Versatili e multifunzionali, i tavolini di design amano sorprendere con contrasti materici e forme scultoree. Ecco la nostra selezione.

Contrasti materici, forme scultoree, interpretazioni inedite di materiali classici. I tavolini sono sempre più protagonisti della zona giorno. Funzionali ma anche decorativi, questi elementi d’arredo sono infatti oggetto di ricerca e sperimentazione per tanti designer. Oggi come ieri.

Già, nonostante le loro piccole dimensioni, i tavolini di design possono fare davvero la differenza in una stanza. Versatili e multitasking, questi complementi non solo offrono un comodo piano d’appoggio, ma possono essere utilizzati anche per definire le varie zone del living o per arredare altri angoli della casa.

Proposti in un’infinità di forme, materiali e colori, i tavolini rappresentano spesso un vero rompicapo al momento della scelta. Esili e leggeri o robusti e dalle dimensioni generose? Rotondi, quadrati o rettangolari? In legno, vetro, marmo o metallo? Le possibilità di scelta sono davvero sconfinate. Senza dimenticarsi della fondamentale differenza tra coffee table (tavolini bassi) e side table (tavolini alti). I primi da posizionare davanti al divano e usare per servire il caffè oppure per esporre oggetti o libri da collezione. I secondi da affiancare agli imbottiti come appoggio per libri, occhiali e smartphone. Tante alternative quante sono le esigenze di ognuno.

Ecco la nostra selezione.

I TAVOLINI DI DESIGN

Couple, Muuto

Un tavolino sospeso tra passato e presente. Parliamo di Couple, il nuovo progetto di Muuto disegnato da Sylvain Villenz. Ispirato ai tradizionali tavoli con piano in ceramica, Couple reinterpreta quella tradizione con l’uso di trame e colori contemporanei.
Il top in ceramica è proposto in due diverse finiture che possono essere anche combinate tra di loro: una liscia e più funzionale, l’altra caratterizzata da una texture a onde dal carattere scultoreo. La base è realizzata in legno certificato FSC, proveniente da foreste gestite in maniera responsabile.

Heiko, Gervasoni

Equilibrio. È questo il significato di Heiko, la nuova collezione di tavolini di Gervasoni disegnata da David Lopez Quincoces. Una parola giapponese che ben racconta il carattere del progetto firmato dal designer spagnolo. Costituiti da una combinazione di geometrie semplici e volumi pieni, i tavolini Heiko sono infatti delle sculture morbide, in cui ogni elemento coesiste perfettamente con gli altri.
Heiko è realizzato in un polimero ad alta densità ricoperto con una resina resistente e rifinito poi da un’argilla a basso spessore. Il tavolino è disponibile in 4 dimensioni.

Pedrera, GUBI

Rieditato da GUBI nel 2010, il tavolino Pedrera è stato disegnato da Barba Corsini nel 1955 per gli appartamenti de La Pedrera, uno degli edifici simbolo di Antoni Gaudì a Barcellona. Cuore del progetto è la base in acciaio dalla forma sinuosa ispirata alle curve e alle volute dell’edificio. Il top in vetro dalle linee organiche dà al tavolino un aspetto arioso.
La base di Pedrera è disponibile in tre finiture: ottone, acciaio verniciato nero e nella nuova versione cromata lucida.

Toto, Zanotta

“Toto per me è l’idea di gioia ed eleganza riunite in un unico pezzo di arredamento”. Così Bertrand Lejoly racconta Toto, la sua famiglia di tavolini per Zanotta. Una collezione versatile e dal design giocoso che rende omaggio all’estetica gioiosa di Memphis.
Toto è composto da tre elementi: struttura ad anello, base di appoggio e piano disponibile in diversi materiali e misure. A caratterizzare il tavolino, la struttura in tubolare d’acciaio a forma di “O” che si innesta perpendicolarmente sul piede cilindrico in faggio laccato lucido, formando una doppia “T”.
Il tavolino Toto è disponibile in 3 differenti altezze.

Universal Boundary, Massproductions

Il legno e il vetro si incontrano in Universal Boundary, il nuovo tavolino da caffè disegnato da Chris Martin per il brand svedese Massproductions. Caratterizzato da una solida e generosa base in legno, il tavolino assume un aspetto leggero e arioso grazie al piano in vetro trasparente. Un contrasto di materiali in cui risiede la forza espressiva del progetto.
La base di Universal Boundary è disponibile in tre finiture: faggio naturale, frassino tinto nero e faggio verniciato blu. Il top in vetro è proposto quadrato o rotondo e ha uno spessore di 12 mm.

Gessato/Fillo/Origo, Lithos Design

Tre famiglie di tavolini, un unico comun denominatore: la leggerezza del marmo. Possiamo riassumere così Gessato, Fillo e Origo, i nuovi tavolini disegnati da Raffaello Galiotto per Lithos Design. Una stessa visione progettuale, una diversa lavorazione del piano in marmo.
Gessato è composto da un’unica lastra intervallata da listarelle intarsiate che evocano l’omonimo motivo a righe degli abiti maschili. Fillo è un gioco di intarsi che dona al piano del tavolino un perimetro inaspettato. Origo rinuncia a ogni lavorazione sulla superficie, riportando il marmo alla sua essenza.

Pebble, OmniDecor

Un coffee table che sembra portarci tra le nuvole. È Pebble, il progetto di Kiki van Eijk & Joost van Bleiswijk per OmniDecor. Nato dall’incontro di piani trasparenti o semitrasparenti dalla forma tondeggiante, il tavolino comunica una sensazione di leggerezza ed eleganza. Il vetro diventa simile a una nuvola, impiegando la tecnica del collage 3D.
Il tavolino Pebble, con motivo a rete satinato, è prodotto in vetro satinato DecorFlou o in vetro decorato DecorFlou Design Wire.

Loop, Bross

Sono i contrasti a definire Loop, la famiglia di tavolini disegnata da Victor Vasilev per Bross. Il progetto nasce infatti dall’incontro di due materiali opposti: il marmo, che compone la base monolitica, e il metallo, utilizzato per la sottile struttura a sezione quadrata. A dare il nome al tavolino è l’asola dalla forma circolare in corrispondenza del piano. Un anello che ha una valenza decorativa e funzionale allo stesso tempo, consentendo di spostare con facilità il tavolino.
Loop è disponibile in differenti configurazioni e misure, permettendo di creare composizioni di più elementi. È adatto sia per ambienti residenziali che per spazi contract.

Bilboquet, Roche Bobois

Si chiama Bilboquet la collezione progettata dalla designer ucraina Kateryna Sokolova per Roche Bobois. Una serie di tavolini alti e bassi con piani in vetro sagomato o soffiati a bocca. Due tecniche che raccontano le straordinarie potenzialità di questo materiale. I Bilboquets con top sagomato donano un vero piacere tattile, mentre la versione in vetro soffiato colpisce per la sua leggerezza ed eleganza.

Pine, Normann Copenhagen

La collezione Pine di Normann Copenhagen si arricchisce di due varianti cromatiche: rosa e verde chiaro. A rimanere protagonista è, però, sempre il legno di pino, un materiale assente da tempo dalla progettazione di arredi. “Le venature vivaci e il suo aroma caratteristico incarnano, secondo me, l’anima e il calore nordico”, afferma il designer Simon Legald. “Inoltre, è sempre preferibile utilizzare materiali presenti e disponibili localmente”.
Pine è disponibile in due varianti, da usare singolarmente come tavolino da divano e di servizio oppure insieme, inserendo il tavolino più piccolo in quello più grande.

 

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Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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