Tuttotondo cerca di rendere eccentrico ogni suo progetto, anche quando si tratta di oggetti di uso quotidiano: Pisces è una linea di sedie e di sgabelli che, come dice il nome stesso, ricordano la sagoma di due pesci.
Piega è la prima sedia “pieghevole” in cartone, completamente riciclabile, caratterizzata da un’insolita seduta rotonda, disegnata da Roberto Giacomucci per Kubedesign.
Kristall Teckell è un omaggio “contemporaneo” a un gioco che ha appassionato intere generazioni, il calciobalilla. Tutto di cristallo, realizzato artigianalmente da B.lab Itlaia, questo biliardino è stato disegnato dai Fratelli Adriano.
Yes & Jo, sono due esili portabottiglie, creati dal giovane designer Leonardo Criolani, ispirati dall’osservazione della natura.
Un’idea originale per un prodotto adatto per un uso quotidiano: un natante dalle linee contemporanee, che vuole andare a sostituirsi ai tradizionali pedalò.
Chiara, semplice, perfettamente sagomata: la sedia di Jorg Bner risponde perfettamente a questi requisiti. Si chiama Wogg 50, ed è la vincitrice del Red Dot Design Awards 2011.
Le proposte che permettono di comporre e personalizzare gli oggetti sono tantissime. Si passa dagli armadi ai tavoli, dalle poltrone alle librerie e agli scaffali. In questo caso ci è piaciuta un’idea di Sara Kele, che ha creato un appendiabiti tutto componibile.
Islet Bathroom è una struttura architettonica che unisce una vasca da bagno a un lavandino, adatta sia all’indoor che all’outdoor. Un’idea del gruppo francese Enko Creatio, fondato solo un anno fa.
Arc è un progetto del designer Bertjan Pot realizzato dall’azienda Arco, una delle migliori nel campo della lavorazione del legno nei Paesi Bassi. Una nave in miniatura, da usare come panca o come tavolo.
Resort Bufi è una casa privata nel centro storico di Molfetta restaurato trasformato dallo studio Veneziano+team in un raffinato boutique hotel.
“Sono miei amici”. È così che Ko Sligger, designer, grafico, artista rivoluzionario e iconoclasta (oltre che grande gourmet) di origine olandese, definisce i caratteri tipografici.
Un nome onomatopeico per questo “vaso (infinitamente!) componibile” creato una giovane designer marchigiana all’insegna del riciclo e dell’ecosostenibilità.
Probabilmente i trofei di caccia esercitano un certo fascino sui designer, tanto che anche i giovani creativi del gruppo SiStudio ne hanno proposto una rivisitazione, trasformandoli in lampade di carta.