3 pittori seicenteschi: Adriaen Coorte e Floris Claesz van Dijck. I dettagli dei quadri di questi artisti, si alternano ad ampie campiture colorate.

Il paravento Kazimir è composto da una struttura portante e due pannelli di diversa forma e dimensione, variamente componibili, così da creare diverse configurazioni. Il tessuto può essere in jersey elasticizzato o in seta naturale stampata.


Duo screen, Lison de Caunes

Sono realizzati con l’intarsio di paglia i separè di Lison de Caunes. Una tecnica antica a cui la designer francese si è avvicinata durante l’infanzia, dopo aver visto un paravento intarsiato creato dal nonno. Da qui è nata una collezione in viaggio fra passato e presente, in perfetta linea con lo stile di Cristina Celestino che ha, infatti, scelto Lison de Caunes come partner del suo progetto “Caffè Concerto Cucchi”. La rilettura della storica pasticceria milanese proposta dalla designer durante l’ultimo Fuorisalone.


PATCH, True

Si chiama Patch questo paravento fonoassorbente disegnato da Defne Coz e Marco Susani per True. La caratteristica di Patch sta nella sua struttura auto-portante sulla quale vengono inseriti elementi fonoassorbenti, rivestiti in tessuto, che possono ruotare liberamente su se stessi. I singoli pannelli possono essere aperti e chiusi a seconda delle esigenze. In questo modo è possibile aumentare o diminuire sia il livello di privacy sia la protezione dai rumori. Patch è disponibile in vari colori e composizioni. Il paravento fonoassorbente Patch è stato selezionato dall’Osservatorio Permanente del Design ADI per l’ADI Design Index 2019.


LOLA, Schönbuch

Colore e multifunzionalità: sono queste le due parole chiave di Lola, il separè disegnato da Bodo Sperlein per Schönbuch. Composto da pannelli in MDF collegati attraverso cerniere in ottone, Lola è disponibile in un’ampia gamma di colori, in finitura opaca o lucida.‎ E può trasformarsi con l’aggiunta di ganci e mensole, che si possono fissare a varie altezze su entrambi i lati dei pannelli.‎ Un progetto altamente personalizzabile pronto a vestire gli ambienti più disparati.


Shade Abstractions, Marco Petrus e Carlo Donati Studio

Shade Abstractions è la linea di paraventi nata dalla collaborazione fra l’architetto Carlo Donati e l’artista Marco Petrus. L’edificio residenziale P19 e il volume a lame gialle adiacente, progettati dallo studio Donati, sono stati reinterpretati da Petrus con una composizione astratta. Il risultato? Tre separè (uno stampato su carta da parati, uno stampato su legno, uno dipinto a mano dall’artista) che sembrano vere e proprie opere d’arte.


Cartoons, Baleri Italia

Cartoons, il paravento autoportante in carta ondulata disegnato da Luigi Baroli per Baleri Italia nel 1992 e vincitore del Compasso d’Oro ADI nel 1994, è tornato di recente con un outfit rinnovato. Non più solo bianco e avana, ma un’infinita gamma di grafiche e colori, accompagnati da un’edizione limitata con Valentina, la sensuale fotografa con il caschetto nero nata dalla matita di Guido Crepax.

LEGGI IL NOSTRO APPROFONDIMENTO SUL PARAVENTO DI BALERI ITALIA


Rayures, Glas Italia

Rayures, il progetto dei fratelli Bouroullec per Glas Italia, è stato presentato in occasione del Salone del Mobile 2018. Si tratta di un paravento componibile, con pannelli incernierati in cristallo stratificato e temperato. I suoi tratti distintivi sono le venature del cristallo, orizzontali o verticali a seconda del formato del pannello, e la palette di colori che unisce una finitura neutra ai più vivaci giallo e lilla.


Pearl Harbor, Doppia Firma

Pearl Harbor è il separè creato da Vito Nestain collaborazione con i giovani artigiani di San Patrignano, per Doppia Firma (il progetto promosso da Living Corriere e dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte). Attraverso un attento lavoro di ricerca, Nesta ha unito materiali molto diversi, portando gli artigiani a sperimentare varie lavorazioni. Il decoro sul tessuto del paravento è dipinto a mano.

Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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