Un divano pratico, trasformabile e libero. Ecco Strips, il progetto di Cini Boeri che ha portato il sacco a pelo in salotto.

“Cosa vuoi che ti dica, questi strepitosi Strips, disegnati nel ’72, quando speravamo di smitizzare i divani, i letti, le poltrone, simboli del design-ricchezza, con questi fagotti morbidi sui quali arrangiarsi, nei quali infilarsi, lavabili, disfabili, rifacibili, snodati, proposti e sostenuti dall’Arflex, devo ammettere con grande fede e buona volontà… hanno avuto, con il passare degli anni, un successo incredibile.”

Così la grande designer e architetto Cini Boeri racconta Strips, il sistema componibile di divani e letti da lei ideato per Arflex nel 1972. Un progetto che ha rivoluzionato il mondo dell’arredo per la sua trasformabilità e praticità, introducendo un’idea di casa più libera e informale. Una casa veramente a misura di chi la abita, in cui l’esigenza di creare spazi flessibili diventa una priorità.

Com’è composto il sistema Strips di Cini Boeri

Strips nasce con l’obiettivo di creare un divano di semplice produzione e vendita. L’idea di Cini Boeri è quella di usare una struttura schiumata, con un rivestimento morbido che si potesse cambiare con la stessa facilità di un vestito. “Ho cosi creato un divertente gioco che riprende un vestito, utilizzando una struttura schiumata, e cercando di riportare la morbidezza della piuma dei vecchi cuscini nel rivestimento. Un vestito toglibile, lavabile e cambiabile”, racconta appunto Cini Boeri.

Il risultato è un rivestimento simile a una trapunta che si può togliere facilmente con una zip per lavarlo o cambiarlo. E che nella versione divano-letto nasconde materasso e lenzuola, come un pratico sacco a pelo.
L’imbottitura è invece in poliuretano espanso indeformabile a varietà differenziate con fodera in fibra. E la struttura è in metallo e multistrato di pioppo.

L’ispirazione

Un sacco a pelo in salotto, dicevamo. Un sacco a pelo che trova, però, ispirazione nel mondo dell’arte. La trapuntatura del rivestimento di Strips nasce, infatti, dalle opere impacchettate di Christo, che proprio agli inizi degli anni 70 aveva impacchettato la statua equestre di Re Vittorio Emanuele II, in piazza Duomo, e il monumento a Leonardo Da Vinci, in Piazza della Scala, a Milano.
Per testare il progetto, Cini Boeri usa infatti una vecchia trapunta, impacchettandola con delle corde, che nella versione finale corrispondono alle cuciture dei riquadri del rivestimento.

Il Compasso d’Oro

Premiato con il Compasso d’Oro nel 1979, Strips è oggi ospitato in alcuni dei più importanti musei del mondo: dalla Triennale di Milano al MoMA di New York.

Oggi il sistema Strips di Cini Boeri comprende una serie completa di imbottiti: divani a due e più posti, divani letto e vari elementi componibili, proposti in diverse misure. Infinite configurazioni per una casa da vivere con la massima libertà.

Prodotto: Strips

Designer: Cini Boeri

Anno: 1972

Azienda: Arflex

Ci piace perché è un divano bello da vivere, oltre che da guardare.

 

Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

1 Comment

  1. benedetto recchioni Reply

    Che dire tra la fonte e l’approdo, due capolavori.

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