Intervista a Gum Design 

Design Street intervista Laura Fiaschi e Gabriele Pardi, in arte GumDesign.

DS: Domanda di rito. Quando vi siete conosciuti?

GD: Nel 1999 a Viareggio.

DS: È nata prima la vostra partnership professionale o quella personale?

GD: Ci siamo incontrati per una nostra piccola mostra di design a Viareggio dove colore e fantasia erano al centro del progetto espositivo, è stato il miglior risultato cui potevamo aspirare e subito dopo abbiamo compreso che avremmo potuto percorrere una lunga strada insieme.

DS: Come nasce un progetto all’interno di una “coppia creativa”?  Lavorate sempre insieme o vi dividete i compiti? E quali sono le vostre singole specificità?

GD: Sensibilità e percorsi formativi diversi costituiscono la colonna vertebrale del nostro incontro; condividiamo le singole potenzialità e le dirigiamo dove ognuno di noi trova miglior applicazione. Siamo diventati un’unica entità composta da numerose stratificazioni esperenziali, una somma di conoscenze che ci permettono di lavorare su più livelli: dalla grafica al design, dallo spazio aperto al chiuso fino ad arrivare ad una direzione creativa completa che permette un’applicazione strategica, grafica e di prodotto per le aziende. Un ulteriore passo – importante per il nostro percorso – è stato quello “editoriale”; il progetto culturale de La Casa di Pietra che si è trasformato in imprenditoriale e che ci ha “costretto” a veder le cose non solo dalla parte del “designer” ma anche e soprattutto dalla parte dell’imprenditore. Una vera e propria palestra progettuale che – oltre al successo ottenuto – trova sempre una sua applicazione trasversale per altre esperienze lavorative. 

In sintesi possiamo riassumere in Laura l’aspetto più puramente creativo ed irrazionale ed in Gabriele l’aspetto più organizzativo e razionale.

DS: Quali sono i maestri del design ai quali vi sentite più legati?

GD: Bruno Munari, Ettore Sottsass, Achille Castiglioni, Enzo Mari ma anche Gianni Rodari e Italo Calvino; figure molto diverse tra loro, continui frammenti per sviluppare riflessioni progettuali. 

DS: Il concetto di abitare sta diventando sempre più “fluido”, più “nomade”. Secondo voi come sarà la casa del futuro?

GD: Accoglierà emozioni, relazioni e riflessioni in “luoghi non luoghi” tra nomadi digitali e romantici analogici.

DS: E qual è il vostro personale concetto di casa? Corrisponde alla casa in cui vivete? 

GD: Percepiamo la casa come luogo del “riparo”, della calma e della socialità; dunque un luogo fisico nel quale abitare e tornare per incontrarci “di nuovo”. Ognuna costruita su misura e sulle nostre necessità ma tutte hanno seguito la nostra percezione del tempo e della quotidianità, periodo per periodo, compresa la attuale in cui viviamo.

DS: Nella vostra casa ci sono mobili di design? Ci sono oggetti disegnati da voi?

GD: Lo spazio abitativo è una sorta di “vocabolario formale e concettuale” che deve accompagnarci sempre, è una nostra necessità; non potremmo vivere in un luogo senza personalità. Gli oggetti, i mobili, gli arredi raccontano e ci raccontano. Alcuni sono disegnati da noi, altri da amici e altri ancora da chi abbiamo incontrato mediante l’empatia che l’oggetto ci ha comunicato.

DS: Quali saranno le principali tematiche che il design dovrà affrontare in futuro?

GD: Sicuramente l’aspetto ambientale e sociale, quello relazionale ma soprattutto quello “sensibile”.

DS: Che rapporto avete con i social network?

GD: Necessari per comunicare pensieri, progetti e sensazioni.

DS: Un vostro progetto al quale siete particolarmente legati?

GD: Una piccola collezione di calici da degustazione – i Calici Caratteriali – disegnata per Colle Vilca, storica azienda del “bel design italiano” che da quasi 20 anni vive nel catalogo aziendale e che ci ha regalato grandi soddisfazioni per essere entrata nelle collezioni permanenti di musei internazionali del design.

 


“Per Colle Vilca abbiamo disegnato questa collezione storica, entrata nelle collezioni permanenti di importanti musei nel mondo come il MoMa di San Francisco,
il Glass Museum di Shanghai, la Triennale di Milano, il Museo Santral di Istanbul e molte altre…”


DS: Negli ultimi anni avete legato il vostro nome al brand Antonio Lupi. Come è nata questa fortunata collaborazione?

GD: Un incontro con Andrea Lupi – che ha visto in noi un potenziale per la comunicazione aziendale – ed un’empatia rara che permette di passare dalla progettazione grafica al prodotto, dalla installazione allo spazio espositivo; Andrea è un visionario ed un sognatore ma allo stesso tempo riesce ad essere molto concreto e razionale. Ci sentiamo quotidianamente e scommette sempre su nuovi percorsi da intraprendere, è stimolante lavorare con lui. Crediamo sia importante divertirci lavorando e continuiamo a farlo dal 2020.

DS: Ci raccontate i vostri ultimi progetti?

GD: Gli ultimi 4/5 anni sono stati molto interessanti per il nostro studio, è stato il passaggio di “un’era geologica” che ha visto trasformare il nostro approccio al lavoro; abbiamo modificato le abitudini in studio gestendo a distanza persone e progetti, ricreando un luogo più “familiare” e produttivo, più efficace sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo. Il lavoro si è sempre più orientato verso una gestione “globale” del progetto innescando direzioni creative di diverso tipo e con diverse aziende. Abbiamo voluto abbandonare percorsi “puntuali” che si sono rivelati utili a livello di esperienza ma che non riescono a garantire un rapporto imprenditore/designer.
Oggi il nostro lavoro si muove tra la progettazione di superfici e la progettazione di prodotti e complementi d’arredo in diversi ambiti tipologici fino ad arrivare alla progettazione della comunicazione e dei cataloghi aziendali e spazi espositivi per fiere.

DS: Che consiglio dareste a un/a ragazzo/a che vuole diventare un designer?

GD: La domanda più complessa… ma anche la più semplice: inseguire il proprio sogno!

Author

Sono architetto, giornalista e blogger. Sono consulente strategico di design management e di comunicazione del design. Aiuto i business innovativi a crescere e a raggiungere i propri obiettivi nel modo più rapido, economico, efficace. Scopri di più sul mio sito ww.massimorosati.it Se pensi che posso essere d'aiuto anche a te, contattami qui: [email protected]

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