Si è conclusa l’edizione 2025 di Agorà Design Festival , l’evento biennale promosso da Sprech che porta la cultura del progetto nel cuore del Salento. Le mostre del programma OFF proseguono invece fino al 24 ottobre
Uno spazio di dialogo tra progettisti e aziende. Una proposta culturale viva e trasversale, aperta alla comunità. Un festival biennale strettamente connesso al territorio, in cui il design è pensato per dare una risposta ai bisogni concreti delle persone. Sono questi gli aspetti che raccontano Agorà Design, la densa rassegna di mostre, talk e laboratori che si è tenuta dal 2 al 5 ottobre a Martano (LE), nel cuore della Grecia Salentina. E che continuerà fino al 24 ottobre con il programma OFF, composto da mostre dedicate a esplorare linguaggi espressivi differenti. Tre settimane ricche di stimoli che trovano la loro anima nel main sponsor Sprech, azienda specializzata in coperture per l’outdoor, impegnata in questo importante lavoro sul territorio insieme a numerose realtà pubbliche e private.
Costruita intorno a un tema particolarmente sentito in questo momento storico – Il Progetto Necessario – questa edizione del Festival si è posta l’obiettivo di far riflettere sul senso profondo della parola ‘necessità’, intesa come spinta all’evoluzione di architettura e design. Riflessione che si è tradotta nella ricerca di progetti flessibili, inclusivi e rispettosi del contesto.
“Il grande successo di pubblico di questa edizione di Agorà Design conferma quanto il design, quando è autenticamente connesso ai bisogni reali e alle persone, sappia generare valore condiviso. La qualità dei progetti presentati è stata altissima: idee capaci di coniugare ricerca, estetica e sostenibilità, restituendo un’immagine viva e concreta del Progetto Necessario”, spiega Lucia Rescio, General Manager di Sprech. “Continueremo a promuovere questo circolo virtuoso, impegnandoci a scegliere nuovi progetti da quest’edizione 2025, che diventeranno prototipi nell’edizione 2027 di Agorà Design Festival, a dimostrazione del fatto che Agorà Design non è solo un concorso, ma un laboratorio permanente di dialogo tra progettisti e azienda”.
I vincitori del contest 2025
Fulcro di Agorà Design, il contest, aperto a professionisti e studenti, si è articolato in due sezioni: Living e Garden. Tra gli oltre 150 partecipanti di questa edizione, i vincitori dei premi e delle menzioni speciali Talamoni e Maxxi sono: Marta Doberti, Aldo Mucciarone, Patrizia Bertolini, Damiano Lorenzani, Sissy Daniele, Marco Taietta, Filippo Meriggi, Marco Negrin, Elena Maffioletti e Giuseppe Campailla. A giudicare le proposte, esponenti di rilievo del mondo del progetto: Francesco Zurlo, docente del Politecnico di Milano e fondatore di Poli.Design, il designer Giulio Iacchetti e AMDL Circle, lo studio fondato da Michele De Lucchi, presente con Federica Cevasco e Giacomo Nava.
Circa 80 dei progetti inviati, tra prototipi e tavole, sono stati esposti nelle sale del Palazzo Baronale di Martano.
Le mostre OFF a Palazzo Ducale
Come dicevamo, se il Festival si è concluso, Agorà Design OFF continua invece nel Palazzo Ducale fino al 24 ottobre. Tra le installazioni e mostre: Warka Tower di Arturo Vittori, una torre in bambù e fibre naturali che raccoglie l’umidità dell’aria per i villaggi privi di risorse idriche; Oggettario di r+s design studio, ricerca che racconta il legame profondo che si instaura con gli oggetti quotidiani, spiegando le ragioni che li rendono così importanti nelle nostre vite da non potercene separare, anche quando non ci servono più; Lo Spazio Morale sull’architettura come gesto solidale, a cura della Fondazione degli architetti di Reggio Emilia; Anatomie del visibile di Alice Caracciolo, con opere fotografiche che interrogano il reale; Shelter, a cura di Alessio Battistella, che mostra l’evoluzione dei rifugi tra crisi umanitarie e disuguaglianze globali; Kora Extended, la piattaforma che permette di creare mostre virtuali personalizzate, a cura di Ramdom con Studio Zero.
Molteplici progetti, un minimo comune denominatore: l’idea che il design e l’architettura possano leggere i bisogni collettivi, creare significato e favorire coesione sociale.
I progetti dei bambini
Tra le esposizioni ospitate nel Palazzo Ducale di Martano, anche l’emozionante mostra dedicata ai progetti dei bambini: Agorà Design Kids 2025. Il contest ha coinvolto alcune classi dell’Istituto Comprensivo di Martano-Carpignano-Serrano, chiedendo a bambine e bambini della quarta elementare di immaginare il loro progetto necessario. I risultati sono stati interessantissimi e, in alcuni casi, commoventi. Partendo dalle loro esigenze e da quelle della loro famiglia, i piccoli ‘designer’ sono infatti andati dritti al punto, interpretando il tema in modo concreto. Tra i progetti: La Voce vicina di Sofia De Santis, “un amplificatore da collegare al programma che traduce la voce delle persone ammalate che non riescono più a parlare o a emettere suoni”; Il Piatto cambiagusto di Cristian Specchia, “il piatto intelligente che capisce cosa ti piace e cambia il sapore del cibo per farlo diventare più buono”; Il pinguino domestico di Lisa Natalizio, un robot capace di fare tutto ciò di cui si ha bisogno, che può essere ricaricato dandogli un bacetto sul cuore. Che dire, ne vorremo uno anche noi.