Il Salone Satellite torna in Rinascente. In vendita fino a Natale 9 progetti selezionati fra i partecipanti all’edizione 2019 dell’evento dedicato ai designer under 35.
Per il settimo anno consecutivo la Rinascente rinnova la collaborazione con il Salone Satellite, aprendo le porte a 9 talenti selezionati fra i partecipanti all’edizione 2019 del noto appuntamento internazionale dedicato ai designer under 35. I prodotti saranno in vendita presso il Design Supermarket del Department Store milanese fino al 25 dicembre.
Il Salone Satellite 2019 fra artigianalità e tecnologia
“FOOD AS A DESIGN OBJECT”. È stato questo il tema dell’ultima edizione del Salone Satellite. Obiettivo: indirizzare le nuove generazioni verso progetti più sostenibili per il sistema alimentare del futuro. A partire da questa traccia iniziale la ricerca dei giovani designer si è sviluppata a 360 gradi, passando dai complementi d’arredo al tessile, dall’illuminazione alla stampa 3D. Un mix di progetti molto vario accomunato, però, dalla sperimentazione di nuovi materiali e dall’attenzione all’ambiente.
Ecco i prodotti selezionati.
NEBULA LAMP
Nebula è la collezione di lampade firmata da Studiomirei. Il cuore del progetto è nel materiale utilizzato: la Banaca. Una fibra naturale ricavata dalla pianta di Banana-Abaca, che risulta molto flessibile, permettendo di modellare il tessuto per ottenere forme scultoree. Una scultura che mantiene, però, trasparenza e leggerezza, volteggiando nello spazio proprio come una nuvola.
HEAR MY ROOOAR
HEAR MY ROOOAR di Andrey Budko nasce da uno studio sul bestiario fiabesco e sull’artigianato tradizionale della Russia settentrionale. Il tappeto è composto da feltro di lana come nei “valenki”, i tradizionali stivali russi, e rayon. Ed è stato realizzato usando due milioni di punti con la macchina da ricamo.
ODE
Lavorazione artigianale 100% Made in Italy e ispirazione giapponese. Ecco raccontato, in breve, ODE, il servizio di bicchieri da vino in vetro soffiato di GALAO DESIGN. Prendendo spunto dagli scacciapensieri giapponesi (le campanelle al vento che si ritiene tengano lontani gli spiriti maligni dalle abitazioni), ODE trasforma lo stelo della base in un pendaglio. Per comunicare in modo diverso durante il brindisi.
VASO TRACE
TRACE, il vaso in porcellana feldspatica del designer italiano Francesco Forcellini, è una perfetta sintesi fra artigianalità e tecnologia. La sua particolare texture è realizzata, infatti, mescolando stampa 3D e stampa artigianale.
UNDEFINED Y
UNDEFINED Y di HSIANG HAN DESIGN è un sistema modulare composto da componenti a forma di Y, diverse tipologie di connettori e LED. I moduli possono essere assemblati all’infinito, permettendo di creare diverse soluzioni d’arredo: dalle lampade ai paraventi, fino ai tavoli.
TAVOLO SENZA CERNIERE
Un tavolo, un tavolino e un sistema di mensole. A unire i tre progetti del designer britannico JFlemey è la totale assenza di cerniere e viti. I pezzi non hanno bisogno di arnesi per essere montati, ma si bloccano fra loro attraverso una nuova modalità derivata dalla fresatura digitale. Questo rende i prodotti facili da smontare, trasportare e riassemblare. Insomma, perfetti per i nomadi del nuovo millennio.
OLATES SUBTILE
Gli anelli d’oro sui piatti OLATES SUBTILE di Jonathan Radetz non sono solo decori, danno anche informazioni su abitudini e discrepanze alimentari nel mondo. La forma del disegno grafico rappresenta, infatti, abbondanza e scarsità, dare e avere. Per emozionare informando.
COLLEZIONE TOMATO
Bio-plastica ricavata dallo scarto del pomodoro: è questo il materiale che compone la serie Tomato di Pensiero Materia. La collezione comprende due tipologie di centrotavola (uno in “pelle di vacchetta” trattata con olii vegetali naturali e uno con base in argilla ricavata dagli scarti di laterizio), uno svuotatasche, realizzato con materiali di ultima generazione, e un appendino con una base ricavata dai residui della lavorazione del marmo.
SUKI
Una collezione di lampade a LED che unisce carta giapponese semi-traslucente e acciaio inossidabile. Parliamo di SUKI, il progetto firmato dal giapponese STUDIO BAKU. A caratterizzare il progetto i giochi di luce su pavimento e pareti, creati dai LED che trapassano la carta.