Ecco i progetti dei giovani designer di Belgium is Design che avremmo visto al Salone Satellite 2020.

In oltre 20 anni ha lanciato tanti giovani talenti del design internazionale. È una tappa obbligata per talent scout e imprenditori visionari. È una delle cose del Salone del Mobile che ci è mancata di più. Parliamo del Salone Satellite, lo spazio dedicato ai designer under 35 creato da Marva Griffin.

Già, ci è mancato tanto. Per questo vi racconteremo alcuni dei progetti che avremmo visto al Salone Satellite 2020, se non fosse arrivata l’emergenza Covid-19 a bloccare tutto.

Oggi sono protagonisti i progetti dei giovani talenti di Belgium is Design, il marchio creato dalle istituzioni impegnate nella promozione del design belga, come Wallonie-Bruxelles Design Mode, Flanders DC e MAD-Home of Creators. Un mix di proposte fra ricerca, sostenibilità e multifunzionalità.

Ecco i nostri preferiti.

Alice Emery

Una scrivania sospesa e uno sgabello portatile. Sono Orion e Polo Di Alice Emery.

La scrivania Orion ha una forma avvolgente pensata per farci immergere nello spazio di lavoro. Una dimensione intima rafforzata ulteriormente dalle venature dell’ebano Macassar e dai punti luce in fibra ottica.

Polo è un sedile portatile, dicevamo. Si piega e si apre con facilità, in base alle esigenze del momento. E può essere trasportato in modo agevole, come un ombrello. Lo sgabello è realizzato in cuoio e faggio. Il primo scelto perché impermeabile e morbido, il secondo per l’elevata resistenza.

Alexander Marinus

Mostrare i vantaggi della fibra di juta grezza. Questo l’obiettivo di Hey Jute di Alexander Marinus. La juta è un materiale ecologico, le cui qualità naturali sono distrutte dal trattamento industriale e chimico. Di solito impiegata per scopi pratici, non è sfruttata come meriterebbe. Un potenziale che il progetto di Marinus prova, invece, a far emergere.

Hey Jute comprende una serie di sgabelli imbottiti e un tappeto non tessuto, che incorporano il feltro di juta. Il designer ha sviluppato un processo di lavorazione proprio, che permette di conservare la robustezza e la lunghezza dei fili (pensate che i fili di juta sono lunghi dai due ai cinque metri!).

Chanel Kapitanj

Multifunzionalità. È questa la parola d’ordine del design contemporaneo. Un’esigenza perfettamente espressa da Purity, il divano progettato da Chanel Kapitanj. Purity è un divano dalle forme pure, appunto. La scocca è morbida e accogliente. La struttura può fungere da seduta o tavolino da caffè. Il divano è disponibile nella versione da uno o due posti.

Studio Biskt

Si chiama Tulumba il vaso in terracotta disegnato da Studio Biskt. Una rilettura inedita di un oggetto di uso quotidiano, che colpisce soprattutto per la sua forma. Grazie a un nastro elastico, possono essere combinati diversi vasi a stelo. Non solo. Le linee affusolate, sovrapposte liberamente le une alle altre, creano una serie di variabili infinite. Il risultato? Un vaso scultoreo e dall’aspetto mutevole.

Gilles Werbrouck Studio

Memories on videotape. Questo il nome della serie di lampade progettata da Gilles Werbrouck Studio. Un nome poetico per una lampada che evoca ricordi lontani nel tempo. Il cuore del progetto è nel diffusore. Una banda magnetica simile ai centrini della nonna, che proietta un’ombra circolare dal sapore poetico. La base è invece in legno bruciato, e lo stelo in metallo piegato a 90°. La lampada è realizzata interamente a mano.

Daan De Wit Design Studio

Ecoresponsabile. Possiamo riassumere così Stratum, la collezione di vasi e tavolini firmata da Daan De Wit. Per ridurre il più possibile gli scarti, il progetto si basa su una tecnica che permette di creare oggetti con la minore quantità possibile di materiale. I pannelli sono tagliati in strati concentrici e assemblati a mano, ottenendo oggetti dalla forma concava, conica e organica. Sempre in un’ottica di sostenibilità, la produzione è su piccola scala o su richiesta.

I progetti di Belgium is Design verranno presentati dal 15 giugno sulla piattaforma di Fuorisalone.it. Lo spazio digitale creato per dare una voce alle aziende e ai designer che avrebbero partecipato alla Milano Design Week 2020.

Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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