Lampade in vetro di design? Da Venezia alla Repubblica Ceca, dalla Finlandia al Canada, ecco i progetti che ci hanno fatto sognare.

Le lampade in vetro sono un grande classico che nel tempo ha saputo rinnovarsi, senza tradire la sua storia. Dotate di un fascino unico grazie alla magia che si crea con i molteplici riflessi del vetro, queste lampade nel corso degli anni sono state terreno di sperimentazione per tanti progettisti. Se la tecnica di lavorazione del vetro affonda le sue radici nel passato, il design e la tecnologia hanno, infatti, permesso di rivedere il vetro in una chiave contemporanea.

Dall’Italia alla Repubblica Ceca, dalla Finlandia al Canada, non si contano le lampade in vetro di design che sono state presentate in occasione delle ultime fiere. Un mix di proposte molto vario per stile e tipologia, accomunato, però, dalla stessa cura artigianale e soprattutto dalla stessa voglia di farci sognare.

Ecco la nostra selezione.

Lampade in vetro di design

Sleeve, design John Pawson per Wonderglass

Sleeve è la prima collezione firmata dal designer britannico John Pawson per Wonderglass, l’azienda inglese che ha fatto del vetro la sua missione. Si tratta di una linea di lampade in vetro di Murano dal design essenziale, progettata per il restauro della Chiesa di St. John a Hackney, Londra.

La collezione comprende due sospensioni – Horizon Light e Pendant Tube – formate da due cilindri in vetro sovrapposti, con il cilindro esterno che si allarga fino a formare un disco sul bordo inferiore. La lampada proietta la luce verso il basso, ma il corpo trasparente si illumina per tutta la sua lunghezza.

Rita e Greta, design Roberta Vitadello e Stefano Traverso per Italamp

Rita e Greta. Sono le due grandi dive del cinema Rita Hayworth e Greta Garbo ad aver ispirato le lampade disegnate da Roberta Vitadello e Stefano Traverso per Italamp. Due lampade-gioiello di grande eleganza, proprio come le due attrici a cui rendono omaggio.

Rita ha uno sviluppo orizzontale e si compone di elementi in vetro soffiato di Murano intervallati da due “cipolle” in cristallo, attraversate da una barra luminosa. Greta ha, invece, uno sviluppo verticale e lungo la barra in cui è inserita la sorgente luminosa ci sono elementi in cristallo con diverse texture e colori.

Belle anche da spente, le due lampade danno il meglio di sé, una volta accese, grazie al gioco di trasparenze e lavorazioni del vetro.

Sino, design Filippo Mambretti per Prandina

La lampada SINO di Filippo Mambretti per Prandina si ispira alla forma della abat-jour tradizionale.
Ha un paralume in vetro soffiato trasparente o satinato. La sorgente luminosa a LED (dimmerabile e disponibile in 2 temperature di colore) è inglobata nel tubolare metallico che ne disegna la struttura. 
Sino è proposta in tre finiture: bianco opaco, cromo nero e oro. Esiste la versione da tavolo e quella a parete.

Il Silenzio, design Ilkka Suppanen per Saas Instruments

È il silenzio della luce ad aver ispirato Il Silenzio, la poetica lampada che Ilkka Suppanen ha progettato per il brand finlandese Saas Instruments. Una scultura luminosa essenziale ed elegante, dove la purezza di forme del design scandinavo incontra la sapienza artigianale dei vetrai veneziani. A caratterizzare la superficie interna del vetro è, infatti, la tradizionale finitura a specchio realizzata a mano a Murano. La fonte luminosa è, invece, composta da un LED, che diffonde una luce delicata e orientata verso il basso.

Puppet Ring, design Romani Saccani Architetti per Vistosi

Puppet Ring è un lampadario componibile a sviluppo orizzontale creato da Romani Saccani Architetti per Vistosi. Cuore del progetto sono i tre anelli con diametro crescente, su cui vanno ad appoggiarsi le sfere in vetro di tre dimensioni differenti. Gli anelli, che possono essere accostati con sequenze diverse, danno vita a svariate composizioni. Il risultato è una galassia di sfere leggera e raffinata.

Puro Eclectic, design Lucie Koldova per Brokis

Puro Eclectic è l’ultima arrivata della famiglia di lampade in vetro soffiato Puro di Brokis. In questo caso i tubi in vetro vanno a creare una sospensione modulare, che può essere composta in vario modo, in base a come vengono modificate l’altezza e l’angolazione degli elementi. Il risultato è una sospensione semplice ma di grande carattere.

Puro Eclectic ha vinto l’Archiproducts Design Awards 2019 nella categoria Lighting.

73, design Omer Arbel per Bocci

73. Sono i numeri a dare il nome alle lampade di Bocci, il brand canadese fondato dal designer israeliano Omer Arbel. La 73 è una delle lampade più conosciute di Bocci, ed è realizzata soffiando il vetro liquido all’interno di un vaso in fibra ceramica resistente alle alte temperature. Un processo che permette di creare sulla superficie del vetro un effetto simile a quello della trama di un tessuto. In occasione di Euroluce 2019, Arbel ha presentato la 73v, un’evoluzione della tecnica adottata per la serie 73.

Pearl Drop, design Studio Tjep per PRECIOSA Lighting

Una lampada classica nel suo richiamo alle perle e moderna nella semplicità della forma. Parliamo di Pearl Drop, il progetto luminoso firmato PRECIOSA Lighting ispirato al dipinto del XV secolo “La donna che legge una lettera” di Gerard ter Borch. Qui, però, le perle sono costituite da sfere di cristallo intervallate con sfere in metallo più piccole, che possono essere combinate in vario modo. Tante configurazioni quante sono le composizioni che si possono creare con un filo di perle.

Foto di copertina: Saas Instruments.

Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

1 Comment

  1. sara mazza Reply

    bellissimo questo articolo. sono un’appassionata di lampade e quelle in vetro sono perfette per lo stile odierno che tende ad essere molto minimalista e moderno.

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