Arredi sostenibili, realizzati con materiali riciclati.
Ecco come il design sta progettando un mondo migliore.

Design sostenibile. Oggi è questo il grande tema nel mondo del progetto. Un tema nato dall’urgenza di “salvare” il nostro Pianeta da livelli di inquinamento ormai allarmanti, che vede impegnati designer emergenti così come progettisti conosciuti a livello internazionale.

Cosa intendiamo per design sostenibile? Un progetto diventa green quando si traduce in soluzioni che consumano meno energia. Quando utilizza materiali naturali e riciclabili, come per esempio il sughero o il legno proveniente da foreste gestite in modo responsabile. Quando impiega meno materiale per realizzare un prodotto. Ma anche e soprattutto quando ricerca nuovi materiali sostenibili oppure ricicla vecchi prodotti o materiali di scarto.


Leggi il nostro articolo sui migliori arredi di design in sughero.


Insomma, il tema è complesso e merita perciò diversi approfondimenti.

In questo articolo abbiamo deciso di focalizzarci sul riciclo. O meglio, sui prodotti nati dal riciclo di materiali di scarto o di oggetti in disuso.

Dai tappeti realizzati con le bottiglie di plastica ai tavolini creati con i flaconcini del trucco. Dalle sedie nate dai rifiuti delle aziende ittiche agli arredi progettati con la plastica dei vecchi giocattoli. Dalla cover per cellulare fatta con la plastica recuperata dagli oceani allo sgabello con i fondi del caffè.

Arredi e complementi di design belli, che fanno anche del bene al nostro Pianeta.

Ecco la nostra selezione.


Leggi anche il nostro articolo sull’upcycling nel design e nella decorazione


I progetti di design sostenibile
nati dagli scarti e dal riciclo di prodotti in disuso


Bell chair, Magis

Disegnata da Konstantin Grcic per Magis, la sedia Bell è realizzata in polipropilene riciclato. Il materiale è ottenuto dagli scarti generati dalla produzione di mobili della stessa Magis e da quelli dell’industria automobilistica locale. Bell Chair crea così un ciclo “chiuso”, auto-riciclando i propri materiali, ed è riciclabile al 100% dopo l’uso.

Ma non è tutto. Grazie alla particolare struttura monoscocca, la sedia Bell utilizza meno materiale. Pesa infatti solo 2,7 kg (circa un chilo e mezzo meno rispetto alla media delle sedie in plastica) e di conseguenza consuma meno energia in fase di produzione. Infine, viene spedita in un particolare pallet riciclato (realizzato con la stessa plastica), che contiene fino a 24 sedie impilate e che funge anche da espositore nello showroom.
Quando si dice un esempio di design sostenibile ben progettato! (www.bell-chair.com)


Guarda il nostro articolo che elenca, per data di scadenza,
tutti i concorsi di design italiani e internazionali


Calatea Green, Pianca

Calatea, la poltrona disegnata da Cristina Celestino per Pianca nel 2017, diventa green. L’imbottito è stato realizzato in eco-fibra di poliestere, proveniente dal recupero delle bottiglie di plastica, ed è completamente riciclabile e compostabile. La scocca è in legno multistrato, le gambe in legno massello di Frassino certificato FSC®. I rivestimenti in tessuto sono realizzati con un filato di cotone prodotto con sistema Open End, impiegando materiale riciclabile al 100%. (pianca.com)


On & On, Emeco

On & On è la linea di sedie e sgabelli firmata da Barber & Osgerby per Emeco. La collezione è stata creata con un materiale rinnovabile che può essere riciclato all’infinito. Si tratta del Rpet, il PET riciclato ottenuto dalle bottiglie di plastica. Un materiale già usato da Emeco nel 2010 per la 111 Navy Chair (realizzata appunto con 111 bottiglie di Coca Cola!), ma che da allora è stato migliorato raggiungendo una stabilità e una longevità maggiori. (www.emeco.net)

Guarda la 111 Navy Chair, fatta con 111 bottiglie di CocaCola


 

Levico, Henry&co

Si chiama BETALY® ed è un innovativo materiale sostenibile nato dal riutilizzo degli scarti di marmo e cemento. Un materiale atossico, durevole e non deformabile che è l’ideale per gli spazi esterni, come dimostra la collezione di lampade outdoor Levico firmata da Henry&co. per 9010 Belfiore.

