Ecco le più recenti lampade ispirate a fiori, piante e farfalle. Per vivere la magia della natura a casa, tutto l’anno.

Fiori, foglie, farfalle. Oggi il mondo dell’illuminazione sembra guardare sempre più alla natura. Una tendenza non certo nuova, considerando che fra i suoi illustri predecessori ci sono le iconiche lampade Tiffany, le sculture luminose in vetro con decori vegetali e floreali, nate a New York alla fine dell’Ottocento. Non nuova, dicevamo, ma in questo momento particolarmente viva.

Dai gigli luminosi di Cristina Celestino ai petali mossi dal vento di Marcel Wanders, dal tripudio di farfalle di Ingo Maurer alle foglie di banano progettate dallo studio newyorkese Pelle, sono davvero tante le lampade ispirate alla natura presentate da grandi aziende e piccoli brand.

Ecco la nostra selezione.


LAMPADE ISPIRATE ALLA NATURA: TUTTI I PROGETTI PIÙ RECENTI


FANDANGO, KENNETHCOBONPUE

Sembra un grande fiore bianco che pende dal soffitto la poetica lampada del brand filippino KENNETHCOBONPUE. Una cascata di morbidi petali, realizzati in tessuto di cotone, modellati per filtrare e dar vita alla luce. Più intensa o più delicata, a seconda del numero di petali che la schermano. (www.kennethcobonpue.com)


La Festa delle Farfalle, Ingo Maurer

Il nome non lascia spazio ai dubbi: sono le farfalle le protagoniste di questa sospensione di Ingo Maurer. 34 farfalle, realizzate in cartoncino tagliato a laser, posate su esili rami. Alla base, una libellula rossa appoggiata su un piatto di porcellana con 3 lampadine non alimentate, che si illuminano per trasparenza grazie ai LED integrati nel piatto. (www.ingo-maurer.com)


COURO, Let’s Pause

Foglie di palma trasformate in lampade. Parliamo di COURO, la collezione progettata da Ceci Ferrero per il brand catalano Let’s Pause.
I modelli sono 2: una lampada basica costituita da un’unica foglia di palma arrotolata su se stessa e una versione con 8 foglie, composte in modo da creare la forma di un nido.
Gli elementi distintivi del diffusore sono il raffinato color cacao e la texture naturale piacevole al tatto. (letspause.es/en)


Lotus, Mason Editions

Lotus, la lampada da tavolo firmata da Serena Confalonieri per Mason Editions, rimanda al fiore di loto. Un fiore che per molte culture asiatiche è simbolo di eleganza, purezza e grazia.
Lotus si compone di uno stelo in metallo o ottone smaltato e tre petali costituiti da tre elementi in vetro soffiato separati. La lampada è disponibile in diverse finiture e colori. (www.mason-editions.com)


Lilli, Kundalini

Un giglio martagone. È questo fiore pieno e rotondo, simile a un turbante, che ha ispirato Lilli, la lampada disegnata da Cristina Celestino per Kundalini.
Proposta nella sola versione a sospensione, Lilli è composta da un diffusore in vetro opale incamiciato e soffiato e da una struttura in ottone satinato. Materiali preziosi che donano alla lampada un carattere di raffinata eleganza. (www.kundalini.it)


Nightbloom, Lladró

Nightbloom, la serie di lampade creata da Marcel Wanders per Lladrósi ispira ai petali dei fiori mossi dal vento. Una danza lieve riprodotta con l’utilizzo della porcellana bianca, che è stata lavorata artigianalmente, rendendo ogni prodotto unico.
La collezione comprende sospensioni, lampade da terra, da tavolo e da parete, tutte contraddistinte da un disegno a rilievo tridimensionale. (www.lladro.com)


Lafleur, Slamp

Lafleur è una lampada da tavolo a batteria ricaricabile, che prende vita scaldando il Lentiflex, a temperatura controllata, e modellandolo a mano fino a creare la corolla di un fiore.
La base è magnetica ed è accompagnata da un disco in metallo che può essere nascosto sotto la tovaglia, quando la lampada è a tavola, o fissato a parete se si vuole usare Lafleur come applique. (www.slamp.com)

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Butterfly, Doppia Firma

Butterfly è la lampada da tavolo firmata a 4 mani dalla designer Mathilde Bretillot e dall’artista del vetro Antoine Leperlier per Doppia Firma (il progetto promosso da Living Corriere e dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte). Una scultura luminosa, blu come il cielo, che gioca sul contrasto fra giorno e notte e su quello fra la fragilità del vetro e la solidità della struttura in ottone che lo supporta. (www.doppiafirma.com)


Adonis, Barovier&Toso

Una rivisitazione eclettica del classico chandelier in vetro veneziano. Parliamo di Adonis, il progetto di Marcel Wanders per Barovier&Toso.
La forma si ispira al fiore olandese per antonomasia: il tulipano. La struttura è impreziosita da fiori e foglie, secondo la tradizione veneziana, affiancati da farfalle e piccoli boccioli di tulipano. Un insieme che rimanda all’età d’oro olandese e alle sue rappresentazioni botaniche, che avevano come oggetto fiori e insetti. (www.barovier.com)


Inez, Rosie Li

Inez è la linea di lampade della designer americana Rosie Li. La collezione prende ispirazione dalle foreste dello Yucatán, richiamando l’architettura naturale e le pieghe strutturali delle foglie delle palme.
Inez comprende sospensioni, lampade da terra e da parete e si compone di tre materiali: rame, ottone e alabastro. Il rame è usato per le foglie ed è piegato a mano. L’ottone è utilizzato per lo stelo e i bracci delle lampade. L’alabastro costituisce la base della piantana e fa da contrappeso alle due foglie di rame della sospensione. (www.rosieli.com)


Nana Lure, Pelle Design

Una riproduzione fedele delle foglie di banano che dà vita a una sorta di giardino tropicale. Possiamo riassumere così Nana, la lampada della collezione Lure di Pelle.
Disponibile nella versione da terra e a sospensione, la lampada è composta da un diffusore a forma di foglia di banano, realizzato in fibra di cotone modellata e dipinta a mano, e da una struttura in metallo a cui si aggiunge nella versione sospesa una cinghia di pelle che sostiene la sorgente luminosa. (pelledesigns.com)

 

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Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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