Apre in Triennale “Alberto Meda. Tensione e leggerezza”, una grande esposizione sul lavoro del progettista italiano dove è permesso toccare.
Il design raccontato con profonda leggerezza. È questa l’essenza di “Alberto Meda. Tensione e leggerezza”, la mostra dedicata al grande ingegnere e designer italiano che si terrà presso Triennale Milano fino al 7 gennaio 2024. L’esposizione – curata da Marco Sammicheli, con allestimento di Riccardo Blumer – rivela infatti la complessità che c’è dietro i progetti, invitando i visitatori a toccare e giocare con ciò che normalmente è nascosto.
“Lo studio e la diffusione delle caratteristiche della cultura degli interni sono essenziali per comprendere il valore della produzione materiale. In questo senso la figura di Alberto Meda si colloca perfettamente nel dialogo tra idea e progetto, restituendo allo spettatore sia la bellezza degli oggetti che la complessità della ricerca che li ha generati”, spiega Marco Sammicheli.
Gli oggetti trasformati in “giochi” con cui interagire
La mostra si inserisce nelle proposte della Design Platform, lo spazio espositivo collegato al Museo del Design Italiano pensato per approfondimenti su temi e figure chiave del design contemporaneo. Ma prosegue anche nella quadreria, nello Scalone d’Onore e nel mezzanino di Triennale.
Il percorso espositivo, che è articolato in diverse sezioni, presenta una selezione di prodotti, prototipi, disegni, fotografie e alcuni schizzi inediti, provenienti da aziende, prestatori e dall’archivio dello studio di Alberto Meda.
La prima sezione è quella interattiva. È qui che Alberto Meda sovverte gli oggetti, invitando i visitatori a giocare. Ed è così che la lampada Fortebraccio per Luceplan, attraverso un sistema di rinvii e carrucole, diventa il personaggio di un teatro dei burattini. Mentre la tensione delle corde della chaise longue Longframe per Alias è usata come strumento musicale, trasformando la seduta in un’arpa. Nuove destinazioni d’uso che permettono di andare oltre la pura estetica, comprendendo tutte le soluzioni tecniche e le modalità costruttive degli oggetti esposti.
La seconda parte dell’esposizione è, invece, focalizzata su alcuni temi centrali nell’opera di Alberto Meda, come il concetto di comfort e l’utilizzo della luce. Luce che torna anche nello Scalone d’Onore, con l’installazione realizzata in collaborazione con Foscarini.
Infine, il mezzanino dove campeggia un grande pannello in acciaio con le sagome dei progetti di Alberto Meda tagliati al laser e retroilluminati. Un’opera a parete che sintetizza tre aspetti chiave del lavoro del designer e ingegnere: materia, luce e tecnologia.