Il brand siciliano Orografie ha svelato la sua prima collezione, in occasione del Fuorisalone 2021. Progetti ibridi pensati per i nuovi riti dell’abitare.

Progettare “una funzione” e non “per una funzione”. È da questo assunto che nasce Orografie, il nuovo brand di design creato da Giorgia Bartolini, con l’art direction di Vincenzo Castellana. L’obiettivo: riportare in vita l’insegnamento che ci hanno lasciato i grandi maestri del design. La regola d’oro secondo cui per progettare una forma nuova bisogna partire sempre dalla funzione.

In occasione della Milano Design Week 2021, Orografie ha svelato la sua prima collezione nella splendida cornice di Palazzo Litta: 15 progetti firmati da 15 designer, tra cui nomi affermati come Martinelli Venezia Studio, Elena Salmistraro, Francesco Faccin e Lanzavecchia+Wai.
Tutti i designer coinvolti hanno progettato una funzione che non esisteva. Il risultato sono arredi in dialogo tra analogico e digitale, immaginati per ambienti ibridi. Il tutto realizzato con lavorazioni artigianali radicate nel territorio in cui nasce il brand: la Sicilia.

Ecco una selezione dei progetti.

T1 e T2, Martinelli Venezia Studio

Gli stampi in legno per fonderia. È stato questo il punto di partenza del progetto di Martinelli Venezia Studio. Un’ispirazione che è stata scomposta e ordinata. Il risultato sono T1 e T2, due “normografi dello spazio domestico”, come li chiamano i due designer. Due arredi anfibi dove le funzioni si alterano per crearne di nuove.
T1 e T2 sono prodotti in pasta di legno rivestita da una lacca dall’effetto metallizzato. Una lavorazione realizzata in collaborazione con una piccola realtà artigianale del territorio siciliano.
I due tavolini/contenitore possono vivere sia insieme che in modo autonomo.

Efesto, Elena Salmistraro

Un progetto focalizzato sul racconto più che sulle funzioni. Elena Salmistraro rende omaggio a Catania, raccontando uno dei suoi simboli: l’Etna. Il vulcano dove nel mito alloggia la fucina di Efesto.
Efesto è un coffee table per le diverse zone del living, realizzato da artigiani di Modica specializzati nella curvatura a freddo di composti lignei. I componenti che costituiscono la sua articolata forma sono associati alle diverse funzioni.

Segni, Lanzavecchia+Wai

Sedute e panche per nuove posture. Possiamo riassumere così Segni, il progetto firmato da Lanzavecchia+Wai. Segni si propone infatti di liberare l’utilizzatore da spazi e posture predeterminate, sostenendo nuove necessità ergonomiche di lavoro, studio, relax, attività fisica e svago. Da qui nascono cinque tratti nello spazio che suggeriscono gesti e posizioni senza imporle.
Tutte le sedute di Segni sono composte da una base in castagno da cui partono cilindri dello stesso legno. A questi elementi si aggancia la plancia, con imbottito a schiumati differenziati.

Allodola, Francesco Faccin

Un progetto che fino a 10 anni fa non sarebbe potuto esistere. Allodola di Francesco Faccin è un supporto per lo smartphone. Un oggetto che può essere spostato e impiegato in diversi contesti d’uso: dalla lettura di una ricetta mentre cuciniamo alla visione di un film mentre siamo seduti in poltrona.
Allodola è composto da un basamento in pietra lavica dalla forma cilindrica e da un’asta in castagno dentro cui scorre un elemento circolare, dall’altezza variabile. A monte, uno specchietto a cui si può saldare il proprio smartphone con un sistema di calamite.

M’AMA, Barbi/Brunone

M’AMA Collection di Barbi/Brunone è una famiglia di prodotti a metà tra l’arredo domestico e il fitness.
La collezione è composta da un pouf e da uno specchio a parete, dietro cui si nascondono altre funzioni. ‘M’AMA Pouf’ è formato da un guscio contenitore in cui riporre la semisfera da pilates. ‘M’AMA Mirror’ è uno specchio i cui elementi circolari sono, in realtà, hula hop di varie dimensioni.
Il progetto è realizzato da fabbri, falegnami e tappezzieri del catanese.

Minuti, Livia Stacchini

Un contenitore di ricordi. Una personale stanza delle meraviglie. Un mobile scultoreo in cui riporre tutti quei piccoli oggetti senza un apparente valore che hanno, però, per noi un forte significato affettivo. Da qui nasce Minuti, la madia di Livia Stacchini. Un progetto in cui la funzione si lega innanzitutto all’emozione.
Il contenitore, realizzato da un artigiano della provincia di Enna, è composto interamente da piani di composto ligneo.

Trisola, Gaetano Di Gregorio

Gazebo, tavolo da giardino, scrivania outdoor. Trisola di Gaetano Di Gregorio accoglie diverse funzioni. Il cuore del progetto è nella tenda. Quando le tende sono aperte, il tavolo può
ospitare le sedie o diventare un piccolo gazebo da buffet. Quando il piano è piegato, si
trasforma in una scrivania che può essere schermata dalle tende per garantire privacy e proteggere dalla luce del sole.

Per scoprire tutti i progetti di Orografie, guarda il sito orografie.com.

Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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