La Flower Chair del giovane designer austriaco Philipp Aduatz ricorda un fiore, ma è stata pensata con l’idea di riprodurre…
Sembra un’equazione matematica, invece è un attaccapanni. Si chiama Ypsilon questo oggetto modulare e componibile, disegnato da Athanasios Babalis per l’azienda greca Yfos.
Gt2p è uno studio che disegna e progetta i suoi prodotti in modo digitale. A partire dalla creazione di un “DNA” i designer sviluppano collezioni di oggetti, diversi e personalizzabili. Come la libreria Twin Shelves, uno dei pezzi della linea Voro.
L’Original BTC propone una soluzione spiritosa per illuminare cucine e sale da pranzo, ispirata al tradizionale “tea time” inglese.
Guido Garotti, classe 1984, ha disegnato una linea di sedie, Individuale; nome indicativo per un progetto che intende rappresentare attraverso diversi modelli l’unicità dei caratteri umani.
Anthony Hartley è un designer e produttore di mobili inglese che crea oggetti dalle forme inusuali e di alta qualità artigianale. Come la sinuosa seduta “Mr Smith”: un omaggio allo stilista Paul Smith?
Si chiama Zpine ed è stata progettata da Eric Tong per Eravolution: è una lussuosa chaise longue che si fa simbolo della filosofia del suo creatore: “avere uno stile di vita sostenibile, non vuol dire avere una vita senza stile”.
Si chiama Wire questa collezione di complementi proposti dall’azienda inglese “& Then Design”. Tema conduttore, la struttura in tondino metallico curvato e verniciato a polvere.
Il particolare sgabello di Heidi Jalkh sembra un vero e proprio progetto salva-spazio: si chiama Fibra ed è realizzato a partire dall’incontro tra mestieri tradizionali e produzione industriale.
Un’idea piuttosto insolita, quella di convertire una tazza in una scultura, o in una sedia, o perché no, in una panchina! È venuta in mente al designer Alex Garnett, che ha realizzato “I love New York”.
Un così sofisticato sistema audio potrebbe sembrare adatto solo agli appartamenti più di tendenza, e invece “Presence”, con tutte le sue possibilità, si adatta a tutti gli stili, dal contemporaneo al vintage.
Quante composizioni si possono progettare con scaffali da 21 formati e 8 diversi volumi? Tante, tantissime, e con qualsiasi disegno. Questo grazie a Cubit, un altro sistema di scaffalatura modulare.
Dalla mente di Homecode, azienda veneta che unisce materiali e precisione italiani con il gusto cosmopolita, nasce Hollo, il nuovo modo di intendere il mobile di design con stile, creatività e ironia.