Gli specchi da tavolo di design sono un oggetto fra memoria e contemporaneità. Ecco la nostra selezione.
Belli da guardare e perfetti per guardarsi. Oggi parliamo degli specchi da tavolo di design. Un accessorio simbolo di vanità, tradizionalmente usato per impreziosire un angolo della camera da letto e accompagnarci nella nostra beauty routine. Ma anche un oggetto carico di magia che ha ispirato tanti designer nel corso degli anni.
Qualche idea? Detto fatto. Abbiamo raccolto per voi 18 specchi da tavolo di design. Fra proposte minimal e specchi dal sapore rétro, grandi brand e designer indipendenti.
Ecco la nostra selezione.
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MOBILI DA TOELETTA E SUGLI SPECCHI DA TERRA
Nimbus Table Mirror, Menu
“Un piccolo amico che ti aiuta quando hai bisogno”. Così Krøyer-Sætter-Lassen racconta Nimbus, il suo specchio da tavolo per Menu.
Il progetto parte da una riflessione: come una cornice può circondare un quadro, senza distogliere l’attenzione dalla bellezza dell’opera. Il risultato è una cornice curva, in ottone lucido o brunito, dall’eleganza discreta. Per aggiungere un accento prezioso lasciando, però, lo specchio protagonista. (menuspace.com)
Half Moon Mirror, Kristina Dam
Scultura o specchio da toeletta? È Half Moon Mirror di Kristina Dam Studio. Una mezza luna dal design minimale che può portare una nota di romanticismo in qualsiasi ambiente.
Half Moon Mirror è proposto con base in marmo bianco o in legno di quercia. Lo specchio è disponibile nella versione standard o anticata, a seconda che si voglia dare priorità all’aspetto funzionale o a quello decorativo. (kristinadam.dk)
Nur Mirror, Zanat
Ricorda un piccolo totem tribale lo specchio da tavolo Nur Mirror, disegnato da Monica Förster per Zanat. Lo specchio sagomato ha un’impugnatura in legno di acero nero. Una volta utilizzato, lo specchio si può riporre sul tavolo, infilando il manico in una base d’appoggio dalla forma conica, intagliata a mano in diverse decorazioni. (www.zanat.org)
Reflecting Marble, Soda Designers
Si chiama Reflecting Marble l’elegante specchio da tavolo di Soda Designers.
A comporre il progetto due lastre di marmo incastrate l’una nell’altra, come fossero le carte di un mazzo. Un gioco di incastri reso possibile dallo spessore ridotto del materiale. Su ognuna delle due lastre di marmo è applicato uno specchio. Posizionando le due superfici a specchio a un’angolazione di 90°, si ottiene un’area di riflesso praticamente infinita. (www.soda.at)
IO, Gejst
Un giroscopio. È questo dispositivo fisico impiegato per navigare nei satelliti e nei sottomarini ad aver ispirato IO, lo specchio da tavolo disegnato da Michael Rem per Gejst. Il risultato è uno specchio dal design puro ed essenziale che può essere utilizzato anche come semplice elemento di decorazione.
IO è disponibile in 2 colori: nero e rosa (il rosa solo come specchio per il trucco). La versione per il trucco è dotata di lente d’ingrandimento. (gejst.com)
Muse Table Mirror, Woud
Un po’ specchio, un po’ portagioielli. Muse, il progetto firmato da Laurene Bourgeron per Woud, è uno specchio da tavolo che combina diverse funzioni.
La base circolare può accogliere accessori per il trucco e piccoli oggetti. La struttura permette di riporre i gioielli. Lo specchio circolare fa il paio con la base di Muse, creando un equilibrio armonico.
Un oggetto funzionale, ma anche un complemento decorativo dal deciso segno grafico. (woud.dk)
Flip, Normann Copenhagen
Parlando di specchi da tavolo di design, è d’obbligo citare Flip di Normann Copenhagen. Lo specchio, disegnato da Javier Moreno, si ispira al tradizionale tavolo da toeletta. Come un tavolo per il trucco, Flip unisce due funzioni in una: specchio e spazio contenitivo. Invece dei cassetti, nello specchio di Normann Copenhagen c’è un piccolo vassoio a ospitare i gioielli e il necessario per il make up.
Flip è in metallo laccato, disponibile in diverse finiture e colori. Lo specchio può essere ruotato verso l’alto, verso il basso o di 360 gradi. (www.normann-copenhagen.com)
Slide, Fritz Hansen
Un altro specchio da tavolo dal design minimale, con portaoggetti integrato. Si chiama Slide ed è firmato dalla designer giapponese Karin Nakamura per la collezione accessori di Fritz Hansen.
