Modulari, dalle forme avvolgenti, attenti all’ambiente. Ecco i divani presentati durante la Milano Design Week 2025
Forme morbide e avvolgenti pensate per accoglierci e rassicurarci. Sistemi versatili da comporre e scomporre a piacimento, per potersi adattare come dei veri camaleonti a ogni contesto. Materiali riciclabili ed elementi facilmente disassemblabili per poter essere sostituiti oppure recuperati alla fine del ciclo di vita del prodotto. I divani presentati alla Milano Design Week 2025 trasmettono quel senso di protezione diventato centrale nel modo di progettare la casa negli ultimi anni. Tra comfort, flessibilità e uno sguardo attento all’ambiente.
Ecco la nostra selezione.
Trench, Acerbis
Trench, il progetto di Philippe Malouin, è una collezione di divani e poltrone che reinterpreta il concetto di imbottito con nuove proporzioni. La sua forma essenziale è definita da un’unica curva fluida che costruisce la seduta e lo schienale. Completamente rivestito, dalla struttura fino alla base, il divano suggerisce una sensazione di leggerezza grazie alla sua configurazione sospesa, sollevata su due gambe perpendicolari al telaio. I braccioli, perfettamente integrati, sono disponibili in versione fissa o come elementi indipendenti, posizionabili liberamente.
Aedo, Adrenalina
Come si può disegnare un divano senza vederne la forma, il colore e la sua presenza nello spazio? Una risposta ci viene data da Debonademeo Studio in collaborazione con Adrenalina nel secondo capitolo del progetto curatoriale Adrenalina Incontra. Attraverso un dialogo con persone non vedenti e ipovedenti, è nato infatti un esperimento di co-creazione che ha dato forma ad Aedo, un imbottito dalle forme semplici e accoglienti concepito senza il senso della vista.
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David, Berto
David è il nuovo divano firmato da Castello Lagravinese Studio. Il progetto si caratterizza per linee leggere ed eleganti, enfatizzate dalla struttura sollevata da terra. Un avanzato sistema di imbottitura, con strati di poliuretano espanso a quote differenziate e una superficie in memory foam, garantisce il massimo comfort, mentre l’assenza di giunture offre una grande flessibilità d’uso.
Sum, Desalto
È la modularità la parola chiave di Sum, il sistema di imbottiti progettato da Francesco Rota. Il modulo base, un morbido elemento quadrato, può essere impiegato singolarmente come pouf oppure trasformarsi in un divano con schienale, angoli e braccioli. Ogni modulo può essere combinato in modi diversi, dando vita a configurazioni lineari, angolari o isole conviviali. La collezione è completamente sfoderabile e disassemblabile, per garantire il riutilizzo o il riciclo dei materiali al termine del ciclo di vita del prodotto.
Melville, Ditre Italia con MooRER
Un divano che unisce volumi decisi a un comfort che richiama l’eleganza di un capo sartoriale. Melville, il progetto firmato dal designer francese Patrick Norguet, è frutto di una esclusiva collaborazione con il brand di lusso MooRER. I dettagli curati, come i lembi ripiegati dello schienale e della seduta che ricordano l’abbottonatura di un colletto, donano all’imbottito un aspetto morbido e pieno, invitando al relax.
Biboni, Knoll
“Un amico fedele che dà senza chiedere nulla in cambio”. È così che Sharon Johnston e Mark Lee dello studio di architettura Johnston Marklee raccontano il divano Biboni. Contraddistinto da una forte presenza scultorea, l’imbottito richiama il particolare approccio architettonico dello studio, plasmando lo spazio attraverso volumi, vuoti e curve. Le sue forme arrotondate gli donano un carattere quasi antropomorfo, invitando le persone a sedersi. Un divano tra il formale e l’informale, che si esprime al meglio quando è posizionato al centro della stanza.
Acamante, La Cividina
Il concetto di modularità e trasformazione sono al centro di Acamante, la collezione di imbottiti progettata da Elisa Ossino. Cuore del divano è la sua struttura composta dalla stratificazione di elementi impilabili, che definiscono tutti i lati dell’imbottito. Una cuscinatura a ‘strati’ che poggia su una base in multistrato laccato lucido, utilizzabile anche come tavolino o piano d’appoggio. Disponibile in molteplici configurazioni.
