Il Futuro dell’auto tra design, tecnologie e mobilità sostenibile.
Incontro con Walter De Silva sul futuro della mobilità.

ADI Lombardia, in collaborazione con l’associazione culturale La Semina di Lecco, ha promosso lo scorso 27 ottobre il convegno on line “Il Futuro dell’auto tra: design, tecnologie e mobilità sostenibile”, con la partecipazione del celebre designer Walter De Silva, ex capo Centro Stile del gruppo Audi Volkswagen.

Nuovi scenari di mobilità

Una rivoluzione è in corso: la digitalizzazione dei nostri modelli di vita, che porta ad affidare sempre maggiori compiti all’intelligenza artificiale e alle nuove reti.
Tra le molteplici applicazioni, le nuove soluzioni di trasporto pubblico e privato che produrranno scenari molto diversi dalle tradizionali modalità. Assistenza alla guida, trazione elettrica, gestione dei flussi…

I veicoli interconnessi a sistemi di Navigation system, potranno avvalersi di una gestione in assenza di traffico, code, semafori, incidenti, guide pericolose, ecc. Una gestione calibrata per ogni tipo di contesto che, come quello urbano, pone varie problematiche di compatibilità. Come l’eccesso di emissioni, il rapporto tra varie tipologie di mezzi, l’ accesso ai centri storici, il nodo dei parcheggi.

Il futuro delle auto

Questioni come il parcheggio, il lavaggio e la manutenzione meccanica, oppure, tipiche pratiche quotidiane come portare e riprendere i figli a scuola, saranno svolti in autonomia dal veicolo connesso alle nuove reti e comandato a voce da uno smartphone.

Non appare impossibile anche farsi venire a prendere in stazione o in aeroporto, da veicoli che a fine giornata potrebbero parcheggiarsi in silos ad alta densità liberando gli spazi urbani, dato che oggi in media le auto private passano la maggior parte del tempo in strada e nei box.

Cambieranno anche le infrastrutture

Anche le infrastrutture e i mezzi pubblici saranno soggetti ad evolversi in forme del tutto inaspettate. In alcune aree delle città il trasporto pubblico potrebbe anche essere individuale, per mezzo di “seggiovie orizzontali” da due o tre posti in modalità “slow motion”, a portata di telefono, senza fermate intermedie o affollamento.

In tale scenario ricco di implicazioni ambientali e sociali, il ruolo del design sarà centrale, come ha ribadito da Walter De Silva nel suo intervento. Convinto che non sarà il digitale a salvare il mondo, il designer non ha mancato di ridefinire i contorni e le basi della disciplina rispetto a logiche superate soprattutto nel settore auto. Marketing e veicoli non sempre razionali, repentina sostituzione dei modelli, dubbi sulla reale sostenibilità dell’auto elettrica.

I prodotti devono esser fatti per durare anche 100 anni

Secondo De Silva, i prodotti quando sono ben concepiti e disegnati possono e devono avere una lunga vita – 100 anni diceva Magistretti – diventando non solo icone riconoscibili nel mondo, ma anche elementi di stabilità sociale e culturale, concretamente sostenibili in ambito ambientale.

Walter De Silva prosegue il suo intervento affermando che il Design italiano, fondato da Ponti e Castiglioni, è innanzi tutto basato su filosofia, etica e cultura, oltre che votato alla ricerca di una particolare bellezza artistica di cui siamo storici fautori e fruitori.
Pertanto, conclude, dovremmo implementare e distinguere un nostro modo di fare design e prodotti “creati e disegnati in Italia”.

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