Nasce dalla comune passione per il gioco il workshop ideato da Giovanna Castiglioni e Michela Dezzani. Un laboratorio sul disegno pensato anche e soprattutto per chi non sa disegnare. Il primo appuntamento è il 25 marzo presso la Fondazione Achille Castiglioni.

Vietato saper disegnare! È questo il titolo del workshop che si terrà il 25 marzo presso la Fondazione Achille Castiglioni, ideato da Giovanna Castiglioni e Michela Dezzani. Un invito a mettersi in gioco che trova ispirazione nel modo di progettare e di vivere la quotidianità di due grandi maestri del design italiano: Achille Castiglioni e Bruno Munari.

Achille Castiglioni e Bruno Munari si conoscevano, si frequentavano, si piacevano e si sono trovati a giocare spesso insieme. Oggi Giovanna Castiglioni della Fondazione Achille Castiglioni e Michela Dezzani di Munaria si ritrovano accomunate da quella stessa passione: la curiosità per il gioco. Perché giocare è una cosa seria, come diceva Bruno Munari. È un metodo per osservare, per conoscere e per imparare a progettare. Un’attività aperta che può iniziare in qualsiasi momento lasciandoci, una volta conclusa, il desiderio di ricominciare.

Quando i sogni escono dal cassetto

Il workshop Vietato saper disegnare nasce da uno dei sogni nel cassetto di Giovanna Castiglioni: unire due metodi di pensiero con cui è cresciuta. Rivedere il padre Achille che dialoga con Bruno Munari, mentre lei li ascolta e partecipa felice di sentirsi grande.
Giovanna ama la comunicazione interattiva e, quando si relaziona con il pubblico, lo invita a pensare fuori dagli schemi e a guardare il mondo con occhi curiosi. È stata, quindi, una fortuna per lei incontrare Michela Dezzani, ricercatrice e profonda conoscitrice del lavoro di Bruno Munari. Oltre che formatrice e consulente nell’ideazione di progetti per adulti e bambini secondo il metodo da lui inventato.
I dialoghi tra Achille Castiglioni e Bruno Munari rivivono attraverso l’esperienza di Giovanna e Michela, portando innanzitutto loro a divertirsi nel raccontare storie e nel coinvolgere le persone a mettersi in gioco.

Un laboratorio che abbraccia la storia della scrittura e del disegno

Vietato saper disegnare è un laboratorio di sperimentazione che abbraccia la storia della scrittura e quella del disegno: dall’uso della pura grafite alla scoperta e invenzione dei segni. Il punto di partenza è la raccolta degli strumenti grafici e artistici più disparati, dalla penna a sfera Bic ai moderni evidenziatori.
L’argomento scelto per il primo laboratorio è la matita, uno dei primi strumenti che abbiamo usato per lasciare un segno. Ma anche uno strumento che perdona l’errore, come ricordava Bruno Munari.

A chi partecipa al workshop non è richiesto di saper disegnare. Tutto ciò che bisogna fare è portare una propria matita da casa per poterla usare e condividerne la storia. In due ore tutti potranno lasciare un segno sulla carta. E il partecipante al laboratorio potrà portare via il kit che verrà fornito all’inizio del workshop, grazie a EGO.M, insieme ai propri disegni sui fogli di Ciemme Print Solutions.

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Il primo laboratorio di Vietato saper disegnare si terrà il 25 marzo presso la Fondazione Achille Castiglioni, in Piazza Castello 27 a Milano: alle ore 10 per i bambini (dai 6 ai 10 anni) e dalle ore 14 alle 16 per gli adulti (dai 18 ai 100 anni).
Il laboratorio ha un costo di 25€ a partecipante, per un massimo di 15 iscritti.

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Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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