Dalla collaborazione tra Egoundesign e 3D4Mec nasce Voronoi, un sistema scultoreo di piccoli contenitori realizzato con la prima stampante 3D per ottone.
Un sistema di sei piccoli contenitori sfaccettati, assemblabili in verticale tramite magneti interni, che prende ispirazione dall’arte zen dello stone balancing. Parliamo di Voronoi, il progetto firmato da Egoundesign, studio di progettazione e azienda produttrice con base a Bologna. Un set di accessori dall’anima meditativa, in cui viene sperimentata per la prima volta la stampa dell’ottone in 3D. Una interpretazione inedita di un materiale di tradizione artigianale resa possibile dalla collaborazione tra Egoundesign e 3D4Mec, prima azienda al mondo ad aver sviluppato stampanti industriali 3D per ottone. Il nome Voronoi e la forma dei contenitori derivano infatti dallo studio della struttura microscopica della lega dell’ottone, composta da rame e zinco, e dalla loro disposizione atomica secondo il diagramma Voronoi, una particolare tassellatura di uno spazio metrico ricorrente in natura.
Un mix di leggerezza e resistenza
Il materiale che compone Voronoi viene lavorato con la tecnologia L-PBF (laser powder bed fusion), stampando tridimensionalmente i pezzi tramite fusione e solidificazione via laser della polvere di ottone. Un processo che permette di plasmare forme dettagliate e inaspettatamente leggere, mantenendo intatta la resistenza del prodotto. Inoltre, grazie al “recupero automatico” brevettato da 3D4Mec, la materia prima viene usata al 98% eliminando quasi del tutto gli scarti.
Voronoi aggiunge, dunque, un ulteriore capitolo alla sperimentazione di Egoundesign sulla stampa tridimensionale avviata nel 2021 con la collezione CENTO3, ultimo progetto di Achille Castiglioni e Gianfranco Cavaglià, prodotto in collaborazione con la Fondazione Achille Castiglioni.
Salone Satellite Award
Grazie al suo carattere innovativo, la nuova collezione Voronoi si è aggiudicata il terzo posto del SaloneSatellite Award, il riconoscimento che, nell’ambito del Salone del Mobile di Milano, premia i più meritevoli tra i partecipanti alla manifestazione dedicata ai progettisti emergenti. In particolare, a colpire la giuria è stato «lo sforzo di una ricerca che porta a una nuova modalità di produzione e di applicazione della stampa 3D».
