Le credenze di design reinterpretano in chiave contemporanea i vecchi mobili delle nonne. Ecco la nostra selezione.

Credenze? Sì, ma di design. Già, dopo un lungo periodo di assenza, il mobile tradizionalmente associato alle case delle nostre nonne è tornato, presentandosi, però, con una veste rinnovata. Da elemento d’arredo puramente funzionale in cui nascondere i nostri oggetti più preziosi la credenza si è trasformata in un complemento dalla forte personalità, diventando terreno di sperimentazione per tanti designer.

Dalle credenze minimal a quelle che si vestono con dettagli preziosi, dai modelli dall’anima industriale a quelli che giocano sul “vedo non vedo”, oggi le possibilità di scelta sono davvero tante.

Qualche idea? Bene, abbiamo preparato per voi un mix di credenze di design molto vario per stile e materiali accomunato, però, da un unico scopo: farsi notare.

Ecco la nostra selezione.

La credenza minimal

KENDO, Alf Da Fré

Apriamo il nostro focus sulle credenze di design con KENDO, la madia firmata da Meneghello Paolelli Assocciati per Alf Da Fré. Un progetto dal design essenziale reso unico da un dettaglio: il taglio a 30° che divide le ante in due parti non perfettamente complanari, donando alla superficie un effetto di chiaroscuro.

KENDO è proposto in tutte le essenze di Fashion wood e in tutte le finiture laccate.

La credenza colorata

KURI, Novamobili

“Tutto parte dal poter scegliere materiali e colori combinandoli a piacere, seguendo il proprio stile e personalità, e così giocare sugli abbinamenti”. È così che il designer giapponese Makoto Kawamoto racconta KURI, la sua madia per Novamobili.

Proposto in tre misure, il mobile contenitore è disponibile in rovere cognac, rovere naturale e laccato opaco in un’ampia gamma di colori.

La credenza con dettagli preziosi

Ego, Shāke

Un sofisticato mix di finiture diverse e dettagli lucenti: sono questi i tratti distintivi di Ego, la credenza di Shāke. La struttura e gli interni sono in legno T150 noir, mentre le ante sono realizzate con diverse essenze di legno (T152 sabbia, T150 noir e T151 terra), impreziosite da inserti e maniglie in ottone brunito. Una credenza che, grazie ai suoi contrasti materici, è capace di catturare il centro della scena.

SCOPRI ANCHE DEEP, LA CREDENZA DI SHAKE PRESENTATA ALL’ULTIMO SALONE DEL MOBILE

La credenza destrutturata

Trapeze, Hagit Pincovici

La credenza si destruttura in Trapeze, il progetto del designer israeliano Hagit Pincovici. Attraverso tagli netti e intersezioni le forme classiche si scompongono, dando quasi la sensazione che Trapeze stia per aprirsi in due.

La madia non mostra una doppia anima solo nel design, ma anche nei materiali utilizzati: il marmo rosso Lepanto, il legno laccato e i dettagli in rame.

La credenza dal look industriale

Metella, DA A Italia

Metella, la credenza disegnata da debonademeo per DA A Italia, dichiara il suo carattere già nel nome. Se l’assonanza con la parola metallo suggerisce la sua anima industriale, la desinenza femminile racconta, invece, il suo lato più “dolce”, espresso dalle morbide curve prismatiche delle estremità.

Metella è composta da tre complementi d’arredo diversi per forma e dimensioni.

La credenza pop

Cristallo, BD Art Editions

In una rassegna sulle credenze di design non può mancare Cristallo, l’ultimo progetto firmato da Alessandro Mendini, prodotto in edizione limitata da BD Arte Editions. Si tratta di una singolare credenza a forma di trofeo, realizzata in MDF e legno sicomoro, con ante colorate e decorate con stampe grafiche. Sulla parte frontale di Cristallo è riprodotto un trofeo, sui profili laterali dei cerchi. Una interpretazione giocosa pronta a colorare di gioia le nostre case.

La credenza cocktail

FRIDA, Presotto

Si chiama FRIDA la nuova madia di Presotto. Un nome iconico per una credenza dall’anima trasformista. Molto rigorosa quando è chiusa, questa madia cocktail si rivela al contrario ricca di dettagli all’interno, a partire dall’apertura a “vetrina” delle ante, che ruotano di 180° diventando funzionali portaoggetti.

Inedita anche la distribuzione dei volumi, con il “peso” tutto in alto che si contrappone alla leggerezza della struttura in metallo laccato brunito. Le ante sono proposte in noce canaletto o in rovere dark, mentre la struttura interna è in laccato opaco marrone corteccia, con schienale in specchio bronzato.

La credenza di pergamena

Pandora Pergamena, Gallotti & Radice

Una credenza di pergamena? Sì, è proprio questo il materiale che ha usato Pinuccio Borgonovo per Pandora Pergamena. La madia in cristallo temperato presentata da Gallotti & Radice al Salone del Mobile 2019. Un materiale che dona a ogni pezzo della collezione un carattere unico ed esclusivo.

A sostenere la credenza una struttura in metallo, accompagnata da una base in legno verniciato in bronzo patinato.

La credenza “vedo non vedo”

Tra-guardo, DA A Italia

Mostrare o nascondere? Questo è il dilemma. Un dubbio che Tra-guardo, la madia di Marta Laudani e Marco Romanelli per DA A Italia, prova a sciogliere, puntando su un effetto di “vedo non vedo”. Realizzata con lamelle in metallo disposte secondo diverse angolazioni, questa credenza ci permette di intravedere cosa c’è dietro senza farci rinunciare, però, a quel bisogno di protezione che abbiamo nei confronti dei nostri oggetti più cari.

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Foto di copertina: Trapeze di Hagit Pincovici.

Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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