Questo piccolo specchio da toilette è nato dalla collaborazione tra il Central St. Martens College of Art & Design e Fritz Hansen, dove ha studiato la Nakamura. La designer racconta di essere stata influenzata, nella progettazione dello specchio, dall’approccio minimalista tipico della cultura giapponese. (fritzhansen.com)
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Sophie, Salvatori
L’eleganza del marmo trova piena espressione in Sophie, lo specchio da tavolo di Salvatori. Il marmo Bianco di Carrara compone, infatti, la cornice dello specchio e la base a forma di cono su cui poggia.
Il design minimale rende lo specchio Sophie adatto per diversi ambienti: dal bagno alla camera da letto, fino al living. (www.salvatori.it)
Flow Table, Ginger&Jagger
Lungo le rive di un fiume, i rami degli alberi catturano gli oggetti che scorrono nell’acqua. Lo specchio da tavolo Flow di Ginger&Jagger racconta questo dialogo fra alberi, acqua e terra. Il ramo qui è però in fusione di ottone e funge da base per la cornice in marmo Nero Marquina che sostiene lo specchio circolare.
Flow è lavorato interamente a mano a Porto. (www.gingerandjagger.com)
Mirror Mirror, Maria Bruun
Specchio specchio delle mie brame… Riprende la celebre frase della perfida regina di Biancaneve Mirror Mirror, la collezione disegnata da Maria Bruun. Una serie di specchi angolari pensata per inserirsi in ogni angolo della casa e per raccontare storie da diversi punti di vista. Perché se uno specchio di norma racconta solo un lato della storia, Mirror Mirror riflette la realtà in modo sfaccettato.
Un progetto tra funzionalità e magia. (mariabruun.com)
Apollo, Pulpo
Sembra una roccia lunare la base di Apollo, lo specchio da tavolo disegnato da Studio Furthermore per Pulpo. In realtà, si tratta di alluminio pressofuso grezzo. Un progetto dalle forme semplici, che punta tutto sui materiali e sui loro contrasti.
Gli specchi da toeletta Apollo sono proposti in due misure. A voi la scelta. (pulpoproducts.com)
Culti domestici, Stella Orlandino
Una specchiera da toeletta pensata come una piccola architettura domestica. È Culti domestici, lo specchio da tavolo firmato dalla designer Stella Orlandino.
Con le sue colonne in marmo di Carrara e il chiaroscuro delle scanalature lo specchio è, infatti, un chiaro omaggio alle architetture classiche.
Un ritorno alle forme pure. Un oggetto dal fascino senza tempo. (stellaorlandino.com)
Table Mirror, Fritz Hansen
Una sottile struttura in metallo verniciato e un ripiano in marmo. Progettata negli anni ’50 da Paul McCobb, questa specchiera da tavolo di Fritz Hansen sembra essere un oggetto dei giorni nostri. Merito del suo design senza tempo.
Una specchiera di design piena di fascino, ma anche un complemento d’arredo estremamente funzionale. Lo specchio può essere, infatti, ruotato di 360 gradi. (fritzhansen.com)
Cyclope, Moustache
Dichiara il suo carattere nel nome Cyclope, lo specchio da tavolo di Moustache. Il progetto firmato da Ionna Vautrin richiama infatti nella forma i Ciclopi, i giganti con un occhio solo della mitologia.
Con la sua superficie di forma convessa, lo specchio riflette lo spazio deformandolo. Un effetto che dà la sensazione che qualcuno ci osservi dall’altra parte.
Il “ciclope” poggia su una base conica in ceramica simile a un piedistallo. (www.moustache.fr)
Poudré Collection, Atelier Macramé
Uno specchio che nasce dai “cassetti dei ricordi dell’infanzia”. È Poudré, la linea di specchi di Atelier Macramé, il progetto di design autoprodotto creato da Laura Calligari.
Il cuore di Poudré è nel pattern geometrico sul retro. Un disegno realizzato con la scagliola, un’antica tecnica di intarsio che riproduce la resa visiva del marmo e delle pietre dure attraverso una mescolanza di gesso, colle naturali e pigmenti colorati. (www.ateliermacrame.it)
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Melt, Bower Studios
Due lastre in marmo verde Guatemala che tengono fermo uno specchio bifacciale. Ecco raccontato in breve Melt, lo specchio da tavolo progettato dallo studio newyorkese Bower Studios.
Lo specchio, prodotto in Portogallo, è stato lanciato sul sito di Bower Studios ed è disponibile dal marzo 2021.
La collezione Melt comprende anche uno specchio a parete. (bower-studios.com)
Erat, Lucie Kaas
La tradizione italiana incontra il design scandinavo in Erat, lo specchio da appoggio disegnato da Alberto Bellamoli per il brand danese Lucie Kaas.
A caratterizzare lo specchio è la base in terrazzo, un “materiale” amato da Alberto Bellamoli soprattutto per le sue origini povere. Il terrazzo veneziano è infatti un pavimento nato dagli scarti, realizzato con frammenti di pietre naturali e marmi colorati di varie dimensioni, tenuti insieme dal cemento. (luciekaas.com)
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