Un progetto nato per caso,  scatti in bianco e nero di luoghi vissuti e abbandonati. Macerie che dopo il tragico giorno del terremoto hanno preso prepotentemente il posto delle case, delle chiese, degli spazi abitati e dei capannoni industriali di Mirandola. Gli scatti di Vito Corvasce, giovane e promettente talento della fotografia, descrivono proprio questa ferita, quest’abbandono sordo e penetrante di mura e specchi infranti, che non lascia indifferenti. Nel 2012, Mirandola, cittadina della bassa modenese, è stata colpita da una serie di violenti terremoti a catena, che hanno causato quattro vittime nella periferia della città e danneggiato buona parte degli edifici fra cui il Duomo, la Chiesa di San Francesco d’Assisi, le aziende, causando un enorme danno all’economia locale. Il fotografo dichiara: “Il progetto di Mirandola è nato assolutamente per caso, ero li per fotografare l’opera di un architetto, ma ero stato rapito dal silenzio di questo paesino, e dalle sue rovine, dopo il terremoto, e quindi ho fatto un giro per i vicoli, raccogliendo gli attimi, dettagli e scorci più interessanti e toccanti. Ma la cosa che mi ha colpito di più è stato il silenzio di questa città fantasma. Chissà magari a breve fare una mostra a riguardo!” 

http://www.vitocorvasce.it/

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