Appendiabiti di design? Ecco la nostra selezione. Dall’iconico Hang it all degli Eames alle proposte minimali del mondo scandinavo, dal Cactus di Gufram ai richiami tribali di Elena Salmistraro.

Minimale o scenografico, piccolissimo o a misura d’uomo, da terra o da parete. Sono tante le anime dell’appendiabiti. Concepito in origine come un umile oggetto puramente funzionale, l’appendiabiti è stato infatti reinterpretato nel corso degli anni da tanti designer, arrivando spesso a vivere al di là della sua funzione e dell’ambiente per cui è tradizionalmente nato.

Già, da protagonista dell’ingresso, l’appendiabiti è diventato oggi un alleato prezioso anche in altri ambienti della casa: dalla cucina al bagno, dal living alla camera da letto. Disegnati per essere guardati e non solo per tenere in ordine, gli appendiabiti di design sono infatti pensati per dialogare in modo armonico con gli altri arredi della casa.

Alla ricerca di idee? Detto fatto. Tra icone e novità, ecco la nostra selezione.

Hang it all, Vitra

Apriamo la nostra rassegna con l’appendiabiti più iconico della storia del design: Hang it all di Charles e Ray Eames. Il celebre appendiabiti con supporto in metallo e sfere in legno prodotto oggi da Vitra.
Disegnato dagli Eames nel 1953, Hang it all è immaginato all’inizio per la camera dei bambini. Per questo i tradizionali ganci degli appendiabiti sono sostituiti da allegre sfere colorate.
Un oggetto giocoso, dunque, ma anche estremamente funzionale. Le sfere sono infatti equidistanti in modo da poter installare diversi appendiabiti l’uno accanto all’altro, moltiplicando lo spazio per appendere.
Accanto all’originaria versione multicolor, oggi Hang it all è proposto in altre varianti di colore: rosso, verde e bianco. Nato per la cameretta, oggi l’appendiabiti degli Eames è utilizzato in tutti gli ambienti della casa.

Cactus, Gufram

Una rilettura pop del classico appendiabiti da terra. Parliamo di Cactus, l’ironico appendiabiti di Gufram disegnato nel 1972 da Guido Drocco e Franco Mello. Un complemento d’arredo dalla forte presenza scenica pensato per vivere al di là della sua funzione.
Cactus è realizzato in poliuretano espanso rifinito a mano con Guflac, la speciale vernice brevettata da Gufram che pellifica il poliuretano mantenendone la morbidezza. Prodotto originariamente in verde smeraldo, ormai da diversi anni Cactus viene interpretato periodicamente in nuove versioni ispirate ai colori e allo stile del momento. Nel 2018 Cactus è stato proposto in bianco avorio (Another White) e verde (Another Green). Un omaggio, quest’ultimo, al modello originale, anche se il verde è diventato più chiaro e luminoso.

Sciangai, Zanotta

Un appendiabiti da terra divertente e salvaspazio. È Sciangai, il grande classico del design italiano firmato da De Pas, D’Urbino e Lomazzi. Un appendiabiti chiudibile e regolabile, ispirato all’omonimo gioco da tavolo cinese. O meglio, al momento che precede il lancio sul piano dei bastoncini di legno del celebre gioco.
A comporre l’appendiabiti
 Sciangai sono 8 listelli, tenuti insieme da un giunto in acciaio, che possono essere aperti o chiusi a seconda delle necessità. Un progetto straordinario nella sua semplicità, non a caso premiato con il Compasso d’Oro nel 1979.
Sciangai è proposto con struttura in frassino tinto rovere, tinto grigio, bianco, nero o bordeaux. Viene prodotto da Zanotta.

Coat Rack Bench, Gebrüder Thonet Vienna

L’iconico appendiabiti firmato da Michael Thonet nel 1849 reinterpretato con sguardo contemporaneo. Ecco Coat Rack Bench, la panca con appendiabiti integrato di Gebrüder Thonet Vienna progettata nel 2014 dalle designer svedesi Front.
Conosciuto per la sua capacità di rileggere i materiali con approccio poetico e innovativo, il duo Front ha giocato con i simboli di Thonet: il legno curvato e la paglia di Vienna. Il risultato è un complemento d’arredo di grande eleganza pensato per la zona dell’ingresso, ma adatto anche per altri ambienti.
La seduta della panca è proposta anche in versione imbottita in diversi colori.