A rendere sostenibile Levico non è, però, solo il materiale impiegato, ma anche il processo di costruzione. Le lampade sono infatti costituite da un corpo unico, in cui è incassata la luce a LED. In questo modo, a fine vita possono essere facilmente disassemblate e ogni loro componente può essere singolarmente riciclato. La produzione è semiartigianale e avviene interamente in Italia. (www.henryandco.it) – (it.9010.it)


Eye Candy, Swedish Ninja

Struttura in acciaio verniciato a polvere e top multicolor in plastica riciclata. È Eye Candy, il nuovo tavolino del brand Swedish Ninja. Il piano del tavolo è stato realizzato con i vecchi flaconi dei cosmetici. A uno sguardo più attento, sono visibili infatti tracce delle etichette e dei codici a barre. Il top è composto a mano ed è riciclabile al 100%. (www.swedishninja.com)


 

Happylife, SLIDE

Il divano outdoor Happylife di SLIDE diventa sostenibile nel 2020. I rivestimenti della nuova collezione green sono realizzati con polietilene riciclato al 100%, proveniente da scarti di produzione o da fonti esterne. La linea sostenibile di SLIDE si distingue per il colore scuro dei prodotti creati con il processo di polverizzazione della plastica. (slidedesign.it)


Rio, Durbanis

Sedute outdoor realizzate con i rifiuti degli imballaggi in polietilene. Parliamo di Rio, la collezione del brand spagnolo Durbanis. Il materiale si compone solo di polietilene, risultando riciclabile al 100%. Senza la necessità di fare una selezione, si può infatti immettere la plastica direttamente nel ciclo produttivo. Le sedute hanno linee arrotondate e sono proposte in diversi colori vivaci. (www.durbanis.com)


Earth Stool, Mater

Earth Stool è lo sgabello disegnato dall’architetto Eva Harlou per Mater, azienda danese da sempre attenta alla sostenibilità. La struttura in metallo è riutilizzabile. La seduta è proposta in due versioni: in legno proveniente da foreste gestite in maniera responsabile e in plastica riciclata, ricavata dai rifiuti degli imballaggi. (materdesign.com)


Waste Tile Cube Cabinet, Piet Hein Eek

Il designer olandese Piet Hein Eek è uno dei maestri dell’upcycling. In particolare, è famoso per il modo creativo con cui reinventa il legno di scarto. Un esempio molto interessante è la serie di mobiletti Waste Tile Cube Cabinet. Una collezione di cubotti realizzati con “piastrelle” di legno. I cubi sono proposti con 1 o 3 cassetti e possono essere sovrapposti fra di loro, così da creare vere  e proprie credenze. (pietheineek.nl)


CHIME, Stickbulb

CHIME è una rilettura in chiave green del classico chandelier di cristallo. Il lampadario è composto con il legno di una vecchia cisterna d’acqua del primo grattacielo di Brooklyn, un edificio storico di Court Street. Il progetto è firmato da Stickbulb, un giovane brand newyorkese che realizza lampade con il legno recuperato da edifici demoliti o da foreste gestite in modo sostenibile. (stickbulb.com)


Tinct, Justyna Poplawska

Vetro riciclato mescolato con resina e pigmenti sostenibili: è dal mix fra questi ingredienti che nasce Tinct, la serie di tavolini e paraventi della designer polacca Justyna Poplawska. Il risultato è un materiale di straordinaria bellezza, che ricorda le delicate sfumature di un acquerello. Quando il riciclo diventa poesia. (justynapoplawska.com)


NO2 RECYCLE, Fritz Hansen

Porta la firma del grande studio giapponese Nendo NO2 RECYCLE, la sedia sostenibile di Fritz Hansen. L’elegante scocca è realizzata in plastica secondo un processo di produzione circolare, che rende possibile riciclarla praticamente all’infinito. La plastica proviene dai rifiuti domestici raccolti nell’Europa centrale. (fritzhansen.com)


 

 

