Tavolini rotondi di design? Ecco la nostra selezione. Fra minimalismo e proposte decorative.

Tavolini di design per il salotto? Sceglierli non è cosa facile. Alti o bassi. Rotondi, quadrati, rettangolari. In legno, marmo, vetro. Le possibilità di scelta sono così tante da far sorgere qualche dubbio anche a chi, in genere, di dubbi non ne ha.

Sì, perché comprare il tavolino giusto non ha a che fare solo con l’estetica. La scelta è legata anche e soprattutto a motivi di carattere funzionale.

Per decidere quale tipologia di tavolino è più adatta a voi, dovete innanzitutto avere ben presente la differenza fra coffee table (tavolini bassi) e side table (tavolini alti). I primi si posizionano davanti al divano e possono essere utilizzati per servire il caffè oppure per esporre oggetti o libri da collezione. Invece i secondi sono i tavolini di servizio, da sistemare accanto al sofà o alla poltrona e dove mettere una lampada oppure appoggiare libri, occhiali e smartphone.

Se volete approfondire queste differenze, vi consigliamo, però, di leggere il nostro articolo dedicato ai suggerimenti pratici sulla scelta del tavolino per il salotto.

Oggi, invece, ci focalizzeremo sui tavolini rotondi di design. Una forma che è di grande tendenza nel mondo dell’arredamento.

Ecco la nostra selezione.


I PIÙ BEI TAVOLINI ROTONDI DI DESIGN


Turn, Normann Copenhagen

Si chiama Turn il nuovo tavolino firmato da Simon Legald per Normann Copenhagen. Un nome che chiarisce subito il suo carattere. Il cuore del progetto è, infatti, nel movimento di rotazione che si esegue per regolare l’altezza del top. Con un’altezza minima di 41,5 cm. e una massima di 66,5 cm., Turn può rispondere a qualsiasi esigenza. Il piano è in impiallacciatura di frassino, la base è in acciaio. Il tavolino è disponibile in tre tonalità monocromatiche: nero, grigio scuro e grigio chiaro. (normann-copenhagen.com)

Venny, JCP

Polvere di stelle blu, polvere di stelle rosa, vulcano cobalto, luna. Sono questi i colori di Venny, il set di tavolini rotondi progettato da Matteo Cibic per JCP nel 2018. Nomi evocativi per una collezione dal carattere scultoreo, che sembra arrivata da un altro pianeta. Venny è composto da una struttura in metallo finitura oro lucido e da un piano in lastre di specchio anticato, con curiose aperture circolari. (www.jcpuniverse.com)


Echino, Zanotta

Echino, la collezione firmata da Sebastian Herkner per Zanotta, si caratterizza per un curioso rovesciamento delle parti. Se di solito è l’acciaio a sostenere il vetro, in Echino accade infatti il contrario. Il tavolino di Herkner è costituito da tre gambe in vetro soffiato a tre strati e da un top in lamiera di acciaio satinato. Le gambe in vetro sono disponibili in quattro varianti di colore: ambra, azzurro, fumé e blu. Il piano è proposto in un colore naturale, nero oppure cristallo a specchio. (www.zanotta.it)


Lara, Fogia

Lara è il nuovo tavolino disegnato da Andreas Engesvik per il brand svedese Fogia. Un tavolino rotondo dal design pulito ed essenziale, realizzato in acciaio e cemento. Proposto come prototipo nel 2019, Lara sarà messo in produzione da Fogia nel 2020. (fogia.se)


Viae, Frag

Contorni tondeggianti per Viae, il tavolino di Frag che si ispira ai ciottoli delle antiche strade romane. Viae comprende due versioni: una da 3 e l’altra da 5 piani. I top dei tavolini sono rivestiti con diverse sfumature di cuoio pieno fiore e sono tenuti insieme da una struttura in tondino, che è base e ornamento dei tavolini. Il design è di Analogia Project. (www.frag.it)


Gravity, Favius

Gravity è il tavolino disegnato da Hanne Willmann per il brand tedesco Favius. Cuore del progetto è la base dall’aspetto scultoreo: due pezzi in marmo che si intersecano, circondati da 4 sottili colonne in acciaio. La base in marmo è in Nero Marquina o in Breccia Pernice. Le gambe in acciaio sono in nero goffrato con finitura opaca. Il piano del tavolo è rivestito in rovere tinto nero. (favius.de)


Sunrise & Sunset, De Castelli

Alba e tramonto. Sono questi due momenti della giornata che ispirano i tavolini Sunrise & Sunset di De Castelli. Il tavolino da caffè ricorda il sole quando sorge grande nel cielo, il tavolino da servizio il sole che tramonta più piccolo all’orizzonte. L’alba e il tramonto sono richiamate anche dai due materiali – il rame e l’ottone – di cui sono enfatizzate le caratteristiche cromatiche. Il piano è rifinito completamente a mano, con colori che dal centro ai bordi sfumano verso tonalità più ossidate. Il design è di Artefatto. (decastelli.com)


Don’t Leave Me, HAY

Bello, funzionale e pratico. È Don’t Leave Me, il tavolino progettato da Thomas Bentzen per HAY nel 2013. Il suo nome – non lasciarmi! portami con te! – racconta in modo chiaro la sua funzione. Grazie alla maniglia che sporge dal piano, il tavolino si può infatti spostare facilmente da un ambiente all’altro ed essere usato anche come vassoio. Realizzato in acciaio verniciato a polvere, Don’t Leave Me è proposto in una ricca gamma di colori. (hay.dk)


