Dal 24 maggio la GAM Galleria d’Arte Moderna di Milano ospita “Caro Joe Colombo, ci hai insegnato il futuro”, una mostra che ripercorre i 20 anni di attività del visionario designer milanese.

«Si potrà studiare e lavorare a casa; le distanze non avranno più importanza; la megacittà perderà significato». Sembrano scritte negli ultimi anni e, invece, queste parole risalgono al 1971. A prevedere ciò che sarebbe accaduto 50 anni dopo è Joe Colombo, grande designer e architetto dotato della straordinaria capacità di leggere il futuro. Una capacità di guardare lontano che viene oggi ricordata e celebrata dalla mostra “Caro Joe, ci hai insegnato il futuro”. Un percorso espositivo dedicato alla storia e alle idee di Joe Colombo, che verrà ospitato all’interno della GAM Galleria d’Arte Moderna di Milano dal 24 maggio al 4 settembre 2022.

La mostra, a cura di Ignazia Favata e organizzata da Suazes con la Galleria d’Arte Moderna di Milano e l’archivio Joe Colombo, parte dalle prime esperienze degli anni ‘50 – l’adesione al Movimento Arte Nucleare e gli allestimenti per la X Triennale di Milano – e prosegue con i rivoluzionari progetti di design industriale e interior design firmati tra gli anni ’60 e il 1971. Da Acrilica, la lampada in metacrilato disegnata per Oluce con il fratello Gianni che gli è valsa la medaglia d’oro alla XIII Triennale di Milano, agli Habitat Futuribili come Visiona 1 per Bayer, il Total Furnishing Unit per MOMA o la sua stessa casa in via Argelati a Milano. Un’attività intensa, durata purtroppo molto poco. Joe Colombo muore, infatti, nel 1971 a soli 41 anni.

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Il designer che progettava il futuro

Per quanto la sua carriera sia stata breve, Joe Colombo ci ha lasciato alcuni tra i progetti più memorabili della storia del design.

Pensate alla Minikitchen per Boffi, la cucina nomade che racchiude tutte le funzioni di una cucina tradizionale in pochissimo spazio. O alla Tube Chair per Cappellini, l’iconica poltrona composta da quattro cilindri cavi liberamente assemblabili e intercambiabili. O ancora a Boby per B-Line, il contenitore su ruote che segue il suo proprietario in ogni luogo. Senza contare i visionari progetti di interior design come l’Unità arredativa globale, una capsula abitativa che condensa tutti gli ambienti della casa in pochi metri quadri. 

Progetti innovativi accomunati dalla voglia di sperimentare nuove forme e materiali e di disegnare modi di abitare flessibili e personalizzabili. Tutti temi al centro del dibattito del design contemporaneo che mostrano la capacità che aveva Joe Colombo di guardare oltre.

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La mostra “Caro Joe, ci hai insegnato il futuro” è accompagnata dal catalogo “Joe Colombo. Designer. Catalogo Ragionato 1962 – 2020”, edito da Silvana Editoriale.

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Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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