Al  Vitra Design Museum di Weil am Rhein, fino al 16 settembre 2012, si potrà ammirare “Gerrit Rietveld – la rivoluzione dello spazio”, un’interessante mostra dedicata all’architetto-designer olandese. Un evento particolarmente interessante dato che sono rare le possibilità di ammirare oggi i suoi lavori.

L’olandese Gerrit Rietveld (1888–1964) è stato uno dei designer e architetti di maggior spicco del 20° secolo. La sua opera è associata soprattutto ai suoi due progetti più noti, che sono diventati icone del design moderno: Red-Blue Chair (1918/1923) e Rietveld Schröder House (1924). Ma la mostra mette in evidenza come l’opera di Rietveld offra certamente molto di più.

Falegname di formazione, Gerrit Rietveld aderì fino agli anni ‘30 al movimento De Stijl con Theo van Doesburg e Piet Mondrian, trasformando oggetti ed edifici in composizioni astratte, fatte di linee e superfici, prevalentemente nere, bianche, grigie o in colori primari come il giallo, il rosso e il blu.

In seguito sperimentò materiali innovativi, fra i quali l’alluminio e il multistrato (la leggendaria sedia Zigzag è del 1932 circa). Dopo il 1945, Rietveld fu attivo soprattutto come architetto e si dedicò alla progettazione di edifici prestigiosi come il padiglione olandese alla Biennale di Venezia.

Il Vitra Design Museum dedica a Rietveld una grande retrospettiva con circa 320 oggetti, tra cui mobili, modelli, quadri, fotografie, film e un centinaio di disegni e progetti originali, e include inoltre opere altrettanto significative di contemporanei come Theo van Doesburg, Bart van der Leck, Le Corbusier e Marcel Breuer, mettendo in luce e contestualizzando l’autore anche attraverso lo scambio con altre correnti del Modernismo.

www.design-museum.de

 

 

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