Un materiale per l’architettura flessibile, versatile e sostenibile. Ecco i-Mesh, il tessuto tecnico made in Italy che veste la promenade di Expo Dubai 2020.

Leggero, flessibile, resistente, sostenibile, personalizzabile. Sono questi gli aggettivi che descrivono i-Mesh, l’innovativo tessuto tecnico sviluppato dall’omonima azienda di Numana delle Marche. Un materiale performante ma anche bello da vedere che permette di immaginare un nuovo paradigma di architettura. Una architettura “morbida” caratterizzata da spazi più versatili, sostenibili e accoglienti, in cui l’uomo e l’ambiente sono al centro.

i-Mesh nasce dalla trentennale esperienza di Alberto Fiorenzi, fondatore dell’azienda, nel mondo dell’aerospaziale e del nautico. Settori in cui le elevate prestazioni dei materiali sono un requisito fondamentale. Lanciato nel 2012 in occasione di Made Expo, i-Mesh attira la curiosità di importanti studi di architettura e di grandi brand del design, attratti dall’estrema flessibilità del materiale.

Leggero come il tessuto ma resistente come l’acciaio, i-Mesh può essere infatti applicato in diversi ambiti, sia indoor che outdoor: dalle coperture solari alle pareti divisorie permeabili, dalle tende high-tech alle coperture parietali morbide, fino agli oggetti o arredi di design.

Un materiale pensato in un’ottica di circolarità

Flessibile, resistente, bello ma anche sostenibile. i-Mesh è infatti prodotto in pannelli su misura realizzati con un sistema innovativo a basso consumo energetico che permette di azzerare gli scarti, ed è completamente riciclabile. Mentre la sua leggerezza e flessibilità garantiscono un packaging dalle dimensioni compatte, abbattendo i costi di spedizione.
Inoltre, i pannelli i-Mesh possono essere smontati e immagazzinati con grande facilità e, grazie alla loro naturale resistenza meccanica, possono essere riutilizzati infinite volte in modi diversi.

i-Mesh a Expo Dubai 2020

Le caratteristiche estremamente performanti di i-Mesh lo hanno portato fino a Expo Dubai 2020, dove è stato scelto per le coperture dei camminamenti progettate dallo studio tedesco Werner Sobek.

La leggerezza e trasparenza di i-Mesh hanno dato vita a una poetica nuvola sospesa tra terra e cielo, che protegge dal caldo durante il giorno senza impedire la visione del paesaggio circostante. La permeabilità dei pannelli garantisce, infatti, la ventilazione naturale, mentre le proprietà tecniche delle fibre assicurano comfort termico.

Con i-Mesh sono stati creati 2,7 chilometri di coperture retrattili per un totale di 52.500 mq, senza travi di sostegno trasversali. Il che significa 30 chilometri di alluminio estruso risparmiati e 31 tonnellate di CO2 che non saranno rilasciate nell’ambiente.

Non solo. Come dicevamo, i-Mesh è un materiale riutilizzabile. Dunque, alla fine dell’Expo una parte del tessuto usato per le coperture resterà sul luogo come installazione permanente. Altre parti potranno invece essere riutilizzate altrove, secondo una logica “zero sprechi”.

Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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