Icone d’impresa una raccolta di oggetti e prodotti che hanno segnato la storia dell’industria italiana, e la nostra, scritto da Francesca Molteni, edito da Carocci Editore.

Dalla confezione della pasta Barilla, che riprendeva il colore azzurro della carta quando la si vendeva sfusa, al Settebello, l’elettrotreno disegnato da Giò Ponti e Giovanni Minoletti che anticipava l’alta velocità non solo in termini prestazionali, il libro raccoglie una casistica di eccellenze varie, e in alcuni casi dimenticate, custodite nei rispettivi e lodevoli musei aziendali, legati a Museimpresa di Assolombarda e Confindustria.

Oltre la funzione prettamente documentaristica, scaturita da una iniziativa di Armando Massarenti responsabile della Domenica del Sole 24 Ore, il libro consente di far rivivere prodotti del nostro passato nazionale, e allo stesso tempo percepire una dimensione fondamentale del fare impresa: la centralità del prodotto.

In ognuno dei casi illustrati, il piacere della lettura è nel cogliere i fattori qualitativi e distintivi -invenzione tecnica e funzionale, innovazione tecnologica e materica, ricerca formale – nelle varie combinazioni, che ne hanno consentito successo e diffusione, e di conseguenza, affermazione e forza del marchio.

Emerge nel complesso un richiamo e uno stimolo che lega le radici alle sfide di oggi, da affrontare, se si vuole, con la stessa intelligenza, abilità e intuito quale percorso primario, svoltando dalle varie scorciatoie di genere.

Per il pubblico il libro può essere una piacevole riscoperta del passato, che a distanza di tempo, consente di prendere coscienza di come gli oggetti d’uso comune hanno influenzato in concreto il nostro ambiente quotidiano e la nostra qualità della vita, proprio come i fortunati avventori del Settebello, che per altro andrebbe aggiornato e riproposto in esercizio.

Il libro serve anche come guida alla vasta area degli “addetti”, quale casistica di prodotti e marchi di riferimento legati a successi commerciali e fenomeni sociali, analizzabile dai punti di vista delle varie competenze messe in gioco: management, design, grafica, comunicazione, marketing, sociologia, ecc. Anche per questo sarebbe auspicabile prevederne la continuazione con secondi e terzi volumi.

www.museimpresa.com

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