Sorge nei boschi intorno a Montreal il cottage Blue Hills House, progettato dallo studio canadese SHED Architects.

Circondato degli alberi e nascosto dalla strada, la residenza risponde perfettamente al primo requisito chiesto dai committenti: quello di avere un duplice rapporto con l’ambiente. Ben mimetizzato nel suo contesto e il più discreto possibile, a una visione dall’esterno. Completamente aperta e protesa verso il verde circostante per chi la vive all’interno. Un luogo privilegiato, insomma, che permette una convivenza armoniosa tra uomo e natura.

Le pareti esterne sono state interamente rivestite con doghe verticali in cedro orientale, che invecchieranno progressivamente nel corso degli anni emulando il colore della corteccia degli alberi circostanti. Sul tetto piano, un letto di ciottoli di fiume riprende i colori che si possono vedere nel terreno adiacente. Pertanto la struttura diventa molto difficile da distinguere dall’ambiente circostante anche quando viene osservata dall’alto della collina. Particolare attenzione è stata rivolta anche a preservare la maggior quantità di flora esistente.

Sulle facciate frontali dell’edificio sono state collocate una serie di nicchie che permettono di aprire le finestre anche in caso di pioggia, oltre ad avere funzioni di regolazione naturale della temperatura. Le nicchie infatti bloccano la luce solare diretta in estate e, al contrario, permettono l’ingresso dei raggi diretti, più bassi, durante l’inverno.

Anche il pavimento di cemento a vista funge da massa termica. Dato che resta in ombra durante l’estate, contribuisce raffreddare la casa mentre quando è esposto al sole contribuisce al riscaldamento dello spazio circostante immagazzinando l’energia solare e ridistribuendola in modo uniforme grazie a una canalizzazione idraulica affogata nel cemento.

All’interno, il living è un luminoso open space con le pareti in legno bianco organizzato a “isole”; la cucina, composta da due grandi isole, separa il salone dalla sala da pranzo. L’isola adiacente alla sala da pranzo ospita la sala pranzo, mentre l’isola adiacente al soggiorno contiene lo studio-biblioteca.

Grandi aperture, posizionate alle due estremità di ogni spazio comune, sono dotate di vetrate scorrevoli a tutt’altezza che consentono un rapporto ancora più intimo con la natura.

Spazi di servizio separano la zona centrale dalle camere per creare una zona di transizione graduale verso gli spazi privati, filtrando e assorbendo i rumori della casa.

www.lashedarchitecture.com

foto: Maxime Brouillet

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