Birds On The Wire, Magis

Essenziale, poetico, versatile. Possiamo riassumere così Birds On The Wire, il progetto di Magis firmato nel 2007 dai designer britannici Edward Barber & Jay Osgerby.
L’ispirazione del design è dichiarata nel nome: una fila di uccellini posati su un cavo della luce. Un’immagine che si traduce in un appendiabiti dal segno grafico essenziale.
Birds On The Wire è composto da una barra in profilato di alluminio anodizzato e da ganci in pressofusione di alluminio lucido o verniciato poliestere.‎ I modelli base sono con tre o cinque ganci, ma possono essere moltiplicati unendo le barre tra di loro grazie a un connettore in polipropilene. Per avere ognuno l’appendiabiti della giusta misura. 

Hercule, Massproductions

La forza di un antico eroe, i baffi del detective belga più celebre della letteratura. Parliamo di Hercule, il nuovo appendiabiti del brand scandinavo Massproductions. Già, a ispirare Hercule sono il forte e coraggioso Ercole della mitologia classica e i baffetti dell’infallibile Hercule Poirot dei romanzi di Agatha Christie.
Hercule è un appendiabiti da parete piccolo, leggero e dal design essenziale. A comporre il progetto sono un corpo in legno massello di rovere o noce e un gancio snodato in metallo pressofuso. Una combinazione di materiali nata dall’osservazione delle vecchie forme per scarpe.

Capture, &Tradition

Si chiama Capture la nuova serie di appendiabiti disegnata da Space Copenhagen per &Tradition. Una collezione dall’aspetto scultoreo che prende ispirazione dai rami che si protendono da un albero.
La particolarità di Capture sono le giocose manopole circolari all’estremità di ogni braccio, proposte in versione multicolore o nella più classica versione con pomelli in rovere. I bracci offrono diverse profondità per garantire la massima funzionalità.
La collezione Capture comprende una versione da terra e due modelli da parete.

MUNK, Gejst

Leggero, semplice, versatile. Munk di Gejst è un robusto appendiabiti da parete ispirato al manico di un ombrello. Le sue piccole dimensioni e il suo aspetto discreto lo rendono perfetto per ogni ambiente della casa. Può essere usato in corridoio per cappotti, borse e ombrelli, in cucina per strofinacci e grembiuli, in bagno per gli asciugamani o in camera da letto per giacche e vestiti.
MUNK è realizzato in massello di rovere, in finitura naturale o laccato nero. Il design è di Noergaard Kechayas.

Coil, Muuto

Si ispira a un foglio di carta arrotolato Coil, l’appendiabiti disegnato da Lars Tornoe per Muuto. Realizzato in alluminio anodizzato, l’appendiabiti è composto da una struttura orizzontale accessoriata con numerosi ganci.
Un complemento d’arredo lineare ed essenziale che può essere usato in vari ambienti grazie alla sua versatilità. I ganci possono infatti essere spostati, aggiunti o rimossi con grande facilità a seconda delle vostre esigenze.
Coil è disponibile in tre diversi colori: nero, prugna, verde scuro.

Logs, Ton

Sostenibilità. È questa la parola che descrive Logs, l’appendiabiti da parete di Ton disegnato dallo studio tedesco Büro Famos. Realizzato con scarti di legno di faggio o rovere, Logs nasce dall’idea di realizzare un prodotto semplice con un numero minimo di componenti in legno.‎ Il risultato è un appendiabiti minimal che ricorda la forma di una stella.
Ad accrescere ulteriormente la sostenibilità di Logs è il packaging. L’appendiabiti viene infatti spedito con le stesse confezioni usate per altri prodotti, che possono per di più essere restituiti nuovamente all’azienda in un continuo ciclo virtuoso.‎

Particella, Scapin

Chiudiamo la nostra rassegna sugli appendiabiti di design con Particella, l’appendiabiti da terra neo-tribale firmato da Elena Salmistraro per Scapin.
Particella, così come gli altri pezzi della collezione New Atomic Age, guarda agli anni 40 e 60. Un periodo segnato dalla guerra fredda e dalla paura per la catastrofe nucleare, ma caratterizzato anche da uno sguardo fiducioso verso il futuro. Anni in cui l’arte esorcizzava la paura dell’atomo con forme audaci e grafiche.
Il cuore di PARTICELLA è nel contrasto tra leggerezza e gravità.‎ La sua forma scultorea è infatti alleggerita da intagli in wengè, rovere e acero.

Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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