Un omaggio alle città italiane del Grand Tour. Ecco la prima collezione di BELVEDERE, il nuovo progetto che unisce design e fotografia.

Un lungo viaggio formativo alla scoperta delle più importanti città d’arte europee. Era questo in sintesi il Grand Tour, il viaggio che intraprendevano i giovani dell’aristocrazia europea tra il 700 e l’800. Un tour di cui l’Italia, con la sua incredibile storia e ricchezza culturale, era una tappa imperdibile.

Oggi a distanza di due secoli da quei viaggi che hanno visto protagonisti anche grandi scrittori e artisti come Goethe, Stendhal e Lord Byron, la magia del Grand Tour torna a rivivere grazie agli arredi di BELVEDERE, un nuovo progetto presentato a EDIT Napoli 2021.

Nato dall’incontro tra il designer Luca De Bona e il fotografo Massimiliano Tuveri, BELVEDERE si propone di aggiornare la tradizione delle scuole di arti applicate sorte tra il tardo 800 e gli inizi del 900. Le grandi scuole europee che concepivano l’arredamento come un’opera arte. Da qui l’idea di unire design e fotografia e di integrare anche altre forme espressive.

Il progetto BELVEDERE vede, infatti, la collaborazione del visual design studio VZNstudio, composto da Sonia Mion e Nicola Iannibello, e dello studio di PR e design consultancy Dorothy, fondato da Elisa Bortesi ed Elisa Galli. Una filiera del design indipendente che propone una progettualità dal carattere eterogeneo e collettivo.

Un omaggio alle principali città italiane

La prima collezione di BELVEDERE è composta da una serie di arredi monocromatici con incise sulla superficie le vedute delle principali città italiane del Grand Tour: Venezia, Milano, Firenze, Roma e Napoli. Ognuna interpretata con uno sguardo attuale che affianca ai monumenti iconici elementi inaspettati. Se infatti il pittore settecentesco inseriva nelle sue vedute dettagli ispirati alla classicità o al naturalismo, il fotografo contemporaneo aggiunge persone, veicoli, architetture moderne o futuribili.

Come si compone la collezione

La collezione di BELVEDERE comprende un cabinet, un separé, una consolle con funzione di toeletta, un mobile bar e una madia.

Ciascuno dei mobili ha la forma di un parallelepipedo con angoli smussati ed è realizzato in legno massello di abete verniciato e scanalato a mano. Le foto sono impresse sulla superficie del legno come un tatuaggio, mediante un processo di cromopigmentazione sull’essenza lignea durante la fase di stagionatura ed essicazione.

Ogni arredo-città della collezione è identificato con un colore: Milano-rosa, Venezia-verde, Firenze-grigio, Roma-giallo, Napoli-azzurro. Tonalità che rappresentano lo sguardo del vedutista o il colore associato ai ricordi degli ideatori del progetto.

La collaborazione con Lanificio Leo e Piatto unico

Non solo mobili. La collezione di BELVEDERE è arricchita da oggetti e complementi, nati dalla collaborazione con Lanificio Leo e Piatto Unico.

Nel progetto di Lanificio Leo le città sono state raccontate sotto forma di arazzi-plaid che possono decorare le pareti oppure essere indossati. Piatto Unico trasferisce invece la veduta della città nella dimensione del piatto, concepito non solo come oggetto di uso quotidiano ma anche come ornamento.

Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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