Bowler, HAY

Sempre di HAY è Bowler, la nuova collezione di tavolini rotondi firmata da Shane Schneck. Anche in questo caso lo stelo prosegue oltre il top, trasformandosi in una pratica maniglia. Lo stelo, la maniglia e il piano del tavolo sono in acciaio verniciato a polvere. La base è in granito. Un tavolino di servizio versatile e compatto ideale per i piccoli spazi. (hay.dk)


Petit Palais, Asplund

Si ispira all’eleganza dei palazzi storici Petit Palais, la collezione di tavolini disegnata da Anya Sebton ed Eva Lilja Löwenhielm per Asplund. Un richiamo al passato interpretato, però, secondo l’essenzialità tipica del design nordico. La serie, che comprende anche un tavolo da pranzo, è costituita da una base rivestita con pannelli in rovere laccato e da un piano disponibile in tre finiture: impiallacciato di rovere tinto, laminato o marmo di Carrara. (www.asplund.org)


Euclid, jot.jot

“La Semplicità è la più alta forma di sofisticazione”, diceva Leonardo Da Vinci. Parole che raccontano molto bene Euclid, il tavolino di Gintaras Antanas Kubilius per jot.jot. A comporre il tavolino sono tre forme basiche: quadrato, cerchio e triangolo. Un elemento d’arredo dal design minimale, che rende omaggio alla purezza delle figure geometriche già dal nome. Euclide è, infatti, uno dei più celebri matematici dell’antichità. Chi non ricorda il suo teorema, croce e delizia di tanti studenti? (www.jotjot.com)


Insert, Ferm Living

Tavolino o scultura? Insert, il progetto firmato dal designer cinese Mario Tsai per Ferm Living, è entrambe le cose. Sì, perché la base massiccia simile a un tronco e il top rotondo che sembra fluttuare nell’aria è proprio a una scultura che fanno pensare. Una scultura dal design essenziale, che può adattarsi agli ambienti più diversi. (fermliving.com)


Androgyne, MENU

Semplice e audace, rigoroso e morbido, maschile e femminile. È dai contrasti che prende forma Androgyne, il tavolino in acciaio disegnato da Danielle Siggerud per Menu. Un complemento dalla doppia anima, come suggerisce il suo stesso nome che deriva dalla parola greca ἀνδρόγυνος, comp. di ἀνήρ ἀνδρός «uomo» e γυνή «donna». Progettato originariamente per la caffetteria dello showroom di Menu a Copenhagen, il tavolino Androgyne è stato accolto così bene da essere messo in produzione di lì a poco. (menuspace.com)


ALBY, Mason Editions

ALBY, design Matteo Fiorini per Mason Editions, è un complemento versatile e multifunzionale. Cuore del progetto è la piccola lampada sferica appoggiata sul top. Un punto luce che sembra deformare con il suo peso il piano che lo ospita. L’ispirazione? La Teoria della Relatività di Albert Einstein. Da lì deriva il nome, un giocoso tributo al grande fisico e filosofo. Realizzato in ferro stampato, ALBY è proposto in due diverse finiture: galvanica nichel bianco lucido e verniciato materico in vari colori. (www.mason-editions.com)


L.A. SUNSET, Glas Italia

L.A. SUNSET è la collezione di Patricia Urquiola per Glas Italia. Una linea di tavolini rotondi con struttura in tubo metallico, verniciato blu notte perlato, con un piano che sembra dissolversi. Il top di vetro stratificato in finitura opalina è una tavolozza di colori che sfumano l’uno nell’altro, come gas o fluidi. Un tavolino dal sapore quasi magico. (www.glasitalia.com)


Infinity, Arflex

È il simbolo matematico dell’eternità (l’8 in posizione orizzontale) che forma la base di Infinity, il tavolino progettato da Claesson Koivisto Rune per Arflex. La struttura della gamba dà a Infinity un aspetto diverso a seconda della prospettiva da cui è guardato.‎ Un effetto basato su rigidi principi geometrici che, però, sembra del tutto casuale.‎ La struttura è realizzata in metallo, laccato nei colori della collezione Arflex. Il piano è in vetro temperato, fumé o azzurro. (www.arflex.it)


Moon, Gubi

Moon è l’elegante collezione disegnata da Space Copenhagen per Gubi. Un progetto che gioca sul contrasto fra la superficie liscia del top in marmo e la base sfaccettata composta da lamelle di rovere. Una serie di tavoli e tavolini che ci offre un saggio sulla sapienza artigianale del design danese. Oltre che un omaggio alla luna, ovviamente. (www.gubi.com)


Halves, Muuto

Chiudiamo la nostra rassegna sui tavolini rotondi di design con Halves, il tavolino dello studio canadese MSDS per Muuto. Una piccola architettura sviluppata su diversi livelli, realizzata in pietra acrilica. Il materiale grigio screziato di nero dona al tavolino una texture tattile di grande tendenza. L’utilizzo della pietra acrilica, unito alle forme semplici e pulite, rende Halves un complemento d’arredo contemporaneo molto versatile. (muuto.com)


Altre idee? Ecco tutti i tavolini per il salotto pubblicati su Design Street!


Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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