Sono passati ben 30 anni di storia, e ancora oggi la lampada Tolomeo risplende sopra le scrivanie con tutta la sua fierezza.
La lampada Tolomeo dal 1987 ha saputo affrontare tutte le tendenze e le mode, classificandosi come uno degli oggetti di design senza tempo e simbolo del Made in Italy.

La storia

La lampada Tolomeo fece la sua prima comparsa nel 1987, quando Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina disegnano per Artemide l’inizio di una serie di lampade diventate icona.
D’ispirazione sono state le tanto note lampade a molla e le canne da pesca dei pescatori, che tramite tiranti e snodi hanno dato vita a un oggetto perfetto e dalla struttura solida e in perfetto equilibrio.

La tecnica dall’occhio fisico e matematico che non può non dare il nome a un oggetto così perfetto: non poteva chiamarsi Tolomeo sennò!
Un design unico e talmente ben fatto che si aggiudica nel 1989 il Compasso d’Oro.
Ammettiamolo, siamo affezionati al suo design! Forse perché ci ricorda la tanto simpatica e salterellina lampadina della Pixar?

Le versioni

Il progetto iniziale di Artemide ha dato vita a una collezione quasi infinita di soluzioni di lampade, per adattarsi a qualsiasi esigenza e gusto.
Da parete, da terra e da sospensione, la lampada Tolomeo inizia ad assumere svariate dimensioni e inizia a combattere anche per la propria indipendenza, liberandosi addirittura dello stelo e presentandosi con la testa da sola.

Nelle scrivanie, nel soffitto, nei muri, o enormemente gigante da essere più grande di noi, Tolomeo si è presentata nel corso degli anni anche in svariati colori, spesso sgargianti.

La Gold Limited Edition e la mostra

In occasione del 30° compleanno, Tolomeo di colora di oro in un’edizione limitata e dall’11 luglio potete visitare presso l’Architektursalon von Gerkan di Amburgo  la mostra “30 Years of Tolomeo: Michele De Lucchi Retrospective”.
La mostra sarà dedicata alla visione di Michele de Lucchi e alla sua più celebre creazione.

www.artemide.it

Author

Chiara Gattuso vive a Milano, ma porta nel suo cuore il calore della sua Palermo. Specializzata in Storia dell’Arte e laureata in Disegno Industriale a Palermo e in Design del Prodotto per l’innovazione al Politecnico di Milano, si occupa soprattutto di giovani designer.

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