Arredi in paglia di Vienna? Ecco come i designer reinterpretano il materiale simbolo delle sedie da bistrot.
Se pensiamo alla paglia di Vienna ci viene subito in mente un arredamento classico. I tradizionali mobili in stile della nonna, le sedie un po’ fuori moda.
Eppure oggi la paglia di Vienna è tornata di moda e viene utilizzata moltissimo per impreziosire anche gli arredi di design.
Vediamo insieme quando la paglia di Vienna è entrata nel mondo del design.
La paglia di Vienna nella storia del design
Sicuramente i più iconici prodotti in paglia di Vienna sono le sedie dei caffè viennesi. E, in particolare, la mitica sedia n. 14, progettata da Michael Thonet nel 1859.
È, infatti, proprio la celebre sedia di Thonet che introduce la paglia di Vienna negli arredi di design. Questa sedia rappresenta una vera rivoluzione. Progettata oltre 150 anni fa, era un prodotto innovativo sia per le sue linee minimali (una novità assoluta per l’epoca), sia perché veniva stoccata e spedita in scatola di montaggio (36 sedie smontate stavano in un imballo di 1 metro cubo!).
Era la prima volta nell’industrial design, ma non la prima nell’arredamento. Il mitico intreccio a nido d’ape della canna da giunco è, infatti, una tecnica che vanta origini antichissime (si parla addirittura dell’Antico Egitto!).
Scopri la storia delle sedie Thonet
Dopo il suo ingresso nell’industrial design, verso la metà dell’800, la paglia di Vienna di strada ne ha fatta tanta. Lo confermano le tante icone realizzate con questa tecnica di intreccio del rattan.
Un nome nomi fra tutti Cesca, la sedia a sbalzo disegnata da Marcel Breuer nel 1928, considerata uno dei simboli del Bauhaus.
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Di qualche decennio posteriore è un altro iconico progetto di arredo in paglia di Vienna. Si tratta di Rio, il tavolino con 6 spicchi firmato da Charlotte Perriand nel 1962, rieditato nel 2015 da Cassina.
Oggi la paglia di Vienna è tornata protagonista nel design, e viene interpretata con uno sguardo nuovo, contemporaneo, adatto ai gusti e alle case di oggi. E non è solo impiegata per sedie e poltrone, ma anche per credenze, letti, tavolini, lampade e persino rivestimenti murali.
Dalle numerose riletture di Gebrüder Thonet Vienna fino alle originali proposte di piccoli brand e di giovani designer, ecco la nostra selezione.
I MIGLIORI ARREDI IN PAGLIA DI VIENNA
DEL DESIGN CONTEMPORANEO
NYNY, Gebrüder Thonet Vienna
Non si può parlare di arredi in paglia di Vienna senza citare i progetti di Gebrüder Thonet Vienna. Questo è NYNY, il nuovo mobile contenitore firmato da storagemilano. Un omaggio al New Museum of Contemporary Art di Nolita, l’edificio di New York costituito da 7 scatole rettangolari sovrapposte e sfalsate. Ogni volume di questo totem in legno e paglia di Vienna corrisponde a una funzione diversa: sotto, due cassetti; sopra, due vani con ante; lo spazio intermedio può fungere da scrittoio. (gebruederthonetvienna.com)
DOMM, Davide Frattini Frilli
DOMM è la sedia in paglia di Vienna disegnata dall’architetto Davide Frattini Frilli. La forma si ispira alla sagoma del Duomo di Milano. Le tecniche e i materiali sono, invece, quelli delle storiche sedie da bistrot: la paglia di Vienna e il legno di faggio massello curvato. A caratterizzare il progetto l’anello di legno con un unico raggio di curvatura ripetuto in modo seriale. Una forma che dà alla sedia un aspetto dinamico e contemporaneo. (www.frattinifrilli.it)
Solden, Gebrüder Thonet Vienna
Solden è un’altra novità 2020 di Gebrüder Thonet Vienna. La sedia si compone di un’ampia seduta quadrata imbottita e di uno schienale in paglia di Vienna che avvolge la schiena come un ventaglio. Un tributo ai codici stilistici degli anni ’30. La pulizia progettuale e le forme a sezione quadra richiamano, infatti, il periodo Bauhaus. (gebruederthonetvienna.com)
Piani, Editions Milano
Un tavolino, una consolle e uno scaffale. Sono questi gli arredi che compongono Piani, la collezione firmata da Patricia Urquiola per Editions Milano. La paglia di Vienna è utilizzata per i piani di appoggio, la struttura è invece in legno laccato con effetto iridescente. Una finitura che dona alla collezione un carattere contemporaneo. Di recente si sono aggiunte le nuove finiture Copper e Steel Blue. (editionsmilano.com)
