Chi soprattutto nel periodo invernale non si dedica al piccolo piacere dello scrocchio e dello sgusciare le noci?
Ormai si tende sempre di più a comprarli senza guscio, pronte per essere mangiate o per guarnire piatti di pasta e insalate. Ma volete paragonarlo a quel breve momento in cui si applica la forza e si sente quello scricchiolio di piacere, e il fare in modo che il guscio rimanga intatto per costruire poi una barchetta?

Mangiare le noci è sempre stato un piacere per me: quasi una piccola scoperta e un gioco, una sfida personale che mi spinge a mantenere la noce all’interno intatta, così da assaporarne il gusto e la consistenza.
Aggiungo un altro ingrediente. Chi ci segue, conosce già la mia passione verso le nuove visioni del design e la riscoperta di piccoli gesti, valorizzati con prodotti che sembrano quasi estremizzarli.

La divertente struttura per sgusciare le noci

Non poteva lasciarmi indifferente il progetto di Georg Kloeck, che ha combinato il gioco dei dadi con il processo di apertura delle noci.

Non c’è bisogno di creare l’ennesimo schiaccianoci, ma basta solo renderlo un momento di divertimento.
Georg presenta una struttura a parete in legno che tramite forze precise e nette, rompe perfettamente il gusto della noce.
Questa viene messe all’interno di un cilindro, che viene appeso alla struttura e sottoposto a colpi contro la parete da un martello.

Il colpo netto e forte rompe il guscio della noce, mantenendola integra.
Un gioco di principi fisici che rende il tutto molto divertente e particolare, senza eguali.

Author

Chiara Gattuso vive a Milano, ma porta nel suo cuore il calore della sua Palermo. Specializzata in Storia dell’Arte e laureata in Disegno Industriale a Palermo e in Design del Prodotto per l’innovazione al Politecnico di Milano, si occupa soprattutto di giovani designer.

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