Le più belle poltrone Bergère della storia del design.

La poltrona Bergère è la regina tra le poltrone. È la più imponente, la più bella, la più comoda… la più desiderata. La Bergère è il sogno di tutti coloro che amano godersi, nel massimo relax, i piccoli (o grandi, a seconda del punto di vista…) piaceri della vita quotidiana. Leggere, chiacchierare, godersi una tazza di caffè al pomeriggio oppure sorseggiare il liquore preferito dopo cena. O anche solo scaldarsi davanti al fuoco del camino con il gatto sulle ginocchia… Qualunque sia il vostro modo per oziare, la Bergère sarà la vostra compagna preferita!

L’evoluzione della Bergère

Da quando è stata ideata, nelle corti francesi del 700, la Bergère non ha mai smesso di essere la poltrona più bella e importante in assoluto. Fin dal suo debutto il successo è stato talmente grande da farle superare indenne ogni periodo storico. Dallo stile Luigi XV  al Neoclassicismo; dal Biedermeier tedesco allo stile Liberty; dal Déco al modernismo… Da 300 anni la poltrona Bergère viene interpretata e adattata al gusto delle varie epoche, senza perdere le sue caratteristiche essenziali. Un morbido cuscino su cui sedersi, due braccioli importanti, uno schienale alto e accogliente e un comodo poggiatesta (magari con le cosiddette “orecchie“) per godersi al meglio i momenti di massimo relax. Spesso le bergère sono anche dotate di un pouf poggiapiedi coordinato.


I grandi maestri del design interpretano la Bergère

La Bergère è la regina tra le poltrone, dicevamo… E, forse proprio per questo, è uno dei progetti preferiti dai grandi maestri del design internazionale. Si può dire che non ci sia un architetto o un designer di ieri o di oggi che non l’abbia reinterpretata. Riprogettandone le forme, adattandola ai gusti e allo stile delle case contemporanee o, al contrario, creando proposte innovative, quasi provocatorie, con uno sguardo decisamente proiettato nel futuro.

A partire dagli estrosi coniugi statunitensi Ray e Charles Eames fino a Hans Wegner e Arne Jacobsen, probabilmente i più grandi designer scandinavi. Dai nostri Vico Magistretti ai fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni, da Gio Ponti a Franco Albini, da Carlo MollinoJoe Colombo

Qualcuno ha provato a eliminare le “orecchie” per creare una linea più essenziale; qualcun altro gliele ha ingrandite, fino a farle crescere a dismisura. Ma, con le orecchie o senza le orecchie, la Cergère resta la poltrona n. 1 per il relax!

Ma vediamo, in rigoroso ordine cronologico, quali sono le 12 poltrone Bergère più belle e più famose del ‘900. Un excursus di circa oltre 60 anni; dalla prima Poltrona Frau del 1919 al modello Lousiana di Vico Magistretti del 1993 per De Padova. I 60 anni che hanno fatto grande il design!


Le 12 più iconiche Bergère della storia del design (1919 – 1993)


Bergère 128, Renzo Frau, 1919 – Poltrona Frau

Iniziamo la nostra rassegna con la Bergère per antonomasia. Quella che tutti abbiamo in mente e che da oltre 100 anni rappresenta la più classica delle poltrone. Parliamo del modello 128 di Poltrona Frau, oggi rinominata “1919” per celebrare l’anno del suo debutto. Pare che la Bergère 1919 sia stata progettata da Renzo Frau su misura per Filiberto Ludovico di Savoia, duca di Pistoia. Fatto sta che questo divenne fin da subito uno dei primi e maggiori successi di Poltrona Frau.

Rispetto alle classiche Bergère dell’epoca, la “1919” aggiunge la caratteristica lavorazione capitonné dello schienale e un piccolo vassoio in legno montato su un bracciolo. Pare che questo accessorio fosse destinato a sorreggere il portacenere del duca, grande fumatore di sigari. La poltrona “1919” viene prodotta in serie numerata con materiali pregiati e una lavorazione artigianale di altissima qualità. (www.poltronafrau.com)


Heritage FH419, Frits Henningsen, 1930 – Carl Hansen & Søn 

La celebre poltrona Heritage FH419 di Frits Henningsen rappresenta una delle prime interpretazioni in chiave contemporanea della classica Bergère. Il suo stile, ancora classico ma già così moderno per il suo tempo, riesce a cogliere la vera essenza della Bergère. La poltrona Heritage FH419 è caratterizzata da una bellezza sobria, elegante e senza tempo. Il suo alto schienale, quasi sproporzionato rispetto all’esilità dei braccioli e delle gambe in legno, accoglie e protegge l’utente invitandolo a sprofondarsi in un relax senza compromessi.

