Texture grezze, tonalità neutre, forme arrotondate. Ecco Istetyka, il locale minimale ma caldo di Yakusha Design Studio.
Caldo minimalismo. È questa una delle parole chiave del design nel 2021. Già, il minimalismo protagonista oggi negli interni non è fatto solo di linee pulite e colori neutri. Le forme sono sì essenziali, ma scaldate da materiali naturali, texture grezze e oggetti fatti a mano. Caratteristiche perfettamente espresse da Istetyka, il locale a Kiev firmato da Victoria Yakusha, la fondatrice di Yakusha Design Studio e Faina Design.
Il punto di partenza per la progettazione di Istetyka è stato lo stesso adottato per gli oggetti realizzati per FAINA Design: un design semplice dal punto di vista formale, ma denso di rimandi alla ricca tradizione culturale ucraina, di cui sono riproposti in chiave contemporanea materiali e tecniche artigianali.
Istetyka, quando il cibo incontra l’estetica
Trasformare il cibo in un’esperienza: è questa la filosofia alla base di Istetyka (il nome nasce dalla combinazione delle due parole ucraine corrispondenti a mangiare ed estetica).
Il cuore del locale è nei suoi contrasti. Le forme geometriche delle sedute sono ammorbidite dalle linee arrotondate dei tavoli e delle lampade. La freddezza delle pareti e degli arredi in cemento incontra il calore dell’argilla viva. Le texture irregolari sono bilanciate dalla purezza e dalla levigatezza dell’acciaio. Il risultato è un interno essenziale ma pieno di carattere, dove sono i dettagli a fare la differenza.
“Non devi fare qualcosa di grande per farti notare. Qui ci siamo concentrati sull’essenza. E per enfatizzarlo, abbiamo creato un ambiente arioso, esaltando il potere del vuoto. La libertà ci permette di vedere cosa è importante “, spiega Victoria Yakusha.
L’attenzione alla sostenibilità di Yakusha Design
A caratterizzare Istetyka è anche una grande attenzione alla sostenibilità. Il legame con la terra e l’approccio ecologico sono, infatti, alla base della filosofia di Yakusha Design Studio. Per questo il locale è arredato principalmente con materiali naturali e riciclati.
I pouf che accompagnano i tavolini in cemento sono, per esempio, in plastica riciclata. Le gambe dei grandi tavoli rotondi sono invece realizzate con lo “ztista”, un materiale sostenibile a base di argilla, carta riciclata e altri componenti naturali. La miscela è applicata da un artigiano sulla base in acciaio riciclato, ottenendo così una finitura unica, piena di irregolarità. Un’antica tecnica – conosciuta come “valkyvannia” – che era usata dalle popolazioni ucraine per costruire i muri delle abitazioni.
“Ciascuno dei nostri progetti racconta la storia. Combiniamo materiali e tecniche moderne con lavorazioni antiche, tramandate di generazione in generazione. Le pareti di argilla, secondo la tradizione ucraina, hanno un’energia molto potente”, racconta ancora Victoria Yakusha.
Un’energia percepibile già solo guardando le foto.
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