Si ispirano alle linee morbide delle colline Vallonné e Vallonné Opale, le due lampade disegnate da Luca Nichetto per Barovier & Toso. Una reinterpretazione contemporanea delle classiche lampade in cristallo veneziano.

Forme organiche, texture tridimensionali, lavorazioni artigianali. Sono questi gli elementi che caratterizzano Vallonné e Vallonné Opale, le nuove lampade disegnate da Luca Nichetto per Barovier & Toso. Due collezioni di lampade a sospensione in cristallo ispirate alle morbide linee delle colline.

Già, è il nome a chiarirlo da subito. Vallonné in francese significa infatti “collinoso”, una parola che ben si presta a descrivere le forme organiche e l’unicità delle lampade di Luca Nichetto. Come le morbide curve che la natura scolpisce donano paesaggi sempre diversi tra loro, così anche il maestro vetraio è chiamato ogni volta a plasmare opere in vetro uniche.

Valloné e Vallonné Opale non sono, però, un semplice esercizio di stile. Si tratta di un progetto innovativo ed estremamente complesso. Realizzate in vetro veneziano lavorato a mano e soffiato artigianalmente, le lampade di Barovier & Toso enfatizzano il gesto della soffiatura, riuscendo a cristallizzarlo e a renderlo eterno.

“È stata una collaborazione molto gratificante perché non ci è stato chiesto un esercizio di stile, bensì un progetto creativo che avesse l’innovazione come punto focale. L’azienda si è messa completamente in gioco, lasciando aperta la possibilità di sperimentare ad ampio raggio, anche andando a rielaborare alcuni precetti della tradizione. Questo ha generato una brillante sinergia”, spiega Luca Nichetto.

Un progetto nato da forze contrastanti

Il progetto di Luca Nichetto nasce da un sistema di forze contrastanti: azione e reazione, espansione e contenimento. Il soffio è energia, uno strumento con il potere di imprimere al vetro incandescente forma e struttura. Il vetro per sua natura si espande, si modella, accoglie quell’aria intrappolandola. Le due collezioni di Barovier & Toso sottolineano questa caratteristica del cristallo, marcandone la plasticità. La superficie delle lampade rivela, infatti, una trama di linee e di incisioni. Una sequenza di rigonfiamenti dalle geometrie diverse che richiama la presenza di una gabbia metallica, impiegata di solito per realizzare la lampada. Barovier & Toso è, invece, riuscita a liberarsi dalla presenza della gabbia, sviluppando due modelli evocativi della tradizione ma fortemente contemporanei.

Come sono composte le collezioni Vallonné e Vallonné Opale

La collezione Vallonné si compone di lampade in cristallo trasparente con, all’interno, un’anima affusolata di vetro che cela la sorgente luminosa. Vallonné Opale è, invece, realizzata con la tecnica del vetro incamiciato, caratterizzandosi all’esterno per un effetto opalino e lattiginoso che diffonde una luce morbida.
Le finiture in metallo sono proposte in due varianti cromatiche: cromo nero e bronzo miele. I vetri delle Vallonné sono disponibili in cristallo, indaco, pervinca e sabbia, mentre le Vallonné Opale sono in bianco incamiciato. Una palette di colori studiata da Luca Nichetto | Nichetto Studio per dare a queste collezioni un carattere poliedrico.

A caratterizzare le due collezioni Vallonné e Vallonné Opale, è anche l’effetto sfumato. Un tratto che accentua il contrasto tra costolature e avvallamenti, evidenziando la tridimensionalità delle lampade. Il vetro risulta, infatti, meno intenso cromaticamente nei punti in cui è più soffiato e più saturo in corrispondenza degli avvallamenti, dove lo spessore è maggiore.

Molto espressive se usate singolarmente, le sospensioni Vallonné e Vallonné Opale possono essere usate anche per creare cluster dal forte impatto scenografico.

Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

Write A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.