Il dining concept Electrolux, progettato dallo studio Park Associati, ha aperto nel cuore di Milano con vista mozzafiato sulla città. Un progetto esclusivo dove vivere un’esperienza unica, non solo gastronomica.
Pieghevole, riciclabile e con ingombro minimo: queste le principali caratteristiche della sedia Flux, disegnata da Douwe Jacobs con l’aiuto di Tom Schouten.
La collezione Wire rappresenta un dissacrante omaggio alla classica lampada “ad urna” e combina lo stile tradizionale con il tocco ironico e originale di Deadgood.
La Flower Chair del giovane designer austriaco Philipp Aduatz ricorda un fiore, ma è stata pensata con l’idea di riprodurre…
Sembra un’equazione matematica, invece è un attaccapanni. Si chiama Ypsilon questo oggetto modulare e componibile, disegnato da Athanasios Babalis per l’azienda greca Yfos.
Gt2p è uno studio che disegna e progetta i suoi prodotti in modo digitale. A partire dalla creazione di un “DNA” i designer sviluppano collezioni di oggetti, diversi e personalizzabili. Come la libreria Twin Shelves, uno dei pezzi della linea Voro.
L’Original BTC propone una soluzione spiritosa per illuminare cucine e sale da pranzo, ispirata al tradizionale “tea time” inglese.
Qualche giorno fa abbiamo parlato dell’appendiabiti Coat Hanger di Vukašin Vukobratović, trasformato in segnale stradale (o viceversa). Salvatore Aiello, designer italiano, ci ha segnalato il suo progetto, datato 2007, simile nella forma ma non nella funzione.
Una particolare carta, lavorata con la tecnica dell’origami e sagomata come la coda di un drago, diventa il paralume per tre modelli di lampade a led. Si chiama Drangons Lamp ed è stata disegnata da Luisa De Los Santos Robinson.
Un bidone per la raccolta differenziata e un piccolo giardino pensile, una proposta per gli amanti del giardinaggio, del fai da te e della eco-sostenibilità. High Rise Wormery è tutto questo, un progetto di Ben Fursdon.
La lampada Duii ispira subito una grande simpatia. Sembra uscire da un cartone animato di Walt Disney, così a un personaggio dei fumetti è ispirato il suo nome.
Si chiama Uffo ed è un’altra proposta di Enrico Bosa e Isabella Lovero: una ciotola perfetta come centrotavola o svuota-tasche, con un’anima tecnologica in grado di alimentare la batteria di vari dispositivi elettronici.
Ci sono elementi determinanti per il funzionamento di certi oggetti e il designer Giha Woo ha scelto di valorizzarli. Partendo per esempio dalle batterie di un orologio. Perché non trasformarle in lancette?
Conferire valore commerciale e d’immagine agli spazi amministrativi di Hidrosalud, un’azienda di Valencia operante nell’ambito del trattamento completo dell’acqua.