Nascono dall’incontro di materiali ‘opposti’ gli arredi disegnati da Niccolò Garbati per Progetto99 Stone Design. In mostra a White Carrara fino al 28 settembre 2025
Il marmo incontra il legno e il ferro in Y e Kiwi, la scrivania e il comodino disegnati da Niccolò Garbati per Progetto99 Stone Design. Due arredi dalle anime contrastanti scelti per raccontare il brand a White Carrara, l’appuntamento annuale che mette in scena i progetti di aziende e designer del distretto del marmo, in programma fino al 28 settembre 2025.
Immaginata come una riflessione sul contrasto e l’equilibrio, la scrivania Y nasce dalla combinazione tra marmo Tempesta, legno di rovere e ferro verniciato a polvere. Materiali profondamente diversi per origine e percezione che si integrano in un sistema coerente, nel quale ogni elemento è pensato per valorizzare gli altri: la pietra viene sostenuta dal metallo, il legno mitiga l’imponenza del marmo, il ferro nella tonalità blu indaco introduce una nota di colore. Un incontro in cui ogni materiale ha una voce, ma nessuno parla più forte degli altri, come spiega Niccolò Garbati.
Nello specifico, il marmo Tempesta dà forma al piano, ai fianchi e alle facce dei cassetti di Y, con un effetto monolitico ottenuto attraverso una lavorazione sartoriale delle lastre di marmo, tagliate e posizionate in modo che le venature naturali si rincorrano da una superficie all’altra. Gli scaffali in rovere si sviluppano con geometrie essenziali, inserendosi nella struttura come un elemento tattile che crea pause visive e funzionali. Il ferro, freddo e opaco, veste gli elementi colorati, che fungono da supporti strutturali e dettagli decorativi.
Nel comodino/cassettiera Kiwi il minimalismo incontra invece l’estetica degli anni ‘50. Cuore del progetto è la combinazione tra il marmo Musk Green, definito da un’intensa colorazione verde, e il caldo legno noce, scelto per la sua texture accogliente. “Ho voluto creare un oggetto che fosse allo stesso tempo scultura e arredo. Il marmo Musk Green con i suoi toni profondi e il caldo legno noce dialogano per dare vita a un volume monolitico, pulito e senza tempo”, afferma Niccolò Garbati.
La forma del comodino evoca infatti un monolite. La struttura in legno di noce, con finitura naturale, crea un contrasto materico e cromatico che enfatizza la geometria della struttura, bilanciando la freddezza del marmo.
Perché ci piace
-
Perché riesce a far dialogare in modo armonico materiali dall’anima profondamente diversa
-
Perché giocando con i contrasti materici, dona calore e leggerezza al marmo
-
Perché rappresenta un esempio del grande saper fare italiano