Sign SystemDal 18 ottobre, presso la mostra An Unstoppable Force, il Museo Cobra accoglierà Sign System, un gioco interattivo che riscopre la tattilità e la fantasia.
Firmato dallo studio Smarin, Sign System sarà protagonista della mostra. Si tratta di un dispositivo multiplayer capace di stimolare la fantasia giocando letteralmente con le mani, alla scoperta dell’uniformità tra le culture.
Proprio come quando si era piccoli e non esistevano tutti gli schermi di ora, quando la fantasia di ogni bambino e adulto veniva stimolata da tutto ciò che li circondava.Sign System

In cosa consiste in gioco interattivo Sign System

Sign System è un insieme di elementi in legno, di diverse forme e dimensioni.
Dal piccolo al più grande, dagli elementi semicircolari, dischi, punti, segni lineari o a forma di cornetto.
Sette forme diverse che hanno caratterizzato la nascita della calligrafia e dell’immagine figurativa. Un gioco che traduce in piccoli elementi la realtà e la comunicazione.Sign System
Ciò che viene richiesto è l’espressione visiva e mentale, che viene manifestata nella creazione di parole o frasi complete semplicemente giocando con le proprie mani.

Il significato poetico

La mostra An Unstoppable Force è tutta basata sulla ricerca della manualità e della fantasia, dove Sign System unisce linguaggi, culture e pensieri.Sign System
Sign System diventa sinonimo di creatività, espressione e convivialità, nato con l’obiettivo di stimolare la manualità spesso persa, alla scoperta dei segni e dei modi di espressione che accomunano il mondo intero.

Non esistono barriere, nè reali nè mentali: esiste solo la capacità dell’uomo di saper formulare significati e segni comunicativi.
Il progetto nasce per pensare e interpretare, in maniera lenta ma cosciente. Forme di legno che diventano un modo per fermare il tempo e riscoprire dell’essenza dell’essere umano non più “diviso”.Sign System

www.smarin.net

Author

Chiara Gattuso vive a Milano, ma porta nel suo cuore il calore della sua Palermo. Specializzata in Storia dell’Arte e laureata in Disegno Industriale a Palermo e in Design del Prodotto per l’innovazione al Politecnico di Milano, si occupa soprattutto di giovani designer.

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