Forme semplici e texture ricche. Sono questi i tratti distintivi dei tavolini Obon firmati da Simone Bonanni per Moooi.

“L’idea iniziale non è stata quella di progettare un set di tre tavolini per il soggiorno. Quella è stata più una conseguenza. Originariamente l’obiettivo che mi ero prefissato era quello di condire il raffinato mondo di Moooi con un nuovo tocco di artigianalità. Un prodotto che apparisse come fatto a mano e che risultasse bello senza trucco.”

Così Simone Bonanni racconta i tavolini Obon, la collezione che il designer friulano ha firmato per Moooi. Un set di tre tavolini semplici nella forma, ma ricchi nel materiale, caratterizzati da contorni morbidi e rassicuranti.

L’obiettivo di Bonanni era, dunque, innanzitutto quello di creare qualcosa che sembrasse realizzato a mano. L’idea dei tavolini è arrivata dopo solo perché rappresentavano il prodotto che avrebbe potuto offrirgli maggiori possibilità per sperimentare in fase di progettazione.

A partire da un segno grafico pulito ma irregolare, frutto di una graduale semplificazione delle forme, i tavolini Obon hanno preso vita. “Ho immaginato i tavolini Obon a metà tra ironia e rigore, i due aspetti che accomunano più di tutti il mio modo di vedere la professione del designer e la filosofia estetica dell’azienda”, spiega Bonanni.

Perché la terracotta? È un materiale capace di donare un aspetto naturale a un interno.

L’utilizzo della terracotta è stato naturale. È infatti un materiale che esprime molto bene quella sensazione di fatto a mano ricercata dal designer. Un materiale dalla storia millenaria capace di donare a qualsiasi interno un’atmosfera “gentilmente imperfetta”.
Una volta scelto il materiale, sono stati passati in rassegna diversi campioni per poter ottenere la finitura giusta. Dopo aver testato più di venti finiture, vetrificate per il top, naturali per il bordo e la base, Bonanni ha sperimentato, insieme a un esperto ceramista del Veneto, un nuovo processo di anticatura della superficie. Di cosa si stratta? Hanno inserito nell’impasto chamotte (argilla cotta e macinata) più o meno spesse per creare un prodotto in cui passato e presente fossero mescolati alla perfezione.

“La ricerca della finitura e lo sviluppo tecnico di volumi così grandi in un materiale così mutevole e difficile da governare ha rappresentato una vera e propria sfida in termini di produzione seriale”, racconta ancora Bonanni. Una sfida complessa che, però, è stata vinta alla grande.

A proposito di Simone Bonanni

Simone Bonanni nasce a Pordenone nel 1989. Ha studiato Industrial Design presso l’Istituto Europeo di Design di Milano, dove si è diplomato con lode nel 2011. Nel 2012 lascia Milano alla volta di Amsterdam per entrare a far parte del team di Marcel Wanders, lavorando come product designer e project leader per 3 anni.
Rientrato a Milano nel 2015, fonda Simone Bonanni Design Studio.
Oggi disegna per brand italiani e internazionali, dedicandosi sia al design del prodotto sia allo sviluppo di edizioni limitate, e insegna presso lo IED, l’Istituto Europeo di Design.

Altri progetti di Moooi? Guardate qui!

Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

Write A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.