Forme morbide, materiali sostenibili, personalizzazione. Tra riedizioni e novità assolute, ecco i divani di design 2020.


“È bello un divano, diventa uno di noi, diventa un parente, un amico che sta da te, sta molto bene, e non se ne vuole più andare”. Prendiamo in prestito queste parole di Antonio Marras per introdurre il nostro nuovo approfondimento. Il tema? I divani di design, ovviamente. O meglio, le novità presentate dalle aziende di arredamento nel 2020.

I divani 2020 (con qualche illustre eccezione) sono caratterizzati da forme morbide e accoglienti, abbracciano la sostenibilità e offrono infinite possibilità di personalizzazione.

Ecco la nostra selezione.


I DIVANI DI DESIGN 2020


Oltremare, Saba Italia

Ci ha regalato la citazione di apertura, quindi non possiamo che aprire la nostra rassegna sui divani di design 2020 con Oltremare, il sofà disegnato da Antonio Marras per Saba Italia. Un divano dalle forme sinuose che prende ispirazione dalla storia dell’eclettico stilista e designer sardo. Da un lato, Oltremare richiama un vecchio divano di famiglia, a lungo desiderato da Marras. Dall’altro, le sue curve asimmetriche ricordano i promontori della Sardegna. Il risultato è un sistema di sedute che racchiude fra le sue curve un animo classico e contemporaneo allo stesso tempo(sabaitalia.it)


Camaleonda, B&B Italia

Un grande classico del design reinterpretato in chiave sostenibile. Parliamo di Camaleonda, il divano progettato da Mario Bellini per B&B Italia nel 1970. L’imbottitura in poliuretano che forma il caratteristico motivo capitonné e la modularità pressoché infinita sono le stesse del progetto originario. Grazie a tiranti e anelli, i moduli del sofà si possono infatti ricomporre all’infinito, come fossero i pezzi di un enorme pixel.

A cambiare è il cuore del divano. Il nuovo Camaleonda si compone, infatti, di strati costituiti da materiali riciclati o riciclabili, facilmente disassemblabili. Il rivestimento removibile è in dacron, un tessuto sintetico interamente riciclabile ottenuto da PET riciclato. (www.bebitalia.com)


Dove, Zanotta

Dove riposare, dove stare con tutta la famiglia, dove ricevere gli amici. Il divano è un posto dove si possono fare tante cose. Da qui deriva il nome del nuovo divano disegnato da Ludovica+Roberto Palomba per Zanotta. Un sofà dal design essenziale che punta tutto sul comfort. La seduta è con morbidi cuscini realizzati in tre diversi strati di materiale – poliuretano espanso, memoryfoam e dacron – per favorire la migliore conformazione ergonomica. L’inclinazione del bracciolo è progettata per accogliere e sostenere il collo e la schiena, quando ci si sdraia sul divano.

Dove fa parte della collezione “Back to emotions”, presentata in anteprima durante il Fuorisalone Digital. (www.zanotta.it)


Horizontal Sofa, DePadova

Si chiama Horizontal Sofa il nuovo divano di DePadova progettato da Time & Style. Un sistema di sedute dalle forme squadrate, completamente realizzato in Italia.
Horizontal Sofa comprende elementi imbottiti a due, tre posti e angolari, una chaise longue, un pouf, un contenitore in legno e un tavolino con il piano in marmo. Una collezione completa che interpreta il living rispettando equilibri e proporzioni. (www.depadova.it)


Taba, Moroso

Poetico, multifunzionale, ergonomico. Ecco riassunto in breve Taba, il nuovo divano progettato da Alfredo Häberli per Moroso. Un divano dalle linee organiche che prende ispirazione da un vecchio gioco rurale argentino legato all’infanzia del designer: la taba, appunto. Il risultato? Un sofà dal carattere emozionale. Ma anche un progetto multifunzionale, come dicevamo. L’alternanza fra parti piane e curve racchiude, infatti, una molteplicità di funzioni che rispondono a varie attività. La collezione Taba comprende anche poltrone e pouf. (moroso.it)


