Un oggetto che ha rivoluzionato il modo di telefonare. Il nostro ricordo del telefono Grillo, il progetto firmato da Marco Zanuso e Richard Sapper.

“Il telefono in palma di mano. Simpatico, comodo, il più piccolo del mondo. Di linea così moderna… un tocco di stile in ogni ambiente. È fatto per la spina del vostro angolo preferito”.

Le parole sono quelle di una inserzione pubblicitaria degli anni ’60. Il telefono simpatico e comodo è Grillo, l’apparecchio a conchiglia disegnato da Marco Zanuso e Richard Sapper nel 1965. Un oggetto “simpatico” già nel nome, in quel richiamo alla sua caratteristica suoneria simile al ronzio di un grillo. Ma soprattutto un progetto che ha rivoluzionato radicalmente il modo di telefonare.
Composto da due parti pieghevoli, Grillo eliminava la distinzione tra base e cornetta che aveva caratterizzato i telefoni fissi fino a quel momento. Il risultato era un oggetto ultracompatto, leggero ed essenziale. Un telefono che poteva stare tutto in una mano, lasciando totale libertà di movimento all’utente. Un antesignano dei cellulari pieghevoli della metà degli anni ’90.

Un telefono in armonia con la casa

Il telefono Grillo viene progettato per inserirsi armonicamente in ogni ambiente della casa. Come già avevano fatto con la mitica Radio Cubo di Brionvega, Marco Zanuso e Richard Sapper creano un oggetto tecnologico che rivela la sua funzione solo una volta aperto. Un telefono da esporre e non da nascondere. Una piccola scultura di plastica colorata con cui decorare la casa.

“Una casa è ben arredata quando tutti i particolari entrano nell’insieme, armonicamente. Basta un nulla a rompere l’armonia: basta un telefono. Ma oggi si può avere un telefono diverso per ogni ambiente: diverso di forma, diverso di colore”. Recita appunto un’altra pubblicità del telefono Grillo.

Tutte le funzioni racchiuse in un corpo unico

Come dicevamo, il telefono Grillo integra tutte le funzioni in un’unica struttura. È questa la sua grande novità. Chiusi nel loro guscio, il disco combinatore, il microfono e l’altoparlante apparivano solo quando il telefono era in uso. Mentre il ricevitore si attivava grazie all’apertura a scatto che collegava le due parti pieghevoli.
A completare il telefono, una lunga corda che usciva da un’estremità per agevolare la trasportabilità dell’apparecchio e una presa in plastica dello stesso colore del ricevitore.

Per la sua grande carica innovativa, il telefono Grillo di Marzo Zanuso e Richard Sapper ha vinto il Compasso d’Oro nel 1967. A convincere la giuria “la riduzione dello spazio, ottenuta senza sacrificare la funzionalità dell’oggetto” e la modernità del telefono “dimostrata dall’immediato successo di pubblico dovuto anche al fattore psicologico di intimità che consentiva all’utente”.

Prodotto: telefono Grillo.

Designer: Marco Zanuso e Richard Sapper.

Anno: 1965

Azienda: Siemens

Ci piace perché ha anticipato di 30 anni il concetto di telefono pieghevole. Quando si dice saper guardare avanti.

Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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