Il sodalizio fra Ettore Sottsass e Bitossi Ceramiche è durato quasi 30 anni e rappresenta simbolicamente il primo incontro ed esercizio estetico che Sottsass nel suo eclettismo ebbe con la ceramica.

Questi boli furono disegnati da Sottsass e realizzati da Bitossi Ceramiche, allora denominata, Manifattura Cav. G. Bitossi & Figli intorno al 1962-1963 per la Galleria Il Sestante di Milano.

Pur non essendo possibile fornire una datazione precisa sulla loro produzione, si può comunque risalire al periodo, collocandoli dopo il lungo viaggio in India del 1961, come riportato negli scritti di Nanda Pivano. Fu dopo questa importante esperienza, che nel 1962 Sottsass realizzò con Bitossi le “Ceramiche delle Tenebre” e, molto probabilmente, a ruota queste coppe che ben esprimono il linguaggio di Sottsass nei confronti della materia, della forma e del colore, sperimentati qui in modo assolutamente nuovo .

Inizialmente i boli furono realizzati in piccole tirature non numerate ed in colori diversi dalla versione attuale, con la prevalenza di combinazioni fra bianco e colori pastello (rosa, celeste, verdino): essi si distinguono da tutti gli altri pezzi di Sottsass per l’uso della terra rossa anziché bianca. La versione di colore attuale risale al 1991 quando queste ceramiche vennero riprodotte, su autorizzazione dello stesso, che ne volle cambiare finiture e combinazioni cromatiche.

Il bolo nel colori nero, rame ossidante, biscotto rosso, è alto 20cm e ha un diametro di 25 cm, mentre quello nei colori blu, bianco, biscotto rosso, è alto 22 cm per 29 di diametro.

La foto di Ettore Sottsas e Fernanda Pivano è un autoscatto di Sottsass che faceva parte della mostra appena conclusa:  “Fernanda Pivano. Viaggi, cose, persone“, curata da Ida Castiglioni, Francesca Carabelli e Enrico Rotelli presso la Galleria Credito Valtellinese di Milano.

www.bitossiceramiche.it

 

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