Sembra un’equazione matematica, invece è un attaccapanni. Si chiama Ypsilon questo oggetto modulare e componibile, disegnato da Athanasios Babalis per l’azienda greca Yfos.
Gt2p è uno studio che disegna e progetta i suoi prodotti in modo digitale. A partire dalla creazione di un “DNA” i designer sviluppano collezioni di oggetti, diversi e personalizzabili. Come la libreria Twin Shelves, uno dei pezzi della linea Voro.
L’Original BTC propone una soluzione spiritosa per illuminare cucine e sale da pranzo, ispirata al tradizionale “tea time” inglese.
Guido Garotti, classe 1984, ha disegnato una linea di sedie, Individuale; nome indicativo per un progetto che intende rappresentare attraverso diversi modelli l’unicità dei caratteri umani.
Anthony Hartley è un designer e produttore di mobili inglese che crea oggetti dalle forme inusuali e di alta qualità artigianale. Come la sinuosa seduta “Mr Smith”: un omaggio allo stilista Paul Smith?
Si chiama Zpine ed è stata progettata da Eric Tong per Eravolution: è una lussuosa chaise longue che si fa simbolo della filosofia del suo creatore: “avere uno stile di vita sostenibile, non vuol dire avere una vita senza stile”.
Si chiama Wire questa collezione di complementi proposti dall’azienda inglese “& Then Design”. Tema conduttore, la struttura in tondino metallico curvato e verniciato a polvere.
Il particolare sgabello di Heidi Jalkh sembra un vero e proprio progetto salva-spazio: si chiama Fibra ed è realizzato a partire dall’incontro tra mestieri tradizionali e produzione industriale.
Un’idea piuttosto insolita, quella di convertire una tazza in una scultura, o in una sedia, o perché no, in una panchina! È venuta in mente al designer Alex Garnett, che ha realizzato “I love New York”.
Un così sofisticato sistema audio potrebbe sembrare adatto solo agli appartamenti più di tendenza, e invece “Presence”, con tutte le sue possibilità, si adatta a tutti gli stili, dal contemporaneo al vintage.
Quante composizioni si possono progettare con scaffali da 21 formati e 8 diversi volumi? Tante, tantissime, e con qualsiasi disegno. Questo grazie a Cubit, un altro sistema di scaffalatura modulare.
Dalla mente di Homecode, azienda veneta che unisce materiali e precisione italiani con il gusto cosmopolita, nasce Hollo, il nuovo modo di intendere il mobile di design con stile, creatività e ironia.
Lucie Koldovà ha creato per Process un sistema modulare di scatole, Cheeky Boxes, scegliendo come unità di base la forma del trapezio rettangolo. Le loro possibilità di composizione sono praticamente infinite.
La semplicità di questa seduta è tanto evidente da indurre a credere che sia esattamente come la si vede; si tratta di Uno, una nuova proposta di Segis, ideata da Bortoli Design e Fauciglietti Engineerin.