Quattro collezioni Bauhaus prodotte da Knoll si vestono con tre colori inediti. Un restyling cromatico che offre una prospettiva nuova sui progetti, senza tradirne però la storia

È passato oltre un secolo da quando è nato il Bauhaus, il movimento culturale considerato come la culla del design moderno. Nonostante la celeberrima scuola tedesca di design, arte e architettura fondata da Walter Gropius a Weimar abbia avuto vita breve (dal 1919 al 1933, anno in cui i nazisti hanno preso il potere, decretando la chiusura della scuola), la sua portata è stata tale da influenzare anche i decenni a venire. È infatti lì che si sviluppa l’idea di fondere creazione artistico-artigianale e produzione industriale. Ed è sempre lì che si forma l’idea di progettare arredi funzionali, in grado di rivolgersi a un pubblico il più ampio possibile. Una visione che si traduce in mobili e oggetti dalle linee essenziali, realizzati con materiali inusuali per l’epoca ma ritenuti più adatti alla produzione industriale come l’acciaio, il vetro e il compensato. Mobili e oggetti che ancora adesso vengono in gran parte prodotti, a dimostrazione della loro estetica senza tempo.

Tre nuovi colori per quattro progetti storici

Non solo. Grazie alla loro attualità, gli arredi del periodo Bauhaus continuano ad arricchirsi di nuove finiture e cromie. Come nell’ultimo progetto di Knoll, che oggi amplia la gamma colori di quattro collezioni firmate dai designer della scuola tedesca. La sedia e i tavolini MR di Ludwig Mies van der Rohe, la poltrona Wassily, le sedie e gli sgabelli Cesca e i tavolini Laccio di Marcel Breuer si vestono infatti con tre nuance inedite: il bianco, l’onyx e il rosso scuro d’archivio. Una nuova versione che propone per la prima volta le storiche collezioni in tubo d’acciaio con finiture opache.

Il restyling cromatico non tradisce, però, l’essenza dei progetti originari. Per quanto inedite, le tre cromie affondano infatti le loro radici nella storia del movimento tedesco. La finitura opaca rosso scuro si ispira a un colore Bauhaus originariamente proposto per la sedia MR. Il bianco e il nero erano invece apprezzati dai designer Bauhaus per il modo in cui riflettevano e assorbivano la luce, enfatizzandone le forme geometriche e disegnandone i contorni.

“Quando i prodotti sono stati realizzati per la prima volta in Germania, le strutture erano verniciate: questo ci ha fornito un modello di riferimento su cui basarci e la possibilità di procedere con la riverniciatura”, afferma Jonathan Olivares, Senior Vice President of Design. “Osservare le strutture tubolari in bianco, onyx e rosso e il modo in cui i colori si combinano con le sedute e gli schienali, trasforma radicalmente la nostra percezione dell’opera e ci consente di ammirarla da una prospettiva completamente nuova”.

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Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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