The Glowing Track di Flos: il nuovo sistema che riscrive le regole dell’illuminazione architetturale

Ci sono prodotti di illuminazione belli e altri che risolvono problemi. E poi c’è The Glowing Track di Flos Architectural, il nuovo sistema che prende uno dei nodi più complicati dei progetti contemporanei – conciliare atmosfera, precisione e libertà compositiva – e lo scioglie con una naturalezza quasi disarmante.
Da anni architetti e interior designer convivono con la schizofrenia dei normali binari: mai troppo belli, sempre più performanti madecisamente  troppo tecnici. Flos Architectural ribalta questo paradigma con un sistema modulare che illumina, arreda e scompare, tutto insieme.
Il risultato? Una luce che avvolge. Modulare, continua, controllabile. E soprattutto: intelligente.

Un sistema, tre personalità

Abbiamo potuto scoprire in anteprima il nuovo sistema The Glowing Track , nello showroom di Flos Architectural di Milano, in corso Monforte, dove abbiamo assistito a una presentazione che ne ha spiegato la complessità progettuale e, al tempo stesso, la ‘disarmante’ semplicità d’uso, le infinite possibilità di utilizzo e di regolazione luminosa. Il tutto, ovviamente, comandabile da app.

Il cuore del progetto sono i tre profili – The Glowing Track, The Glowing Track 360 e The Glowing Track Blind – tutti sottilissimi (solo 47 mm di diametro), dalle linee minimali ed eleganti (il diffusore ‘bilaterale’ in metacrilato trasparente ha l’aspetto ‘cannettato’ che richiama le lampade di epoca Déco) e declinati in tre lunghezze.
Scegliere non è una più solo questione estetica: significa decidere come vuoi che la luce si comporti.

Il modello “classico” offre una diffusione laterale morbida, perfetta per costruire scenografie luminose che accompagnano l’architettura senza sovrastarla.

Il 360° illumina in tutte le direzioni: ideale quando serve una presenza luminosa totale, uniforme, senza coni d’ombra.

Il Blind rinuncia alla luce ambientale per concentrarsi sull’accento: spot, moduli e finiture che trasformano il binario in un elemento quasi decorativo.

La questione che risolve: libertà totale, senza compromessi

The Glowing Track di Flos Architectural nasce per affrontare un limite storico: come ottenere un’illuminazione tecnica di qualità senza rinunciare all’estetica?
La risposta è in un’idea semplice e rivoluzionaria: ogni modulo diventa una piccola regia luminosa autonoma.

  • Due lati luminosi, entrambi dimmerabili in modo indipendente.

  • Moduli che possono lavorare separati, in linea o in sequenza programmata.

  • La possibilità di integrare una terza luce invisibile orientata verso il basso, un vero “binario nel binario”, compatibile con tutti i proiettori tecnici e decorativi Flos Architectural.

È un sistema che mescola poesia e ingegneria, ma soprattutto offre ai progettisti una condizione rara: non dover scegliere tra tecnica e stile.

Oltre il profilo: un ecosistema luminoso

Il progetto Glowing Track di Flos Architectural è pensato per funzionare in qualsiasi orientamento: orizzontale, verticale, sospeso, a soffitto o a parete. Il che, tradotto, significa una cosa sola: la luce diventa una materia da modellare, non un vincolo da rispettare.
I moduli d’accento spariscono nel profilo creando continuità visiva, mentre i proiettori compatti regalano una precisione quasi museale. Le finiture, White, Black, Brushed Bronze, Brushed Steel, confermano il DNA sofisticato del progetto.

L’illuminazione come linguaggio del progetto

In tempi in cui la luce è diventata un vero materiale dell’architettura, The Glowing Track di Flos Architectural arriva come uno strumento nuovo, flessibile, elegantemente silenzioso. Non è solo un sistema tecnico.
È un modo diverso di pianificare la percezione degli spazi, orchestrare atmosfere, dare ritmo alle superfici.
Flos non ha creato un binario: ha creato un nuovo alfabeto luminoso.
E per chi progetta, è una notizia splendida.

Perché ci piace

  • Perché riesce in qualcosa che sembrava impossibile: trasformare un binario tecnico in un gesto di design. Quasi di poesia…
  • Perché non impone uno stile, ma apre possibilità: linee morbide, sequenze luminose, scenografie su misura.
  • Perché mette finalmente il progettista al centro, con un sistema che si adatta a tutto — agli spazi, ai progetti, alle intenzioni.
  • Perché la luce non è più un accessorio, ma un linguaggio.

E The Glowing Track di Flos Architectural, semplicemente, lo parla meglio degli altri.

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