Sengu, Cassina

Fra richiami al mondo orientale e sostenibilità. Parliamo di Sengu, il nuovo divano di Cassina progettato da Patricia Urquiola. La struttura è composta da un telaio in acciaio cinghiato, rifinito con due travi di legno. Un design che rimanda al Giappone. La seduta è caratterizzata da una morbida piega degli schienali e dei braccioli, un dettaglio presente anche sui cuscini dello schienale che aumenta l’ergonomia del divano. L’imbottitura dei cuscini è costituita da una fibra riciclata al 100% ottenuta da PET recuperato in gran parte dagli oceani. (cassina.com)


Sumo, Living Divani

Un divano lenticolare. È Sumo, il nuovo sistema di imbottiti progettato da Piero Lissoni per Living Divani. La forma essenziale del telaio, concavo e rialzato su piedini metallici, contrasta con la parte imbottita, ampia e accogliente. Un gioco di contrapposizioni che si risolve in un insieme proporzionato e armonico. Nel segno di quella pura eleganza che contraddistingue tutti i progetti di Living Divani. (livingdivani.it)


Venise, LEMA

Versatilità. È questa la parola chiave di Venise, il divano disegnato da Gabriele e Oscar Buratti per LEMA. Un progetto dalle infinite possibilità che interpreta al meglio le esigenze di personalizzazione dell’interior design contemporaneo. Venise si basa su due profondità di seduta (mm. 1000 e 1360) e due tipologie di bracciolo, uno alto più stretto e uno basso più largo. Caratteristiche tecniche che raccontano modi più o meno formali di vivere il divano. Il numero diversificato di elementi – centrali, terminali, raccordi angolari e moduli terminali con originali forme a trapezio, curvilinei e a goccia – rende estremamente flessibili le possibilità compositive. (www.lemamobili.com)


Litos, Cappellini

Schienali bassi, forme rotonde e irregolari che ricordano le scogliere del Salento. È la natura la grande protagonista di Litos, il sistema di imbottiti firmato da Sebastian Herkner per Cappellini. Composto da elementi modulari e free-standing disponibili senza braccioli o con bracciolo singolo, Litos offre diverse possibilità di composizione. I rivestimenti sono sfoderabili, i cuscini sono liberi e si possono riposizionare in modo semplice per assicurare il massimo comfort. Litos è adatto sia per gli ambienti domestici che per gli spazi legati al mondo dell’ospitalità. (www.cappellini.com)


Torii, Minotti

Torii. Prende il nome dal portale d’accesso ai santuari shintoisti giapponesi la collezione di sedute e tavolini disegnata da Nendo per Minotti. Un richiamo che si può leggere nella struttura in metallo delle gambe di sedute e tavolini. I divani Torii sono disponibili con schienale alto o basso e forma lineare e stondata in corrispondenza dei braccioli, e sono inclinati con una combinazione di due diverse profondità. Lo schienale è percorso da trapuntature a doghe verticali e da un piping lungo il perimetro dell’imbottitura, che mostra il carattere sartoriale della lavorazione. (www.minotti.com)


Sideways sofa, Carl Hansen & Søn

Un divano asimmetrico che invita alla conversazione. Ecco Sideways, il sofà disegnato da Rikke Frost per Carl Hansen & Søn. “Sulla maggior parte dei divani, ci si siede dritti e si deve girare la testa di lato per parlare, anziché sedere uno di fronte all’altro”, racconta Rikke Frost. “Volevo creare un divano dove ci si siede lateralmente, per incoraggiare una conversazione più naturale”.

Sideways è composto da una struttura in legno di quercia o noce, rivestimento in tessuto e parte posteriore in carta di corda intrecciata. Quando il design contemporaneo incontra la maestria dell’artigianato nordico. (www.carlhansen.com)


Jannis, Gebrüder Thonet Vienna

Un divano che mostra il suo carattere nei dettagli. JANNIS è il nuovo sofà di Gebrüder Thonet Vienna progettato da Dainelli Studio. A comporre il divano una struttura in legno, leggera alla vista ma solida, un cuscino unico di seduta e due cuscini per lo schienale. Il tratto distintivo sono i terminali in metallo, con finitura in ottone dei piedi. La gamba anteriore sale a incorniciare il bracciolo, chiudendosi in un puntale sempre in finitura ottone. L’inconfondibile firma di Gebrüder Thonet Vienna è evidente nella struttura e nelle gambe collegate da archetti in faggio curvato a vapore. (www.gebruederthonetvienna.com)