La poltrona, prodotta ancora oggi da Carl Hansen & Søn, è un capolavoro di maestria artigianale ed è curata fin nei minimi dettagli. Per aumentare il comfort, è disponibile con il poggiapiedi coordinato FH420. (www.carlhansen.com)


Ardea, Carlo Mollino – Zanotta – 1944

Questa bellissima poltrona Bergère è un omaggio di Zanotta a Carlo Mollino. L’eclettico architetto e designer torinese l’aveva disegnata nel 1944 per una villa privata. La casa a Torino di Ada e Cesare Minola immortalata nell’immagine qui sotto con le poltrone originali.

Il progetto è stato ripreso da Zanotta con attenzione filologica, ed è stato rieditato. La poltrona Ardea si caratterizza per la sinuosità delle forme. Un omaggio alla figura femminile, da parte di un loro grande ammiratore, Carlo Mollino appunto, che le amava e le ha ritratte nelle sue celebri polaroid. La base è in legno verniciato nero. La struttura è in acciaio con un sistema di molleggio a nastrature elastiche. Il rivestimento è in tessuto. (www.zanotta.it)


The Papa Bear Chair (PP19), Hans Wegner – PP Møbler – 1951

The Papa Bear Chair (modello PP19) è uno dei capolavori del grandissimo designer Hans Wegner, uno dei padri del design scandinavo. Disegnata nel 1951 per PP Møbler, questa Bergère ha una forma decisamente insolita. Uno schienale molto grande e avvolgente e due braccioli sospesi, quasi due zampe di animale. L’idea di Wegner, infatti, era quella di essere abbracciati dalle zampe di un grosso orso. Da qui il curioso nome. Un progetto molto bello e ironico, ma estremamente complesso da realizzare. Basti ricordare che gli artigiani danesi di PP Møbler impiegano ben due settimane per costruire, rigorosamente a mano e con i più alti standard di qualità, ogni singola poltrona.

La Bergère PP19 di Hans Wegner ha una linea fortemente sagomata, data dalla solida struttura in legno rivestito con quattro strati: fibra di cotone, fibra di palma, fibra di lino e crine di cavallo.


Tre Pezzi, Franco Albini – Cassina – 1952

Tre Pezzi è un progetto innovativo di Bergère disegnato nel 1952 da Franco Albini e Franca Helg, sua assidua collaboratrice. Si tratta di una azzardata rilettura moderna della classica Bergère. I designer la smembrano e la riprogettano dividendola appunto in 3 pezzi essenziali: una profonda seduta, l’anello poggiareni e il poggiatesta a mezzaluna. La linea della Bergère Tre Pezzi, prodotta da Cassina, è basata su tre elementi geometrici ben disegnati e ben accostati tra loro. Le forme imbottite sono ampie e avvolgenti, così da offrire la sensazione di massimo comfort. La struttura, in tubolare metallico, ha una curvatura del bracciolo che riprende quella dei corrimani per la Metropolitana di Milano, anche questi progettati da Albini e Helg. (cassina.com)


Lounge Chair, Ray and Charles Eames – Vitra – 1956

La celeberrima Lounge Chair disegnata da Ray e Charles Eames nel 1956 è probabilmente la poltrona più bella e iconica della storia del design. Un progetto talmente perfetto da risultare attualissimo ancora oggi, dopo ben 65 anni. “Perché non realizziamo una versione aggiornata della vecchia sedia da club inglese?” disse un giorno Charles Eames alla moglie Ray. La sua idea era quella di una poltrona ampia, comoda e ben proporzionata, che combinasse il massimo comfort con materiali e artigianato di altissimo livello. Il risultato è una poltrona più leggera, più elegante, più moderna (e anche più comoda) della tradizionale Bergère che arredava i club americani, convenzionalmente pesante.

La Lounge Chair di Ray e Charles Eames è prodotta oggi da Vitra con le stesse tecniche ed è disponibile in due dimensioni. La poltrona dalle dimensioni originali e un modello più grande. La scocca in legno curvato è in 5 finiture: dal palissandro venato (quella originale) al ciliegio americano, a due varietà di noce (scuro o bianco). Può essere anche tinto di nero. Il rivestimento è in pelle. Le gambe sono in metallo cromato, satinato o nero.