Sandra, Ligne Roset
Il divano Sandra disegnato da Annie Hiéronimus negli anni ’70 viene oggi rieditato. Interamente realizzato in schiuma, Sandra avvolge naturalmente il corpo con la sua seduta e lo schienale, offrendo diverse posizioni di relax. Il suo cuscino lombare integrato garantisce inoltre un supporto ideale, alleviando i dolori alla schiena e assicurando un benessere duraturo. L’elegante trapuntatura, unita a precise cuciture ad ago singolo, ne esalta il carattere informale.
Sovramonte, Marac
Sovramonte, il progetto firmato da Meneghello Paolelli, è un sistema modulare di imbottiti contraddistinto da una sovrapposizione di livelli. La struttura si compone di due elementi distinti, il livello della seduta e quello dello schienale o bracciolo, concepiti come grandi cuscini accostati per offrire un effetto estetico accogliente. Ogni schienale è dotato di un meccanismo che gli permette di posizionarsi in modo da sorreggere il cuscino e assicurare maggiore relax. I braccioli laterali, removibili, possono essere sostituiti da piani di appoggio in legno massello o in mdf laccato.
Goom, MDF Italia
Peso e leggerezza si intrecciano nel divano Goom disegnato da Jean Marie Massaud. Un imbottito dalle linee decise che offre un’esperienza di comfort extra, grazie alla estrema morbidezza dei materiali. La collezione è un sistema modulare che comprende elementi singoli, due elementi angolari, due pouf e chaise longue, con la possibilità di aggiungere un bracciolo. Dalla struttura interna in legno ai rivestimenti e alle gomme, il divano è stato progettato per essere completamente disassemblabile.
Bogo, Rossi di Albizzate
Bogo, disegnato negli anni ’70 da Carlo Bartoli, reinterpreta la tradizione dell’imbottito con un approccio contemporaneo e minimalista. Definito da forme morbide ed essenziali, il divano è parte di un sistema modulare composto da 300 elementi che permette di creare soluzioni per piccole e grandi abitazioni. Le cuscinature sono totalmente staccabili dalla struttura grazie a delle cerniere lampo, rendendo il divano personalizzabile. Un progetto dal fascino senza tempo che può adattarsi con facilità a qualsiasi ambiente, dai contesti classici agli spazi più moderni.
Butter, Tacchini
Un divano modulare morbido come il burro. Butter, il progetto di Faye Toogood, si caratterizza per la generosa imbottitura adagiata su volumi di grandi dimensioni che ricordano i mattoni da costruzione, componibili e riconfigurabili a piacere. “Volevo creare una seduta che fosse confortevole e tattile quanto il burro, e Butter Sofa è nato proprio modellando il burro morbido con le dita scivolose”, racconta la designer.
Modellato da un panetto di burro della Cornovaglia, Butter Sofa incarna a pieno lo spirito sperimentale dello studio Toogood.
Vesta, Turri
La collezione Vesta disegnata da Francesca Lanzavecchia trova ispirazione nella dea romana custode del focolare. Definiti da volumi generosi, dettagli sartoriali e materiali di alta qualità, tutti gli imbottiti si caratterizzano per l’elegante scocca esterna e per la cuscinatura avvolgente. Il rivestimento – disponibile in pelle, tessuto o nella combinazione multimateriale pelle e tessuto – è pensato per offrire ampie possibilità di personalizzazione. A impreziosire ulteriormente il progetto, il dettaglio in legno di noce.
Kamari Island, Twils
Sono state le antiche mura di Micene a ispirare Kamari Island, il sistema di imbottiti progettato da Paolo Grasselli. Una collezione dalle linee scultoree composta da ‘isole’ che possono vivere singolarmente oppure dare vita a composizioni multiple, in modo da adattarsi a diverse tipologie di ambiente. Le forme dei diversi elementi, solo all’apparenza casuali, sono studiate per potersi combinare tra loro in modo armonioso. Gli schienali e i braccioli movibili rendono il sistema estremamente flessibile. Le proporzioni e i dettagli sono pensati per poter abbinare le isole al sistema di divani Kamari.
Fedrigo, Zanotta
Lo schienale si fonde naturalmente con i braccioli, creando un abbraccio accogliente, mentre i cuscini ottimizzano l’ergonomia. Fedrigo, il divano firmato dal designer belga Vincent Van Duysen, è un sistema modulare, in cui ogni elemento è pensato per offrire il massimo comfort. Progettato nel rispetto dell’ambiente, Fedrigo è composto da una struttura in multistrato e da un’imbottitura in poliuretano espanso con polioli riciclati CIRCULARREFOAM. Il rivestimento in fibra di PET riciclato è fissato con il velcro, per evitare l’uso di collanti e garantire la completa disassemblabilità del prodotto.