LEO, Adrenalina

Colore e geometria. Ecco raccontato in breve LEO, la nuova collezione di imbottiti di Adrenalina progettata dalla giovane designer di San Pietroburgo Daria Zinovatnaya. Con LEO Adrenalina apre un nuovo capitolo, proponendosi con un approccio al design decisamente più asciutto ed essenziale rispetto a quello delle collezioni precedenti. Il cuore del progetto è nel contrasto fra la struttura in tubolare metallico e i volumi imbottiti in pelle. Un contrasto sottolineato anche cromaticamente. (adrenalina.it)


Casework, ERIK JØRGENSEN

Porta la firma del prestigioso studio norvegese Snøhetta Casework, il nuovo divano di Erik Jørgensen. Le sue parole chiave sono: sostenibilità, minimalismo e personalizzazione. Il divano è costituito da una struttura in legno dalle linee pulite e da soffici e generosi cuscini. I materiali impiegati sono sostenibili. La struttura può essere prefabbricata per ridurre i tempi di produzione, i pannelli personalizzati hanno un sistema di montaggio molto semplice che può essere completato su richiesta in azienda. Le gambe regolabili permettono al divano di adattarsi anche a pavimenti non livellati. La pulizia formale e le ampie possibilità di personalizzazione rendono Casework molto versatile. (erik-joergensen.com)


Platter, Marioni

Platter. Vassoio. È questo il nome della nuova collezione di imbottiti di Marioni. I vari elementi del divano si posano infatti su un piano in legno sollevato da terra, come fossero appoggiati su un vassoio. Platter si ispira ai primi anni del ‘900, mescolando citazioni Art Déco con rimandi all’architettura brutalista. La collezione comprende anche cabinet e credenze di varie dimensioni e altezze. (www.marioni.it)


Elissa, Gallotti & Radice

Elissa, il divano progettato da Dainelli Studio per Gallotti & Radice, interpreta l’imbottito con linee nette e decise. Lo schienale e i braccioli sono formati da un unico perimetro a ‘U’, interrotto da cuciture verticali riprese nella seduta. Vero protagonista del sofà è il bracciolo, che deve la sua forma all’architettura esterna della casa di Giovanni Boccaccio, nei pressi di Firenze. La fascia che definisce il perimetro del divano può essere in ottone satinato o bronzo patinato. (www.gallottiradice.it)


Clara, Modus

Punta tutto sulla circolarità Clara, la collezione di poltrone e divani che la designer americana Terri Pecora ha disegnato per Modus. Clara è composta da una struttura in tubolare d’acciaio e quattro cuscini separati (seduta, schienale e braccioli). L’utilizzo di elementi separati rende molto semplice sostituire le parti danneggiate, rendendo il ciclo di vita più lungo. La struttura in acciaio è disponibile in cinque colori, abbinabili al rivestimento. Clara comprende due poltrone di diverse dimensioni e un divano due posti. (www.modusfurniture.co.uk)


In Situ, Muuto

Coniugare la semplicità del design scandinavo con l’imponenza dei divani italiani tradizionali. Da quest’idea nasce In Situ, il divano modulare che Anderssen & Voll hanno progettato per il brand danese Muuto. Il nome fa riferimento alle sculture site-specific. Come una scultura site-specific, In Situ permette di creare una configurazione cucita sull’ambiente in cui va a inserirsi, sia esso un’abitazione privata, un albergo o uno spazio di lavoro. (muuto.com)


Flaneur, GUBI

Flaneur è il nuovo divano disegnato dal duo italo-danese GamFratesi per GUBI. Una reinterpretazione contemporanea del divano roll-arm, un classico inglese dell’800 conosciuto per il suo profilo sinuoso, la seduta profonda e i braccioli bassi simili a un rotolo. Il modello originario è semplificato nelle linee, sposando la pulizia formale tipica del design scandinavo. Ed è ripensato in chiave modulare. Il risultato è un divano allo stesso tempo contemporaneo e classico, raffinato e confortevole. (www.gubi.com)


Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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