D156.3, Gio Ponti – Molteni – 1956

Disegnata da Gio Ponti nel 1956, la Bergère D156.3 è prodotta da Molteni, come diverse altre sedute del grande maestro milanese. Questa Bergère, le cui linee ci paiono ancora abbastanza classiche, rappresenta un vero azzardo per il suo tempo. La poltrona si spoglia quasi completamente fino a mettere a nudo la struttura in legno e addirittura le cinghie che sostengono lo schienale. La  Bergère D156.3 di Gio Ponti è disponibile nella versione in noce canaletto nero o in massello di acero verniciato di nero. Le cinghie elastiche possono essere nere o verde militare. (www.molteni.it)


Egg Chair, Arne Jacobsen, 1958 – Fritz Hansen

La Egg Chair disegnata da Arne Jacobsen è una delle più celebri icone del design nordico. Fu progettata nel 1958 per la hall del SAS Royal Hotel di Copenaghen, per il quale il grande designer danese progettò tutti gli arredi. Il suo nome, Egg (uovo) nasce dalla sua forma, resa possibile grazie a una tecnica innovativa di Jacobsen che progettò un guscio interno in schiuma resistente, poi imbottito e rivestito. La poltrona Egg è disponibile in una vasta gamma di rivestimenti in tessuto e pelle, sempre combinati con una base a stella in alluminio. (fritzhansen.com)


Sanluca, f.lli Castiglioni – Cassina – 1959

Sanluca è la Bergère disegnata nel 1959 da Achille e Pier Giacomo Castiglioni. La sua storia è stata piuttosto travagliata. Dapprima fu prodotta da Gavina, poi da Knoll, poi da Bernini e, infine, dal 1994 a oggi, da Poltrona Frau. La poltrona Sanlorenzo è una delle più grandi icone del design di tutti i tempi. La doppia curvatura dello schienale, esile e dal tratto “grafico”, la rende unica e assolutamente riconoscibile.

L’idea innovativa dei fratelli Castiglioni era proprio quella di svuotare l’imbottitura tradizionale per arrivare alle curvature “strettamente necessarie” al miglior sostegno. Il pouf Luca fu disegnato da Achille Castiglioni solo nel 1991. Il rivestimento della poltrona Sanluca può essere nella tradizionale pelle Frau in tutte le finiture, anche in versione bicolore, oppure  in tessuto. (www.poltronafrau.com)


Ox Chair, Hans Wegner – Erik Jørgensen – 1960

Ox Chair è sicuramente l’opera più audace e scultorea di Hans Wegner. Una poltrona Bergère che dimostra l’approccio innovativo e decisamente creativo del designer danese.

Progettata nel 1960, non fu mai messa in produzione a causa della enorme complessità di realizzazione, soprattutto per quanto riguarda la tappezzeria. Fu lanciata sul mercato solo nel 1989, quando Wegener contattò l’azienda Erik Jørgensen. Nello stesso anno, la Ox Chair fu presentata al Salone del Mobile di Milano dove ebbe un immediato successo.

Una esile base in metallo curvato sorregge la struttura imponente della Bergère, che si caratterizza per le sue orecchie enormi, quasi “sproporzionate”. Un dettaglio strano che, pensando alla data di progettazione, ne fa un oggetto innovativo e proiettato nel futuro. (erik-joergensen.com)


Elda, Joe Colombo, 1963 – Longhi

Disegnata dal grande maestro Joe Colombo (che l’ha dedicata a sua moglie di cui ha preso il nome) Elda è una poltrona dalle linee futuristiche. Progettata nel 1963 per l’azienda Confort, è entrata in produzione solo due anni dopo, nel 1965. Oggi la produce Longhi.

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La struttura in fiberglass, a forma di corolla, è girevole a 360°. Al suo interno, un morbido rivestimento foderato in pelle di vari colori oppure in tessuto. La scocca può essere bianca, nera o in tre finiture metallizzate: grigio, blu o bronzo. (www.longhi.it)


Louisiana, Vico Magistretti, 1993 – De Padova

La bergère Louisiana, disegnata da Vico Magistretti nel 1993 per De Padova, nasce dall’idea di una sella da cavallo. La sua scocca in cuoio impunturato a mano è un vero capolavoro di artigianalità. I suoi fianchi dalle curve arrotondate danno alla poltrona Louisiana una linea slanciata ed estremamente elegante.La scocca è in cuoio nero o naturale.

I piedi in tubo metallico verniciato terminano con pratiche rotelle. Il rivestimento può essere in pelle o in tessuto. Ovviamente, la poltrona ha il suo pouf coordinato per abbandonarsi al relax più assoluto. Un vero capolavoro di design e cura del dettaglio. (www.depadova.com)

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Sono architetto, giornalista e blogger. Sono consulente strategico di design management e di comunicazione del design. Aiuto i business innovativi a crescere e a raggiungere i propri obiettivi nel modo più rapido, economico, efficace. Scopri di più sul mio sito ww.massimorosati.it Se pensi che posso essere d'aiuto anche a te, contattami qui: [email protected]

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