Leggi il nostro articolo sull’upcycling nel design e nella decorazione


Trasformers, Savvas Laz

Imballaggi di polistirolo. È dal loro riciclo che nasce Trasformers, la serie di arredi creata dal designer greco Savvas Laz. “Il mondo del design è concentrato sulla ricerca di nuovi materiali. Secondo me dovrebbe pensare anche a cosa accade ai materiali che sprechiamo”, racconta il designer. Da qui l’idea di dare una nuova vita ai pezzi di polistirolo trovati nei cassonetti dei rifiuti di Atene. (www.savvaslaz.com)


Collezione Terrazzo, Bentu Design

Un progetto di riciclo realizzato con la tecnica del terrazzo veneziano. È la Collezione Terrazzo dello studio cinese Bentu Design. Una serie di arredi e complementi creati con gli enormi sprechi di ceramica della città di Foshan, in Cina. Il nuovo materiale effetto terrazzo nasce mixando pezzi di piastrelle con il cemento. (www.bentudesign.com)


Adell, Arper

Adell è una delle novità 2020 di Arper. Una poltroncina dalle linee arrotondate che ha un forte legame con la natura. Non solo per la forma organica, ma anche per la texture della superficie: un disegno concentrico ispirato agli anelli degli alberi e alle striature delle conchiglie. A rendere speciale Adell sono, però, soprattutto i materiali utilizzati: il polipropilene riciclato all’80% della scocca e il legno certificato della base. Materiali che possono essere riciclati o riutilizzati, così da garantire uno smaltimento responsabile. (www.arper.com)


TO RE OR NOT TO RE, Joe Velluto

Riciclare o non riciclare? Riciclare, ovviamente. Proprio come ha fatto Joe Velluto con TO RE OR NOT TO RE. Il designer, in collaborazione con Teraplast, ha prodotto il vaso RE-POT con la plastica post consumo, vale a dire tutta quella plastica che si trova nella raccolta differenziata della spazzatura, selezionata e divisa per colore. Il progetto è stato presentato durante il Fuorisalone 2019, in occasione di “Ro Plastic Prize”, la prima edizione del concorso di Rossana Orlandi dedicato al tema del riciclo della plastica. (www.joevelluto.it)


Way, Ferm Living

292 bottiglie per un tappeto. Way di Ferm Living è realizzato con bottiglie di plastica riciclate. Un progetto con cui il brand danese si propone di ridurre il consumo di plastica fino a 270.000 bottiglie l’anno. La collezione può essere usata sia negli ambienti interni sia in quelli esterni e comprende un tappeto, un runner, una tovaglietta e un cuscino. Quattro prodotti dal design classico, che trovano ispirazione nell’universo marittimo. (fermliving.com)


Re.Bean, Kristen Wang

Re.Bean, il progetto vincitore del Salone Satellite Award 2019, è un materiale realizzato riciclando i sacchetti di caffè in grani e i rifiuti macinati del caffè. L’idea è quella di offrire una soluzione progettuale innovativa per recuperare uno dei principali rifiuti organici al mondo. Il risultato è un prodotto riciclabile e biodegradabile, riutilizzabile ed ecologico. Tutti i rifiuti sono, infatti, raccolti e lavorati localmente. Re.Bean può essere impiegato per complementi d’arredo, gioielli e sculture. (www.kristenwangdesign.com)


Ecobirdy

Ne abbiamo già parlato tante volte, ma Ecobirdy non può proprio mancare in un focus dedicato al riciclo. Si tratta di un brand belga che produce arredi per bambini, creati con la plastica recuperata dai vecchi giocattoli. Uno dei progetti di design circolare più interessanti degli ultimi anni. (www.ecobirdy.com)


Molten Table, Dirk Van Der Kooij

Il designer olandese Dirk Vander Kooij è conosciuto proprio per i suoi progetti con la plastica riciclata. Fra le sue opere più note Molten Table, per cui Dirk ha sviluppato un processo di fusione lenta con il quale trasforma sedie, vasi e mobili di plastica, recuperati dalla discarica, in tavoli multicolor belli e indistruttibili. (www.dirkvanderkooij.com)


GUARDA ANCHE IL NOSTRO REPORT SUL LONDON DESIGN FESTIVAL 2018

Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

2 Comments

  1. Pingback: "Riutilizzare" o "riciclare" in modo creativo - NewOldy

  2. Oggi Humart si occupa del sostegno degli artisti e degli artigiani nella vendita online delle loro opere circolari, portavoce di un mondo che deve essere in salute e di sostegno nella sfera sociale.

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