Be My Guest, Warm Nordic
Be My Guest. Il mobile bar di Warm Nordic ci accoglie già con il nome. La paglia di Vienna e le forme arrotondate parlano una lingua rétro. La struttura in metallo nera dà invece al progetto un tocco contemporaneo. Pensato per l’happy hour, Be My Guest può essere impiegato anche con altre funzioni. Non solo spazio per spritz e gin tonic, dunque, ma anche per i nostri oggetti del cuore. (www.warmnordic.com)
Letto Joyce, Morelato Ebanisteria Italiana
Joyce è il letto disegnato da Libero Rutilo per Morelato. Il cuore del progetto è nell’ampia testata in tessuto e paglia di Vienna che avvolge la struttura. Il rivestimento del letto può essere personalizzato grazie all’ampia proposta di tessuti. La collezione Joyce comprende anche una credenza e una chaise longue. Per portare il fascino degli arredi in paglia di Vienna in ogni ambiente della casa. (www.morelato.it)
Brutus, BassamFellows
Brutus di BassamFellows si ispira al linguaggio modernista di Charlotte Perriand e Pierre Jeanneret. Lo schienale e la seduta costituiscono un blocco unico. Le gambe sono inserite nel sedile con una giunzione a incastro. Brutus è composta da una struttura in legno e da una seduta con rivestimento imbottito o, per l’appunto, in paglia di Vienna. (bassamfellows.com)
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Cocoon Chair, ATBO
Una stanza nella stanza. La lounge chair Cocoon di ATBO offre un rifugio accogliente in cui potersi rilassare e proteggere dai rumori circostanti. Il guscio protettivo che avvolge la seduta è in paglia di Vienna. Perfetta per ritagliarsi un momento di privacy negli spazi pubblici, senza perdere di vista quello che accade intorno. (atbo.dk)
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#80 chair, Aggestrup
Sempre a proposito di stanza nella stanza, ecco la lounge chair #80 dello studio danese Aggestrup. Qui la paglia di Vienna riveste completamente lo schienale, donando leggerezza alla seduta. La serie #80 comprende una poltrona ad angolo, un divano due posti, una poltrona con tavolino integrato. (www.aggestrup.com)
LAMPADE IN PAGLIA DI VIENNA
Bikini, Servomuto
Disegnata e prodotta da Servomuto, la lampada da parete Bikini si ispira al classico costume femminile. Come il celebre costume, anche la lampada Bikini si compone di due pezzi. La parte superiore è in rattan intrecciato* . La parte inferiore è in tessuto rigato Trevira di Dedar. Il tutto è sorretto da una struttura in acciaio a specchio in finitura dorata, che serve a riflettere e amplificare la luce. Bikini è disponibile in diverse varianti di colore. (www.servomuto.com)
* Abbiamo deciso di inserire la lampada Bikini in questo servizio, anche se è il suo paralume non è realizzato con la classica lavorazione in Paglia di Vienna, perché il risultato estetico offre la stessa eleganza e la stessa semitrasparenza dell’originale.
Tropicana, Houtique
La paglia di Vienna si trasforma in un fiore. Parliamo di Tropicana, la linea di lampade disegnata da Serena Confalonieri per Houtique. Una serie di “petali” in paglia di Vienna, che nasce da una doppia ispirazione: i fiori tropicali e i ventilatori con foglie di palma. La collezione comprende una sospensione e una lampada da parete, adatte sia per uso residenziale che contract. (houtique.es)
Screen XI, Market Set Officiel
Uno chandelier in paglia di Vienna. Già, il classico lampadario a più bracci si veste con la canna intrecciata in Screen XI del brand francese Market Set Officiel. Per un effetto “vedo non vedo” di grande classe. La collezione Screen comprende anche due lampade da parete. L’una con un unico schermo in paglia di Vienna, l’altra con due schermi sovrapposti. (marketset.fr)
COMPLEMENTI IN PAGLIA DI VIENNA
Cane Webbing, NLXL
La paglia di Vienna sulle pareti? Perché no! L’idea viene da NLXL. Il noto brand olandese di carte da parati ha, infatti, lanciato una serie di wallpaper che riproduce l’effetto della paglia di Vienna. La collezione si chiama Cane Webbing e comprende 4 diversi motivi geometrici – Angle Webbing, Drops Webbing, Square Webbing e Diamond Webbing – più una versione che ripropone l’effetto della paglia di Vienna in modo basico, senza motivi decorativi. (www.nlxl.eu)
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