Una famiglia di mobili contenitori che ripensa il concetto di cerniera delle ante. Ecco il nuovo progetto firmato da Alessandro Stabile per Magis.

“I dettagli non sono dettagli. Sono l’essenza del design”, diceva Charles Eames. Una frase a cui viene inevitabile pensare per descrivere Tacito, la nuova madia di Magis firmata da Alessandro Stabile. Una collezione di cinque mobili contenitori, in cui è proprio un dettaglio – la cerniera che consente di aprire le ante – a costituire il centro del progetto.  

“Osservando i mobili contenitori, comunemente chiamati anche madie, il mio occhio non faceva che cadere sulle cerniere che internamente permettevano l’apertura delle ante: meccanismi di metallo standard che toglievano ogni raffinatezza al prodotto”, spiega Alessandro Stabile. Da qui prende forma l’idea di cercare un’alternativa a quel meccanismo di metallo. Un’idea che si è concretizzata dopo quattro anni di prototipi, un brevetto d’invenzione, tre stampi a iniezione, una matrice di estrusione, uno stampo di curvatura, quattro stampi di termoformatura e due stampi fustella per il taglio a freddo. Numeri che raccontano un lungo percorso di ricerca e sperimentazione che ha portato alla nascita di un “Better Normal”, come lo ha definito il fondatore di Magis Eugenio Perazza, che nella sua semplicità formale racchiude una vera innovazione.

Comfort acustico e una presa più agevole

Cuore di Tacito sono le ante. Realizzate in poliestere riciclato pressato con la stessa tecnologia impiegata per i pannelli fonoassorbenti, le ante sono integralmente rivestite in tessuto, fronte e retro, durante il medesimo processo industriale. Il tessuto diventa così un elemento estetico e tecnico allo stesso tempo, offrendo comfort acustico e trasformandosi in cerniera di raccordo. La cerniera è infatti collocata al centro del mobile, mentre magneti nascosti nel profilo del volume e nell’anta assicurano la perfetta chiusura dello spazio contenitivo. La maniglia incornicia invece tutta l’anta e si inserisce nel profilo smussato della madia, rendendo più agevole la presa da qualsiasi punto e altezza. Quando si dice buon design.

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Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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