Palace di Rivolta: un divano realizzato con le tecniche della selleria con la pelle sostenibile di Dani.
Mutevoli come il tempo e in continua evoluzione, le sedute in pelle sono oggetti di design che uniscono tradizione e modernità. È il caso ad esempio del sistema di divani Palace di Rivolta, che coniuga la massima configurabilità con l’alta sartoria legata alla lavorazione della pelle.
Nata nel 1973 come azienda a carattere famigliare, Rivolta è una bottega artigiana che ha saputo evolversi in realtà industriale. E lo ha fatto mantenendo inalterato il legame con il territorio e con la capacità tutta italiana del “saper fare”.
Il suo divano Palace, disegnato da Daniele Lo Scalzo Moscheri, unisce materiali diversi con un segno nitido e preciso. Palace si caratterizza per la pulizia delle linee, le proporzioni e i colori neutri della pelle. Palace è un sistema componibile, composto da poltrone e divano, arricchito da moduli chaise longue, terminali ed angolari che consentono configurazioni ad ampio respiro, anche a centro stanza.
Una pelle naturale, sostenibile e di altissima qualità
“Palace è un prodotto e rappresentativo di una cultura del passato ” racconta il designer, “rivisitato in chiave contemporanea e sostenibile in cui la pelle naturale ha un ruolo centrale”.
La principale caratteristica di Palace sta infatti proprio nell’uso della pelle sostenibile di Dani, lavorata con le antiche tecniche della selleria. Le sue trapuntature con doppia cucitura ne esaltano le linee, amplificano la percezione della qualità e assicurano un comfort elevato.
Questo progetto ha come protagonista la pelle Acquario di Dani. Si tratta di una pelle a basso impatto ambientale, che esprime qualità visiva e piacevolezza al tatto, come accade solo alle vere pelli naturali.
DANI, partner nel progetto Palace di Rivolta, è infatti la prima conceria italiana ad aver investito su un futuro ecosostenibile. Un impegno che vede l’azienda affrontare in maniera consapevole e trasparente il tema della sostenibilità da un punto di vista ambientale, sociale ed economico.
“Anche nel settore del design i grandi player sono sempre più interessati a una pelle di altissima qualità ma naturale. Una pelle sostenibile, realizzata senza metalli pesanti, all’interno di una filiera corta e con il massimo riutilizzo degli scarti”, commenta il cavalier Giancarlo Dani, CEO del Gruppo Dani.